Consegnate dal comitato Bambini senza onde ai giudici del processo per omicidio colposo contro Radio Vaticana
La Santa Sede annuncia nuove riduzioni di trasmissioni
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Le antenne di Radio Vaticana a Cesano (foto Ansa) |
ROMA - Un processo conclusosi in Cassazione a febbraio con condanne prescritte - si attendono in questi giorni le motivazioni della sentenza -, un altro in corso. E adesso la presentazione di una nuova perizia sulle emissioni elettromagnetiche, mentre un comitato denuncia altri 9 casi di leucemia. Continuano a far discutere le antenne di Radio Vaticana che pure - come ricorda la sala stampa della Santa Sede - «dal 2001 rispettano le norme più restrittive d'Europa in tema di elettrosmog»: quelle stabilite dal Parlamento italiano con la legge n. 381 del 10 settembre 1998.
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PATOLOGIE MOLTIPLICATE - I comitati dei residenti, prima fra tutti l'associazione Bambini Senza Onde, tornano a denunciare il moltiplicarsi di gravi patologie - come leucemie , mielomi, linfomi - «nella zona dove sono presenti le antenne della Marina Militare e della adio Vaticana». Ma dall'emittente pontificia giunge una notizia confortante: la potenza delle trasmissioni in onde medie e corte dal centro di Santa Maria di Galeria è in graduale riduzione, grazie al «trasloco» su internet di molti programmi radio verso Paesi raggiungibili via satellite. E sebbene il Vaticano non fornisca una data certa, «l'uso globale delle onde corte che noi facciamo è in graduale diminuizione - spiega padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa - è qualcosa che va naturalmente a ridursi forse anche a terminare».
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