21 maggio 2011 - Il sacerdote era nel consiglio che amministra un’ associazione olandese. Le gerarchie si distanziano dall’ iniziativa, ma basterà?
Anni fa Roma venne invasa da manifesti di un sedicente “Movimento pedofilia”, una organizzazione che lottava per “l’ accettazione sociale delle relazioni adulto-bambino”. La realtà è che associazioni di questo tipo esistono in tutto il mondo occidentale, e si battono appunto per convincere la società dell’utilità e dell’ importanza di spingere avanti il discorso su quello che il resto del mondo chiama, semplicemente, pedofilia. Ed è ormai motivo di imbarazzo per la chiesa olandese l’aver scoperto che un religioso dell’ ordine dei Salesiani faceva parte come attivista dell’ associazione olandese MARTIJN, che appunto è la locale realtà che promuove le relazioni adulto-bambino.
PEDOFILIA, PERCHE’ NO? – Il sito di presentazione dell’ associazione è sufficientemente eloquente.
L’associazione Martijn, fondata nel 1982, è una piattaforma per la discussione sulla pedofilia.
L’ associazione combatte per l’accettazione sociale delle relazioni adulto-bambino. Nelle relazioni fra bambini e adulti percepite come piacevoli, una possibile intimità fisica non dovrebbe essere un problema. In relazione a tale intimità, l’ associazione Martijn propone quattro linee guida:
Consenso reciproco
Apertura verso i genitori del bambino
Libertà per il bambino di ritirarsi dalla relazione ad ogni momento
Armonia con lo sviluppo del bambino
L’associazione è per la verità obiettiva e scientificamente verificabile e contro il terrore politico e la discriminazione.
Insomma, un discorso serio: si tratta di una vera e propria realtà che sostiene, pretendendo di argomentare con dovizia di particolari, che le relazioni adulto-bambino “pedofile” in realtà sarebbero perfettamente legittime ma solo discriminate dalla società, e così basterebbe promuoverle per cambiare questa scomoda realtà, appunto.
ECCO IL PRETE – Fra i ranghi di questa organizzazione, i media americani hanno scovato un sacerdote cattolico.
Il capo di un ordine cattolico in Olanda ha confermato che uno dei preti a lui subordinati ha avuto un ruolo nel consiglio di amministrazione di un’organizzazione che promuove la pedofilia. Herman Spronck, capo dell’ordine Salesiano olandese, ha detto in una dichiarazione venerdì scorso che il sacerdote ha fatto parte della Martijn, organizzazione molto discussa ma non illegale. “Certo che rigettiamo questa iniziativa che è da considerarsi del tutto personale” da parte del sacerdote, ha detto Spronck. “I membri di questa organizzazione non rientrano nello spirito dell’ordine salesiano”.
Il sacerdote insomma ha fatto una scelta politica, a differenza di tanti altri suoi colleghi beccati e coinvolti in casi di abusi su minori: lui era pedofilo e ha voluto uscire in maniera esplicita davanti al mondo affermando che non c’era niente di male in un rapporto del genere. I media americani hanno anche recuperato qualche dichiarazione da parte sua che rendeva manifesto un discorso di questo tipo.
RTL Nieuws, che per primo ha diffuso la storia, ha pubblicato alcune interviste sia con Spronck che con il prete, identificato come il 73enne “Padre Van B.”, nel quale difendeva alcune relazioni pedofile. “La società pensa che queste relazioni siano pericolose. Non sono d’accordo”.
Ovviamente non c’è nessuna presa di posizione da parte delle autorità civili, visto che nella tollerante Olanda quasi tutto è, appunto, tollerato. Ma certo l’ingombrante figura di questo sacerdote darà più di un grattacapo ai vertici religiosi dei Paesi Bassi.
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