OPUS DEI A PROCESSO
L' Opus Dei sarà al centro di un processo inedito in Francia, il prossimo mese di settembre. La potente organizzazione cattolica, fondata in Spagna nel 1928, e che conta 80.000 membri nel mondo (di cui 1.600 in Francia), sarà portata in tribunale a Parigi da una giovane donna francese che accusa l'opera di «manipolazione mentale».
A 29 anni pesa solo 39 chili. Un calvario durato 16 anni, quando nel 1985 a sua insaputa entro' nell' Opus Dei unendosi ad una scuola alberghiera nella regione francese di Aisne. Nel 2001 il suo avvocato denuncio' l' organizzazione riconosciuta dalla Chiesa Cattolica accusandola di ''manipolazione mentale'' e ''condizioni di lavoro mortificanti''. E a settembre partira' la prima udienza, a Parigi: [...] dopo 9 anni di indagini due membri di un'associazione strettamente legata all'Opus Dei, l'Association de culture universitaire et technique (ACUT), saranno infatti processati con l'accusa di ''lavoro clandestino''. Lo riferiscono fonti giudiziarie.
E' la storia di Catherine T., che dapprima cade nelle mani di ''un precettore, un direttore di coscienza'', spiega la donna, che nel 1987 la obbliga a contrattare i voti di obbedienza, poverta' e castita'. Catherine diventa cosi' una ''numeraria ausiliaria'', vale a dire una responsabile per i lavori domestici, ottenendo per tredici anni contratti di lavoro con organizzazioni o associazioni che, secondo il suo legale Rudolf Bosselut, ''dipendono esclusivamente dall'Opus Dei''. L' ACUT riconosce solo un ''legame spirituale'' con l'Opus Dei, ma niente di piu'. I legali dell' associazione negano inoltre le accuse mosse dalla donna. ''Non c'e' nulla di vero. Lei e' stata pagata in base ai lavori svolti'', ha affermato Thierry Laugier.
La Stampa
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