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Il primo articolo dello statuto stabilisce: “L’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), è Associazione nazionale di genitori per la famiglia, l’educazione, la scuola cattolica e la formazione professionale di ispirazione cristiana. Essa, proponendosi di operare in adesione ai principi e valori della Fede Cattolica ed al Magistero della Chiesa, sostiene…”. All’AGeSC sono associati i genitori e non le scuole. Eppure il comune di Verona (determina n.2461 dell’8/6/”011) eroga un “contributo di € 315.000,00 a favore degli Istituti paritari associati A.GE.SC per l’anno scolastico 2010/11″. Ripetiamo: non ci sono istituti associati AGeSC, bensì soltanto persone fisiche (genitori). I “genitori” sono: Scuole Aportiane, Istituto Sorelle Minime della Carità di Maria Addolorata, Procura Generale dell’Istituto delle Religiose Carmelitane della Carità, Istituto Salesiano Don Bosco, Istituto Don Nicola Mazza, Seminario Vescovile di Verona, Suore della Compagnia di Maria per l’Educazione delle Sordomute, Istituto Sorelle della Misericordia, Congregazione delle Figlie di Gesù, Cooperativa “Cultura e Valori”, Casa Generalizia del Pio Istituto “Piccole Suore Sacra Famiglia”, Piccole Figlie di San Giuseppe, Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, Scuola Apostolica Bertoni, Suore Carmelitane di Santa Teresa di Firenze, Istituto Antonio Provolo per l’Educazione dei Sordomuti. La determina non stabilisce come il malloppo sarà diviso tra questi “genitori” e non tiene conto tra frequentanti residenti nel comune di Verona e non residenti. Sembra che il 10% del maldato debba essere destinato all’aggiornameto del personale docente e che il 5% sia destinato all’AGeSC provinciale, probabilmente come mediazione. Il mostruoso contributo era stato di 250.000 euro nel 2007 e l’anno scorso di 300.000 euro. Il comune di Verona taglia in tutte le direzioni, ma accresce il finanziamento della scuola privata confessionale.
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