11 maggio 2011 - L’ emittente radiofonica cattolica della Polonia indagata per dichiarazioni discriminatorie ed antisemite.
Il Consiglio nazionale delle comunicazioni, una sorta di Agcom della Polonia, ha aperto un’ inchiesta su Radio Maryia, l’ emittente radiofonica cattolica. Sotto esame sono finite due trasmissioni della radio ultraconservatrice nel quale sono stati attaccate alcune persone in modo razzista e discriminatorio.
RADIO MARIA NEL MIRINO – Ancora una volta Radio Marya, edizione polacca, finisce nel mirino per la sua linea editoriale di estrema destra. Il Krajowa Rada Radiofonii i Telewizj, abbreviato in KRRiT, un’istituzione pubblica che supervisiona le trasmissioni televisive e radiofoniche della Polonia, ha inviato una lettera di richiamo al direttore di Radio Maria, padre Tadeusz Rydzyk. Sotto accusa sono due dichiarazioni esplicitamente razziste e antisemite.
Il primo si è verificato con un’ intervista ad un uomo d’affari Jan Kobylanski, emigrato in Sudamerica, dove presiede l’organizzazione dei polacchi in America latina (USOPAL), e da tempo sponsor chiave dell’emittente cattolica. Secondo Jan Kobylanski, al governo e al Parlamento polacchi non ci sarebbe neppure il 30% di polacchi veri. L’imprenditore, notoriamente schierato all’estrema destra, ha rimarcato che polacchi con origini di altre nazionalità non sarebbero dei veri cittadini, come quelli che hanno radici ebraiche.
CONTRO GLI EBREI – In un’altra trasmissione contestata dalla KRRiT l’ editore del più influente quotidiano polacco, Gazeta Wyborcza, è finito nel mirino delle critiche di Radio Maria per motivazioni razziste. Stanislaw Michalkiewicz, un avvocato e giornalista noto per i suoi commenti antiebraici, ha attaccato Adam Michnik proprio per le sue origini. Secondo il commentatore di ultradestra l’ editore del Gazeta Wyborcza avrebbe criticato Kobylanski per la solidarietà razziale nei confronti degli altri ebrei, un comportamento tipico, ha aggiunto, del suo giornale.
VATICANO IN DIFFICOLTA’- Il Il Krajowa Rada Radiofonii i Telewizj ha richiesto che simili dichiarazioni razziste vengano vietate nelle future trasmissioni. Non è la prima volta che Radio Maria polacca finisce nella critica per i suoi commenti razzisti, antisemiti e di estrema destra. Negli anni passati l’emittente televisiva era diventata la portavoce de facto dei gemelli Kaczyński e del loro partito ultrareazionario. Il Vaticano ha cercato più volte di prendere le distanze dalle dichiarazioni della radio cattolica, che però rimane estremamente popolare nel Paese originario di Giovanni Paolo II, tanto che conta su un pubblico abituale di oltre un milione di ascoltatori.
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