martedì 21 giugno 2011

I contributi del Comune di Verona alle scuole cattoliche


La determina del comune di Verona n.2411 del 7/6/2011 ha per oggetto un contributo di 1.584.000 alle scuole d’infanzia cattoliche associate FISM, che va ad aggiungersi all’acconto di 786.000 euro versati nello scorso aprile. Il contributo complessivo, perciò, è di 2.370.000, con un piccolo aumento rispetto al contributo di 2.360.000 euro dell’anno scorso. A fronte di un così rilevante contributo, il comune non pretende l’assenza di qualsiasi discriminazione ideologica-religiosa sia per l’assunzione del personale sia per l’ammissione dei bambini. Invece, sappiamo che il personale deve dare garanzie di essere cattolico e che, almeno qualche scuola, pretende il certificato di battesimo per l’ammissione dei bambini.
Inoltre, le scuole cattoliche paritarie non sono paritarie nel proporre la non obbligatorietà dell’Irc e nel programmare attività alternative all’Irc. Nel territorio del comune di Verona ci sono 31 scuole dell’infanzia comunali, 17 statali e 37 paritarie (quasi tutte cattoliche). Il comune di Verona riceve un contributo dallo Stato per le proprie scuole d’infanzia. Il saldo per l’anno scolastico 2010/11 l’ha appena ricevuto: 336.379,07 (bolletta n.7950 in data 20/5/2011 dell’Ufficio scolatico provinciale), meno di quanto, a sua volta, passa alle scuole d’infanzia cattoliche.

Il primo articolo dello statuto stabilisce: “L’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), è Associazione nazionale di genitori per la famiglia, l’educazione, la scuola cattolica e la formazione professionale di ispirazione cristiana. Essa, proponendosi di operare in adesione ai principi e valori della Fede Cattolica ed al Magistero della Chiesa, sostiene…”. All’AGeSC sono associati i genitori e non le scuole. Eppure il comune di Verona (determina n.2461 dell’8/6/”011) eroga un “contributo di € 315.000,00 a favore degli Istituti paritari associati A.GE.SC per l’anno scolastico 2010/11″. Ripetiamo: non ci sono istituti associati AGeSC, bensì soltanto persone fisiche (genitori). I “genitori” sono: Scuole Aportiane, Istituto Sorelle Minime della Carità di Maria Addolorata, Procura Generale dell’Istituto delle Religiose Carmelitane della Carità, Istituto Salesiano Don Bosco, Istituto Don Nicola Mazza, Seminario Vescovile di Verona, Suore della Compagnia di Maria per l’Educazione delle Sordomute, Istituto Sorelle della Misericordia, Congregazione delle Figlie di Gesù, Cooperativa “Cultura e Valori”, Casa Generalizia del Pio Istituto “Piccole Suore Sacra Famiglia”, Piccole Figlie di San Giuseppe, Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, Scuola Apostolica Bertoni, Suore Carmelitane di Santa Teresa di Firenze, Istituto Antonio Provolo per l’Educazione dei Sordomuti. La determina non stabilisce come il malloppo sarà diviso tra questi “genitori” e non tiene conto tra frequentanti residenti nel comune di Verona e non residenti. Sembra che il 10% del maldato debba essere destinato all’aggiornameto del personale docente e che il 5% sia destinato all’AGeSC provinciale, probabilmente come mediazione. Il mostruoso contributo era stato di 250.000 euro nel 2007 e l’anno scorso di 300.000 euro. Il comune di Verona taglia in tutte le direzioni, ma accresce il finanziamento della scuola privata confessionale.
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