mercoledì 8 giugno 2011

CESANO, ONDE RADIO E CASI DI LEUCEMIA: IN PROCURA ALTRE NOVE CARTELLE CLINICHE


Consegnate dal comitato Bambini senza onde ai giudici del processo per omicidio colposo contro Radio Vaticana

La Santa Sede annuncia nuove riduzioni di trasmissioni

Le antenne di Radio Vaticana a Cesano (foto Ansa)
Le antenne di Radio Vaticana a Cesano (foto Ansa)
ROMA - Un processo conclusosi in Cassazione a febbraio con condanne prescritte - si attendono in questi giorni le motivazioni della sentenza -, un altro in corso. E adesso la presentazione di una nuova perizia sulle emissioni elettromagnetiche, mentre un comitato denuncia altri 9 casi di leucemia. Continuano a far discutere le antenne di Radio Vaticana che pure - come ricorda la sala stampa della Santa Sede - «dal 2001 rispettano le norme più restrittive d'Europa in tema di elettrosmog»: quelle stabilite dal Parlamento italiano con la legge n. 381 del 10 settembre 1998.
PATOLOGIE MOLTIPLICATE - I comitati dei residenti, prima fra tutti l'associazione Bambini Senza Onde, tornano a denunciare il moltiplicarsi di gravi patologie - come leucemie , mielomi, linfomi - «nella zona dove sono presenti le antenne della Marina Militare e della adio Vaticana». Ma dall'emittente pontificia giunge una notizia confortante: la potenza delle trasmissioni in onde medie e corte dal centro di Santa Maria di Galeria è in graduale riduzione, grazie al «trasloco» su internet di molti programmi radio verso Paesi raggiungibili via satellite. E sebbene il Vaticano non fornisca una data certa, «l'uso globale delle onde corte che noi facciamo è in graduale diminuizione - spiega padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa - è qualcosa che va naturalmente a ridursi forse anche a terminare».





DIECI ANNI DI BATTAGLIE - Sono ormai dieci anni che gli abitanti della zona in cui insite il grande impianto di trasmissione di Radio Vaticana si battono per una chiusura della struttura: Bambini senza onde e il Coordinamento comitati Roma Nord chiedono lo spostamento delle antenne in una zona meno urbanizzata e un gruppo di familiari delle vittime ha avviato due procedimenti penali. Ma il Vaticano contesta le perizie che metterebbero in relazione l'insorgere di gravi patologie - mortali in molti dei 23 casi riscontrati - con l'emissione di onde elettromagnetiche.
«A quanto ci risulta, la letteratura scientifica internazionale prevalente non ritiene in alcun modo dimostrato un nesso di causalità. Nessuno ha dato mai spiegato il meccanismo per cui un’emissione elettromagnetica, come quelle di cui parliamo, potrebbe causare un’alterazione in una cellula così da provocare una malattia - sottolinea padre Lombardi -. Non per nulla il professor Umberto Veronesi, che di queste malattie ne sa qualcosa, pur non qualificandosi cattolico si è offerto spontaneamente e gratuitamente a essere perito in nostra difesa perché ritiene di doversi opporre, in nome della ragione e della scienza, ad un’accusa non fondata».
«Le controdeduzioni di Veronesi sono una perizia di parte commissionata da Radio Vaticana, quindi da uno Stato estero a quello che allora era un ministro della Repubblica - ribattono da Bambini senza onde -, mentre la perizia Micheli non è di parte: è una perizia tecnica chiesta dal tribunale di Roma. Veronesi ha detto che l'inquinamento elettromagnetico non è un agente patogeno per il cancro... lo si diceva cent'anni fa anche per il fumo».
Padre Federico Lombardi
Padre Federico Lombardi
LA PERIZIA MICHELI - «Siamo consapevoli della difficoltà di dimostrare il collegamento causa-effetto dal punto di vista giuridico - ammette Augusto Rossi, cofondatore di Bambini Senza Onde e padre di una bambina malata - ma le campagne di misurazione effettuate dal 2000 in poi da noi dei comitati insieme agli enti istituzionali hanno portato dati significativi sull'inquinamento elettromagnetico della zona. Inquinamento ambientale che è un reato penale. Alla fine i responsabili sono stati condannati, anche se il reato è caduto in prescrizione».
Dalla primavera 2001 Radio Vaticana ha «ridotto sensibilmente le trasmissioni in onde medie in alcune direzioni e in alcune fasce orarie» fino a rientrare nei limiti di legge nell'agosto dello stesso anno.
Case presso le antenne di Radio Vaticana (Ansa)
Case presso le antenne di Radio Vaticana (Ansa)
«INQUINAMENTO ALTISSIMO» - Di fatto però, sostengono alcuni esperti citati dai comitati di abitanti, l'inquinamento elettromagnetico nella zona è ancora altissimo. E secondo la perizia del dottor Andrea Micheli - richiesta dal gip il 31 luglio 2006, nell'ambito del procedimento penale bis, quello per omicidio colposo plurimo -, suggerisce l'esistenza di «un'associazione importante, coerente, significativa» tra «l'esposizione residenziale all'emittente e l'eccesso di rischio di morte per leucemia».
Cinque gli indagati nell’inchiesta per il processo bis - quello per omicidio colposo -, fra cui alcuni responsabili dell’emittente della Santa Sede, già coinvolti nel primo processo per «getto pericoloso di cose», un reato ora prescritto ma per il quale la Cassazione ha confermato il diritto delle vittime al risarcimento dei danni.
Una protesta degli abitanti (Proto)
Una protesta degli abitanti (Proto)
«NON MISURATI I CAMPI ELETTROMAGNETICI» - «Il perito Micheli ritiene di aver verificato un aumento di rischio di malattia e di morte per alcune patologie in certe aree circostanti il centro di Santa Maria di Galeria e ne attribuisce la causa alle trasmissioni radio. Già la possibilità stessa di una perizia attendibile di questo genere (esclusivamente epidemiologica e senza alcuna misura di campi elettromagnetici) era stata oggetto di molte discussioni - replica padre Lombardi -, ma anche lo studio critico di tale perizia compiuto dai nostri esperti - il professor Veronesi e Susanna Lagorio – ne contesta l’attendibilità dal punto di vista scientifico e metodologico».
Emanuele, un abitante di Cesano  colpito da linfoma
Emanuele, un abitante di Cesano colpito da linfoma
GLI ULTIMI MALATI - Nella zona sarebbero stati identificati altri 23 casi di leucemia riconducibili all’elettrosmog. I cittadini di Roma Nord accusano ancora una volta le antenne e i radar e chiedono alla Procura di insistere nelle indagini per il procedimento in corso con l'ipotesi di omicidio colposo. Ultima vittima dell'inquinamento, ricordano, è una signora di 48 anni, sconfitta dal cancro a gennaio scorso. I suoi familiari non hanno ancora deciso se affidarsi all’autorità giudiziaria, al contrario dei genitori di altre due vittime, un bimbo malato di 6 anni a Santa Maria di Galeria e un ragazzo di 26 anni ad Anguillara, deceduto due anni fa.
Sono le ultime due denunce finite sul tavolo del pm Stefano Pesci. «Ho fatto chemio da marzo a agosto: ho un linfoma al mediastino - racconta oggi a Corriere.it Emanuele, un residente della zona, malato, che fa parte di Bambini senza onde - e il problema non riguarda solo Cesano ma anche i paesi limitrofi fino ad almeno 12 chilometri dalla antenne». Molti giornali hanno parlato negli anni di «onde che uccidono». Dal Vaticano sottolineano di aver fatto sempre «tutto il possibile per garantire la tranquillità della poopolazione». E raccontano l'imbarazzo per «sentirsi per anni accusati di assassinio di bambini».
Misurazioni di emissioni presso le antenne (Ansa)
Misurazioni di emissioni presso le antenne (Ansa)
CARTELLE CLINICHE - Martedì 7 giugno, il comitato «Bambini senza onde» ha consegnato al magistrato le cartelle cliniche di 9 pazienti colpiti da leucemia, linfoma e mieloma dal 2006 ad oggi, tutti residenti nelle zone di Cesano, Anguillara, La Storta e Formello. Per altri 11 casi l’associazione sta completando la raccolta della documentazione medica.
«Bambini senza onde» ha iniziato a raccogliere nuovi dati dopo la perizia epidemiologica disposta dal gip Zaira Secchi per verificare il possibile ruolo delle onde elettromagnetiche nella morte di 19 bambini tra la fine degli anni ’80 e il 2003.
Trasmissioni di Radio Vaticana via Internet
Trasmissioni di Radio Vaticana via Internet
SPERANZE DAL WEB - Ma più che dal processo in corso, le speranze di una riduzione dell'inquinamento elettromagnetico vengono dallo stesso Vaticano, che, pur ribadendo l'importanza del centro trasmissioni per raggiungere con la sua radio alcuni Paesi del mondo, parla ora apertamente di una progressiva riduzione delle emissioni. La chance di una diversa soluzione viene dai satelliti e dal web: «E' questione di tempo, la configurazione delle nostre attività di trasmissione cambierà significativamente - dice Lombardi, l'uomo che ha diretto Radio Vaticana per 16 anni - . Proprio a Cesano partecipiamo da anni alle sperimentazioni per l’uso delle tecnologie di trasmissione digitale in Onda Corta e Media, che – se decollassero veramente – permetterebbero una più elevata qualità di segnale pur con potenze, emissioni elettromagnetiche e consumo energetico assai minori».
IL FUTURO SENZA ONDE - Man mano che aumentano i Paesi del mondo raggiungibili via internet, diminuiscono le trasmissioni con onde radio in quella direzione, e in molti casi Radio Vaticana trasmette ora il segnale digitale via satellite a centri-ripetitori in Africa e in Oriente, che poi ritrasmettono in onde corte e medie. Forse, quando il nuovo processo si concluderà, la causa stessa del procedimento penale potrebbe essere scomparsa: è un sogno che tanti romani residenti a Cesano e dintorni non osano ancora fare.
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