sabato 2 luglio 2011

“SEI GAY? LA CHIESA CATTOLICA NON TI FA IL FUNERALE”


John SanfilippoUn sacerdote vieta le celebrazioni funebri ad un fedele scomparso a causa della sua omosessualità.
Niente funerale per i gay, anche se sono fedeli appartenenti alla Chiesa. E’ quanto successo a San Diego, California, dove un omosessuale, proprietario di un locale gay molto noto, è morto a 70 anni. Il locale parroco cattolico, nonostante la fede dello scomparso, ha vietato lo svolgimento di un funerale religioso, adducendo come motivazione l’ orientamento sessuale del defunto. La decisione ha suscitato un’ondata di protesta, e nonostante la marcia indietro della Diocesi locale, il funerale è stato svolto in una più tollerante chiesa anglicana.
NIENTE FUNERALI PER GLI OMOSESSUALI – John Sanfilippo è nato nel 1941 nel quartiere italiano di San Diego, e come da tradizione familiare è cresciuto educato alla religione cattolica. [...]Sanfilippo faceva parte anche di una comunità di fedeli chiamata “Nostra Signora del Rosario”. Dopo la sua morte, avvenuta fine settimana scorsa, il suo compagno ha cercato di organizzare un funerale nella locale chiesa cattolica. Il parroco ha però opposto un netto rifiuto. Il motivo? Sanfilippo era un gay dichiarato, proprietario di un noto locale per omosessuali, il SRO Lounge. Il rifiuto dei funerali ha provocato un’ondata di proteste, con tanto di piccola manifestazione davanti alla chiesa. Un gruppo di attivisti LGBT cattolici ha pregato insieme ad altre persone indignate per la vicenda. “La Chiesa deve dichiarare, che non negherà a nessuno un funerale a causa del proprio orientamento sesssuale”, così Tom Kirkman, responsabile di Dignity.

MARCIA INDIETRO PARZIALE – Il vescovo di San Diego, viste le proteste, ha smentito l’operato del parroco, comunicando che il funerale avrebbe potuto svolgersi nella chiesa di San Diego dove Sanfilippo andava a messa. Il prete che aveva negato il funerale al gay scomparso ha però fatto un’intervista al California Catholic Daily, nella quale sosteneva di esser stato ingannato. “Non ho mai negato la cerimonia di sepoltura, ma ho detto alla famiglia che un gay non è buon cattolico, quindi non potevo officiare la messa”. La famiglia di John Sanfilippo ha preferito organizzare un funerale in una vicina chiesa anglicana, dove nessuno ha contestato, per fortuna, l’orientamento sessuale del defunto. Non è chiaro quanto siano diffusi questi episodi, anche se già nel 2005 proprio a San Diego un sacerdote aveva negato il funerale ad un altro proprietario di club gay.

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