sabato 9 luglio 2011

BILDERBERG 2010: L’ OBIETTIVO SARÀ AUMENTARE LA POVERTÀ MONDIALE DAL 2011


Controllo mentaleMontesilvano (PE) – Lo psicologo Riccardo Romandini insieme a altri colleghi esperti nelle comunicazioni, ha tenuto nella sala consiliare del Municipio un Convegno sulle nuove prospettive nell’emergenza sociale -occupazionali della professione Psicologo La Psicologia nella crisi economica – Dai Bilderberg alla manipolazione mondiale, al Piano HAArp.
Gli argomenti toccati dal dr. Romandini, dr. Flarà, dr.De Luca, psicologi, sono stati interessanti, dalla conferenza Bilderberg 2010 al controllo mentale. Presente anche Oscaro Biferi, Fli. I Bilderberg avrebbero programmi poco piacevoli per il mondo. “L’obiettivo sarà aumentare la povertà mondiale dal 2011, [...]
BLOCCARE IL RISVEGLIO CIVILE DEI POPOLI, GUERRA ALL’IRAN E CADUTA DELL’EURO.”
“Uno scambio di informazioni tra organizzatori della conferenza Bilderberg 2010, sentito da un giornalista londinese del quotidiano «Guardian», rivela che gli elitisti, considerano le persone con reddito medio “una minaccia” ai loro ordini del giorno, evidenziando il fatto che i globalisti sono intenti a sviscerare la classe media e abbassare il tenore di vita mediante un aumento della povertà.”
“I dettagli della conversazione sono stati rivelati da Charlie Skelton negli ultimi blog Bilderberg per il sito web «Guardian». Skelton è stato l’ultimo giornalista a lasciare l’Hotel Dolce di Sitges. Aumentare la consapevolezza, l’attenzione dei media e le proteste contro il Gruppo Bilderberg incute inquietudine agli elitisti. Inoltre ciò che spaventa ancor maggiormente gli affiliati del gruppo Bilderberg è l’incremento e l’accelerazione del risveglio globale al nuovo ordine mondiale”.
Sul Controllo mentale “il peggiore interesse dei governanti: rendere le persone loro schiave obbedienti e affezionate e trasformarli in contribuenti senza alcun pensiero di ribellione. Così, l’elite è molto interessata a particolari tipi di riproduzione umana nel suo programma di eugenetica - e vuole sbarazzarsi dei geni cattivi / fastidiosi nei programmi di depopolazione”
Il lavaggio del cervello, “Igiene Mentale appoggiato dai Rockefeller - in particolare il suo Tavistock Institute e le sue suddivisioni, e la irreggimentazione comunista/fascista delle persone. Hanno ipnotizzato l’Occidente trasformandolo in società del benessere e della ricchezza – lasciando che, gradualmente, i loro media controllati omettessero di riportare qualsiasi cosa che ricordasse una comune identità, storia, cultura e religione – perfino denigrandole. Ma l’elite non sembra essere soddisfatta”.
Chi sono i fondatori della manipolazione mentale?
Walter Lippmann, un intellettuale americano, scrittore e due volte Premio Pulitzer produsse uno dei primi lavori concernenti l’uso dei mezzi di comunicazione di massa in America.
I mass media e la propaganda sono quindi strumenti che devono essere utilizzate dalla élite per governare il pubblico senza coercizione fisica. Un importante concetto presentato dal Lippmann è la “costruzione del consenso”, che è, in breve, la manipolazione della pubblica opinione in funzione dell’accettare l’ordine del giorno dell’  Elite. È opinione di Lippmann che il pubblico non è qualificato a ragionare, a decidere su questioni importanti. E ‘quindi importante per l’elite decidere “per il proprio bene” e poi spacciare tali decisioni alle masse.
Harol LAssewell, Jungm Freus, secondo gli esperti sarebbero i fondatori della manipolazione mentale, nonchè massoni, spesso attratti dall’occulto e vissuti nelle alte sfere del potere.
Ma perchè manipolare?
“Influenzare, interrompere, corrompere o usurpare le decisioni degli avversari.”
Per avere successo è necessario che le parti in gioco mantengano la superiorità nel campo dell’informazione.
Le ‘operazioni di informazione’ devono essere impiegate sia in azioni di offesa che di difesa: per rallentare o impedire la comunicazione di dati avversari e sfavorevoli, per impedire all’avversario di avere accesso a fonti e servizi critici o quantomeno per danneggiare queste fonti plasmando la percezione della realtà, per influenzare i comportamenti con operazioni psicologiche. Operazioni mirate ad influenzare le emozioni, il pensiero obiettivo ed il comportamento dei governi e del singolo individuo.

Noam Chomsky il primo a scoprirle e renderle pubbliche
Chomsky è anche molto noto per le sue prese di posizione politiche, nelle quali ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d’informazione statunitensi, da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e militarista delle amministrazioni USA, da Roosevelt in poi 1969, At war with Asia 1970, Human rights and american foreign policy 1978).
Chomsky ha affermato di essere riuscito, grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di una immensa mole di ogni tipo di documenti, a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei media.
Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento, è costituito dalla “fissazione delle priorità”: esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Le fonti primarie che fissano le priorità, sono grandi società commerciali a redditività molto alta, e nella grande maggioranza sono collegate a gruppi economici ancora più grandi.
L’obiettivo è quello che Chomsky definisce come la “fabbrica del consenso”, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica (Manufacturing consent: the political economy of the mass media 1988, Understanding power: the indispensable Chomsky 2002.(American power and the new mandarins
Chomsky è anche molto noto per le sue prese di posizione politiche, nelle quali ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d’informazione statunitensi, da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e militarista delle amministrazioni USA, da Roosevelt in poi (American power and the new mandarins 1969, At war with Asia 1970, Human rights and american foreign policy 1978).
Chomsky ha affermato di essere riuscito, grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di una immensa mole di ogni tipo di documenti, a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei media.
Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento, è costituito dalla “fissazione delle priorità”: esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Le fonti primarie che fissano le priorità, sono grandi società commerciali a redditività molto alta, e nella grande maggioranza sono collegate a gruppi economici ancora più grandi.
L’obiettivo è quello che Chomsky definisce come la “fabbrica del consenso“, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica (Manufacturing consent: the political economy of the mass media 1988, Understanding power: the indispensable Chomsky 2002.
Secondo questa tesi, los copo dei vari step degli ultimi anni che hanno creato una crisi economica globale, mira a un nuovo medio evo, impoverendo la classe media, distraendo dai veri problemi, formado soldati psichici, manipolando, rendendo tutti merce.
Un accenno al piano Haarp che ufficalmente studia i cambiamenti climatici, ma secondo alcuni avrebbe a che fare con il controllo mentale e non è mancato il richiamo all’influenza delle sette.
L’introduzione alla professione dello psicologo sul territorio, le critiche e la sollecitazione a informazione, divulgazione.

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