MILANO - E' iniziato giovedì pomeriggio, in commissione Cultura del consiglio regionale, l' esame di un progetto di legge presentato dalla Lega Nord per imporre che il crocifisso sia esposto in tutti gli edifici di proprietà della Regione Lombardia. Se per i leghisti una nuova legge in materia sancirebbe la difesa di valori identitari, per il Partito Democratico l'iniziativa è solo strumentale. «Questo progetto di legge - ha sostenuto il primo firmatario, Alessandro Marelli - intende salvaguardare, in linea con lo Statuto di autonomia, uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità, della nostra cultura e della nostra tradizione. Promuove i valori [...] del cristianesimo, i principi su cui poggia la cultura europea e la stessa civiltà occidentale».
sabato 18 giugno 2011
LEGA, LA PROVOCAZIONE: «CROCIFISSO OBBLIGATORIO IN EDIFICI DELLA REGIONE»
MILANO - E' iniziato giovedì pomeriggio, in commissione Cultura del consiglio regionale, l' esame di un progetto di legge presentato dalla Lega Nord per imporre che il crocifisso sia esposto in tutti gli edifici di proprietà della Regione Lombardia. Se per i leghisti una nuova legge in materia sancirebbe la difesa di valori identitari, per il Partito Democratico l'iniziativa è solo strumentale. «Questo progetto di legge - ha sostenuto il primo firmatario, Alessandro Marelli - intende salvaguardare, in linea con lo Statuto di autonomia, uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità, della nostra cultura e della nostra tradizione. Promuove i valori [...] del cristianesimo, i principi su cui poggia la cultura europea e la stessa civiltà occidentale».
PIZZUL: STRUMENTALIZZAZIONE - «Da cristiano provo un grande imbarazzo a commentare questo progetto di legge - ha replicato Fabio Pizzul, Pd -. Perché nel testo viene data una rappresentazione del crocifisso puramente simbolico-culturale, spogliandolo di fatto della sua valenza fortemente religiosa. Inoltre da un punto di vista amministrativo le sentenze riportate nel documento, al contrario di ciò che sostengono i miei colleghi della Lega, sanciscono il diritto di esporre il crocifisso senza alcun riferimento all’obbligo. Non si strumentalizza un simbolo importante come il crocefisso». Con ogni probabilità sarà per primo un comitato ristretto istituito nell'ambito della commissione Cultura ad affrontare in modo più approfondito l'esame della proposta.
SANZIONI PER GLI INADEMPIENTI - Nel progetto di legge protocollato con il numero 74, presentato durante la riunione della VII Commissione cultura in Consiglio regionale lombardo, si impone l' obbligo di appendere in tutte le sedi dell'istituzione regionale l'icona religiosa: in quattro articoli sono riassunti il valore culturale del crocifisso quale «simbolo della nostra civiltà, della nostra identità, della cultura», vengono riportate sinteticamente le sentenze emesse dalla giurisprudenza italiana ed europea in questo ambito, ed infine, il valore dell'ammenda per gli inadempienti, una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 120 a un massimo di 1200 euro.
CIVATI: SAREBBE SUBITO IMPUGNATO - «C’è una bella differenza tra esposizione e imposizione - sottolinea il consigliere regionale Pd Giuseppe Civati -: è del tutto evidente la strumentalità del progetto di legge con la certezza che, se approvato, sarebbe immediatamente impugnato. Si basa infatti sulla forzata e ingiustificata estensione della giurisprudenza richiamata nel testo, oltre che su una concezione delle istituzioni pubbliche che contrasta perfettamente con la laicità dello Stato, quella cioè che garantisce ciascuno nella propria credenza religiosa».
Redazione online
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