Andrés Beltramo álvarez - Roma.
Si chiama Daniel Walsh e finora aveva guidato la diocesi di Santa Rosa negli Stati Uniti. In un breve comunicato, il Vaticano ha annunciato lo scorso 30 giugno che il papa Benedetto XVI ha accettato le sue dimissioni anticipate per “cause di forza maggiore”.
Le vere ragioni della sua uscita rimangono un mistero. Una sola cosa è certa: il presule è stato coinvolto in storie di pedofilia a causa del comportamento di un prete messicano accusato di gravi atti di pedofilia. [...]
Sulla salute del vescovo uscente si conosce poco, ma non è da escludere che sia afflitto da una patologia, almeno non pubblicamente.
Nonostante, dal 24 gennaio scorso la Sede Apostolica nominò Robert Vasa vescovo ad Interim di Santa Rosa con diritto a successione, preparando di fatto dei cambiamenti alla guida della diocesi.
Il vescovo fu indicato come negligente perché impiegò troppi giorni nel denunciare l’atteggiamento del sacerdote Ochoa ai Servizi di Protezione dei Minori della Contea di Sonoma (California), permettendogli di fuggire in Messico, dove si presume risieda ancora oggi.
Nonostante la confessione, il vicario episcopale, Dan Galvin, informò diversi giorni dopo le autorità civili. Lo fecce il 1 maggio successivo, senza considerare l’esistenza di una linea telefonica attiva 24 su 24 apposita per i servizi sociali di emergenza. Al momento della denuncia Ochoa Pérez si trovava già al di là del confine.
Ulteriormente, Walsh chiese scusa alle vittime per aver fallito nel denunciare in tempo la situazione accettando «qualsiasi punizione gli fosse imposta».
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