giovedì 30 giugno 2011
Caso Claps,i familiari contro la Chiesa:si è macchiata di omissione e ha inscenato quel teatrino del ritrovamento
Imputato per l'omicidio di Elisa Claps, Restivo sarà giudicato con il rito abbreviato. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno, accogliendo la richiesta della difesa del 39enne accusato dell'uccisione della giovane studentessa di Potenza. L'udienza è fissata per l'8 e 10 novembre. C'è la possibilità che la Diocesi di Potenza si costituisca parte civile. Come hanno fatto i Claps. «Grottesco, siamo al paradosso, dopo che la chiesa in questi anni quantomeno si è macchiata di omissione e ha inscenato quel teatrino del ritrovamento. Questa richiesta ci ha dato fastidio e ci ha irritato, ci siamo opposti», sbotta immediatamente Gildo Claps. E la rabbia è perfettamente disegnata sul volto di mamma Filomena: «Ora non voglio parlare, voglio vivere serenamente i funerali di mia figlia. Ma dopo, dopo sì che parlerò».
La Chiesa è stata sempre tirata in ballo nella vicenda Claps e non in termini positivi. Il corpo della studentessa potentina, scomparsa il 12 settembre del 1993, fu ritrovato, il 17 marzo scorso, nel sottotetto della chiesa della SS Trinità di Potenza: lì, dice l'accusa, Elisa è stata uccisa nel giorno stesso della scomparsa. Ma quel corpo qualcuno lo ha visto prima del ritrovamento, spiegano le perizie effettuate in questi mesi. In quel sottotetto è stato trovato anche un bottone, rosso cardinalizio. E poi c'è la figura del parroco don Mimì Sabia, i dubbi se sapesse. Qualcuno sapeva, ha sempre sostenuto la famiglia Claps. Uno stralcio dell'inchiesta condotta dalla Procura di Salerno sta cercando di far luce proprio sul ritrovamento del corpo, su eventuali complici di Restivo nella fase di occultamento.
http://www.unita.it/italia/restivo-i-claps-contro-la-chiesa-1.309062?localLinksEnabled=false
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