Niente funerale per i gay, anche se sono fedeli appartenenti alla Chiesa. E’ quanto successo a San Diego, California, dove un omosessuale, proprietario di un locale gay molto noto, è morto a 70 anni. Il locale parroco cattolico, nonostante la fede dello scomparso, ha vietato lo svolgimento di un funerale religioso, adducendo come motivazione l’ orientamento sessuale del defunto. La decisione ha suscitato un’ondata di protesta, e nonostante la marcia indietro della Diocesi locale, il funerale è stato svolto in una più tollerante chiesa anglicana.
NIENTE FUNERALI PER GLI OMOSESSUALI – John Sanfilippo è nato nel 1941 nel quartiere italiano di San Diego, e come da tradizione familiare è cresciuto educato alla religione cattolica. [...]Sanfilippo faceva parte anche di una comunità di fedeli chiamata “Nostra Signora del Rosario”. Dopo la sua morte, avvenuta fine settimana scorsa, il suo compagno ha cercato di organizzare un funerale nella locale chiesa cattolica. Il parroco ha però opposto un netto rifiuto. Il motivo? Sanfilippo era un gay dichiarato, proprietario di un noto locale per omosessuali, il SRO Lounge. Il rifiuto dei funerali ha provocato un’ondata di proteste, con tanto di piccola manifestazione davanti alla chiesa. Un gruppo di attivisti LGBT cattolici ha pregato insieme ad altre persone indignate per la vicenda. “La Chiesa deve dichiarare, che non negherà a nessuno un funerale a causa del proprio orientamento sesssuale”, così Tom Kirkman, responsabile di Dignity.
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