sabato 9 luglio 2011

IL RITORNO DI BOFFO


Dino Boffo a TV2000Dino Boffo torna protagonista dei media della Cei: l'ex-direttore di Avvenire condurrà, a partire dall' 11 luglio, la rubrica delle "lettere al direttore" all'interno del nuovo palinsesto di Tv2000, la televisione su digitale terrestre dei vescovi di cui è direttore. La trasmissione sara' in onda tutti i giorni alle 19.40, prima del telegiornale.
Giacomo Galeazzi.
Dino Boffo, l' ex direttore di Avvenire e ora alla guida di Tv2000, la televisione della Chiesa italiana, tornerà presto a parlare con il pubblico e lo farà proprio dagli schermi della tv.
Dopo un periodo di silenzio seguito alla vicenda delle accuse rivoltegli dal Giornale e poi rivelatesi false, Boffo sta mettendo a punto i nuovi palinsesti di Tv2000 e su questa novità ha rilasciato un' intervista a Radio Vaticana nella quale ha spiegato anche il suo ritorno in pubblico alle 19.40, prima del tg, quando risponderà alle lettere dei lettori. [...]

«Diciamo - ha detto in proposito Boffo - che vorremmo dare un' interpretazione piena a quella caratteristica della tv digitale che va sotto il nome di interattività. Significa che i telespettatori sono protagonisti della televisione, non sono passivi, possono entrare nella tv. Ogni mezzo tecnico oggi possibile - ha aggiunto - verrà messo in campo e a disposizione a partire dalla via più tradizionale più classica che è quella delle lettere. Anche quelle scritte a mano, anche quelle non perfettamente a posto con la grammatica ma attraverso le quali i nostri telespettatori possono interferire con la linea e i contenuti della tv». «In questo senso - ha detto ancora il direttore di Tv2000 - la scelta di aprire la rubrica delle lettere, che è un classico della carta stampata italiana. Ed è un classico delle testate che nascono in ambito cattolico perchè la rubrica delle lettere consente di lasciare intuire agli interlocutori che sono persone, che non sono una massa che fa numero per dare prestigio alla tv, ma che sono persone interferenti con chi la tv e la radio la fa». «In questo senso - ha spiegato ancora - alla rubrica delle lettere vogliamo dare un ruolo molto importante».
Per il nuovo palinsesto della tv cattolica, spiega il direttore, «si può parlare di svolta più giornalistica che va interpretata all'interno di un cambiamento più generale che la nostra tv sta facendo a seguito dell'entrata nel digitale terrestre». «Noi sappiamo - ha aggiunto ancora - che lo scenario si va infittendo, che già oggi sono 50 i canali liberi e presto saranno molti di più i canali a disposizione di tutti i cittadini.
Quindi se vogliamo avere un senso in questo ventaglio amplissimo di offerta dobbiamo specificare ancor meglio la nostra identità. Noi abbiamo scelto il profilo di una tv più culturale, che non ripudia da sè, anzi coltiva la dimensione anche religiosa, una tv della bellezza, una tv del racconto e dei racconti sull'umano, una tv aperta alla trascendenza». «In questo senso - ha detto - si spiegano due tasselli per noi decisivi, come la messa quotidiana e la recita del rosario in diretta da Lourdes ma si spiega anche una maggiore attenzione ai fatti della vita e una forte curiosità per tutto ciò che è veramente umano. 
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