martedì 26 luglio 2011

IN TOTALE CONTRADDIZIONE CON LO SPIRITO DEL VANGELO: LA GMG SECONDO LA CHIESA DI BASE SPAGNOLA


GmG Madrid 2011
Se la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, prevista a Madrid dal 16 al 21 agosto, si propone, secondo le parole stesse di Benedetto XVI, di offrire ai giovani, «tanto quelli che condividono la nostra fede quanto quelli che vacillano, dubitano o non credono», la possibilità di vivere l’ esperienza decisiva «del Signore Gesù risuscitato e vivo e del suo amore per ciascuno di noi», è assai improbabile che tale obiettivo possa essere raggiunto. Come sottolinea infatti il Foro Curas de Madrid, gruppo di circa 120 preti che lavorano in alcune delle parrocchie più povere della capitale, la percezione che della Chiesa ha la maggior parte dei giovani è quella di un’ istituzione attaccata «ai privilegi del denaro e del potere», incapace di motivarli ad aderire al «movimento di Gesù».
Né certo ci si può aspettare che eventi di massa come quello della GMG siano in grado di modificare tale percezione, tanto più che, continua il Foro, l’alto costo economico dell’evento non solo non è affatto coerente «con lo stile di Gesù nel Vangelo», ma ha pure richiesto «un patto con le forze economiche e politiche tale da rafforzare l’immagine della Chiesa come istituzione privilegiata e vicina al potere, con lo scandalo sociale che ciò presuppone, particolarmente nelle attuali circostanze».Ed è proprio su tale patto che il Foro Curas de Madrid ha concentrato l’ attenzione in un dettagliato rapporto dal titolo “I mecenati di Rouco”, in cui denuncia gli enormi profitti ottenuti, in mezzo a drastici tagli alle spese sociali, dalle banche e dalle imprese finanziatrici della GMG (a cui il governo ha garantito esenzioni fiscali fino all’80% dei fondi investiti), raggruppate nella Fondazione “Madrid vivo” presieduta dal card. Antonio María Rouco Varela, il cui obiettivo è quello di fare della capitale spagnola, di cui Rouco è l’arcivescovo, sempre più «una città dei valori» (per una precisa descrizione del comportamento di tali poteri economici, vedi qui). Secondo il gruppo di preti di Madrid, il card. Rouco non poteva scegliere collaboratori peggiori per far fronte alla «grave crisi di natura etica» da lui denunciata: «a questi mecenati e ai loro portavoce non fanno certo difetto solenni dichiarazioni» sui valori e sulla spiritualità, ma le loro pratiche «vanno esattamente in senso contrario a quanto esprimono tali dichiarazioni».Per consentire ai giovani, dunque, di vivere «l’ esperienza del Dio di Gesù», sarebbe necessario, al contrario, porre l’accento sul «luogo sociale e teologico dei poveri come fonte permanente di evangelizzazione», sull’umiltà e semplicità dei mezzi, sul protagonismo dei soggetti in un «processo orizzontale e partecipativo». Ed è quanto affermano anche Redes Cristianas (un cartello di 150 gruppi, comunità e movimenti cattolici di base della Spagna) e Iglesia de Base de Madrid in un lungo documento, dal titolo “Así no queremos que vengas” (“Così non vogliamo che vieni”), di cui riportiamo qui di seguito alcuni stralci in una nostra traduzione dallo spagnolo.

FONTE
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