Alfano: "Abusi? In seminario cose peggiori"
Il militare è stato arrestato a Milano insieme ad uno spacciatore. L'ex parroco era loro cliente abituale. Interrogato in carcere, il religioso respinge tutte le accuse ma l'amico ex seminarista attacca e riferisce un consiglio del sacerdote: "Fai come i gatti, sporca pure, ma impara a coprire bene"
La vicenda dell'ex parroco brucia ancora a Genova. L'arcivescovo e presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, rientrando nella sua città da Roma è tornato a parlare di pedofilia, sottolineando che l'esortazione della Chiesa a denunciare i casi di pedofilia nel clero "é sempre stata fatta", e che presto non sarà più soltanto un invito orale ma verrà sancito nelle linee guida richieste dalla Congregazione a tutti gli Episcopati nel mondo.
Don Seppia è stato interrogato nuovamente nel carcere di Marassi e ripetutamente avrebbe rigettato le accuse mossegli: dalle dichiarazioni del ragazzo di origini egiziane che si prostituiva, alla cessione di droga in cambio di sesso, dalle frequentazioni alle foto e ai video pornografici trovati nel suo computer. "Non sono mai stato a letto con quel ragazzo, la droga l'ho data una volta sola a Emanuele Alfano. Quei siti erano solo con gente adulta", ha ribadito, assistito dall'avvocato Paolo Bonanni.
Riascoltato anche Emanuele Alfano, amico di don Seppia, finito in carcere per prostituzione minorile. Difeso dall'avvocato Andrea Trucchi, l'ex seminarista 24 enne ha riferito dell'amicizia con don Seppia e anche dei consigli che il parroco gli aveva dato quando il giovane gli aveva raccontato le difficoltà che come omosessuale incontrava in seminario. "Don Riccardo mi disse: fai come il gatto: sporca pure ma poi impara a coprire bene lo sporco".
Ma l'ex seminarista Alfano al magistrato ha aggiunto: "Nel mio periodo in chiesa ho visto cose ben peggiori di quelle raccontate da don Riccardo".
Proprio la sua condotta nel periodo da seminarista aveva convinto uno dei responsabili della struttura a mandare Alfano da una psicologa per alcune sedute di psicoterapia, al termine delle quali però il responso della specialista era stato positivo per la prosecuzione degli studi da seminarista. Consiglio che non venne però accettato perché, perlomeno così ha spiegato Alfano, nessuno "voleva mettersi contro Bagnasco" che sul tema aveva ordinato linee di condotta e selezione assai più severe.
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