“L’omosessualità o sodomia è considerata dalla Bibbia un peccato contro natura condannato da Dio nella Bibbia,ma papi,cardinali e sacerdoti l’hanno praticata e la praticano.Sull’omosessualità nella società ecclesiastica mancano documenti precisi per quanto riguarda il Medioevo:anche successivamente la Chiesa tenterà a occultare le notizie al riguardo,non riuscendo più a farlo solo a partire dalla fine del Novecento.Nei primi secoli si tratta solo di voci e comunque non se ne fa nulla prima dell’epoca rinascimentale,quando affiorano accuse nei confronti di alcuni papi.A cominciare da Sisto IV(1) in referimento ai sue due nipoti,il cardinale Pietro Riario e Girolamo Riario,insignito del titolo di conte di Imola nel 1471.Infatti il perverso cronista Stefano Infessura insinua che i due hanno offerto il loro corpo alle voglie di sodomia del papa.”(2) Sull'omosessualità di questo pontefice il cronista Stefano Infessura (ca. 1440-ca. 1500) raccolse nel 1484 nel suo Diario in latino una serie di fatti documentati e di pettegolezzi “piccanti”:
"Costui, come è tramandato dal popolo, e i fatti dimostrarono, fu amante dei ragazzi e sodomita, infatti cosa abbia fatto per i ragazzi che lo servivano in camera lo insegna l'esperienza; a loro non solo donò un reddito di molte migliaia di ducati, ma osò addirittura elargire il cardinalato e importanti vescovati.
Infatti fu forse per altro motivo, come dicono certi, che abbia prediletto il conte Girolamo, e Pietro [Riario], suo fratello e poi cardinale di san Sisto, se non per via della sodomia?
E che dire del figlio del barbiere? Costui, fanciullo di nemmeno dodici anni, stava di continuo con lui, e lo dotò di tali e tante ricchezze, buone rendite e, come dicono, di un importante vescovato; costui, si dice, voleva elevarlo al cardinalato, contro ogni giustizia, anche se era bambino, ma Dio vanificò il suo desiderio"(3).
In realtà Masini e Portigliotti hanno dimostrato che gli onori toccarono non al ragazzo bensì a suo padre, tale "Andrea da Brescia", che divenne cubiculario papale.(4) Va notato che da un punto di vista storiografico è oggi evidente che Sisto IV dimostrò favore verso i nipoti non per lussuria, ma per disporre di esecutori fidati della sua politica(5). Al contrario il favore da lui dimostrato per il giovane camerarius Giovanni Sclafenato (anch'egli nominato cardinale) assume i contorni sospetti lamentati da Infessura quando si legge l'epitaffio (6)che alla sua morte, nel 1497, il papa fece scrivere sulla sua tomba, dichiarando di averlo elevato al cardinalato "per l'ingegno, la fedeltà, la solerzia e le altri sue doti dell'animo e del corpo".
È forse un caso unico di un giovane dichiaratamente creato cardinale "per le doti del corpo".E queste parole non fecero altro che alimentare i pettegolezzi su Sisto IV.Tanto che Giovanni Antonio Campano(6) in un falso epitaffio a Sisto IV,scritto quando il pontefice era ancora vivo e vegeto, rinnova le accuse di sodomia al papa:
Campanus in morte Sixti iiij [7]. | Campano, in morte di Sisto IV [7]. |
Plorent Salviatus Petrum Tyresia & Agnus
hic leno hic meretrix ille cinedus fuit. | Piangano il papa, Salviato, Tiresia e Agnella
l'uno fu ruffiano l'altra puttana l'altro cinedo.
|
“Là dove,a parte il lenone e la meretrice in veste di cortigiani,cinedo è propriamente l’effeminato che subisce la sodomia.(2)”
Nell'Ottocento lo storico cattolico Ludwig Pastor trovò scandalosa l'idea dell'omosessualità di Sisto IV, sostenendo l'assoluta eterosessualità di questo papa, protestando che:
"delitti orrendi di questa natura debbono dimostrarsi ben altrimenti che con un "si dice" e simili pettegolezzi raccolti da un'autorità così sospetta come l'Infessura" (8).
Francesco Nitti rispose a modo alla difesa del Pastor,sostenendo che le voci riportate dall'Infessura potessero anche essere false,"ma qui, per la natura delle accuse, la prova della falsità è altrettanto difficile quanto quella della verità.Il tentativo fatto dal Pastor in questo senso è mal riuscito. Il più che si può affermare è: che l'accusa di libidine contro natura non è provata"(9).
Come si vede, con il poco materiale oggi disponibile è impossibile sciogliere il dubbio che si trascina ormai da cinque secoli.Ai posteri l'ardua sentenza.
NOTE
(1)Francesco Della Rovere, 1414-1484
(2)I Peccati del Vaticano,di Claudio Rendina pagine 154-155
(3) Stefano Infessura, Diario della città di Roma (1303-1494), Ist. St. italiano, Tip. Forzani, Roma 1890, pp. 155-156.
(4) Mario Masini e Giuseppe Portigliotti, I fàmuli di Sisto IV, "Archivio di antropologia criminale", XXXVII 1916, pp. 462-481.
(5) L'accusa d'essere, oltre che sodomita, anche incestuoso, viene dalla polemica protestante, che però afferma di basarsi su non meglio specificate denunce del moralista poeta Battista Mantovano (beato Battista Spagnoli, 1448-1516), carmelitano che combatteva per una riforma dei costumi della Chiesa.
Così il protestante John Bale (1495-1563), negli Acta romanorum pontificum, s.e., s.l. 1560 affermava che (VI 158, pp. 440-449): "Papa Sisto IV volle presso di sé per educarli (cosa arcana!) i nipoti Pietro e Girolamo Riario, che poi fece cardinali (p. 440). (...)Battista Mantovano accusò Pietro Riario di essere stato "come femmina nel coito" e di avere praticato l'"amore sozzo" (pp. 441-442). Ma poco oltre è costretto ad ammettere che Girolamo Riario fu sì dedito come il fratello a "tutti i piaceri", ma con l'eccezione della sodomia (p. 442).
La voce è stata ripresa da Mario Masini e Giuseppe Portigliotti, Attraverso il Rinascimento. Pier Luigi Farnese, "Archivio di antropologia criminale", vol. XXXVIII 1917, p. 184: "Come già il cardinale Pietro Riario, <Pier Luigi Farnese> amava circondarsi diexoleti adolescentes, più che di donne".
Non avendo trovato nulla di più concludente su tale voce, sono orientato a ritenerla infondata, fino a prova contraria. (6) Antonio Campano (1429-1477)
(7) Dal manoscritto latino classe XII n. 210 = 4689, del sec. XVI, Biblioteca Nazionale marciana di Venezia, carte 80v.
Per quanto mi è dato sapere, è inedito.
Cinedus è propriamente l'effeminato che subisce la sodomia.
Tiresia, nome dell'indovino della mitologia greca che mutò sesso due volte, è ovviamente nome fittizio.
(8) Ludwig Pastor, Storia dei papi [1889], vol. II, Desclée, Roma 1911, pp. 608-611. Citazione da p. 609.
(9) Francesco Nitti, Recensione a: Pastor L., Geschichte der Päpste seit dem Ausgang des Mittelalters, Zweiter Band, Freiburg im Breisgau 1889, "Archivio della R. Società romana di storia patria", XV 1892, pp. 522-537, alle pp. 534-536. Citazione da p. 536.
BIBLIOGRAFIA
Ti è piaciuto l’articolo? Offrici un caffé! Sostieni Tutti Gli Scandali Del Vaticano! (È sufficiente essere iscritti a Paypal o avere una carta di credito, anche Postepay)
0 commenti:
Posta un commento