venerdì 10 dicembre 2010
Venezia: ex prete truffa anziani invalidi e si fa consegnare oltre centomila euro
VENEZIA (2 novembre) – Prete lo era stato per davvero, almeno fino al luglio del 2004. Ma nonostante il provvedimento pontificio che lo aveva ridotto allo stato laicale, don Luca, un giovane e intraprendente ex sacerdote di origini pisane, continuava a fare il “chierico vagante” per le parrocchie dell’alta Italia, amministrando indebitamente i sacramenti e lasciando dietro di sè fama di impareggiabile predicatore.Fin qui fatti gravi, ma inerenti per lo più alla sfera del diritto canonico. Quello che ha messo in subbuglio l’intera parrocchia di Annone Veneto (Venezia) e rischia di mettere nei guai l’ex sacerdote è però un fatto di cui si vocifera da mesi e che ieri è venuto a galla con una comunicazione ufficiale del vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Ovidio Poletto. L’ uomo, oltre a presiedere indebitamente celebrazioni nella chiesa arcipretale di San Vitale di Annone
e ad amministrare il sacramento della penitenza (essendosi presentato al parroco come parente di una parrocchiana), da tempo si sarebbe fatto consegnare decine di migliaia di euro da due anziani di Annone recentemente trasferitisi dal vicino comune di Motta di Livenza (Treviso).
Approfittando della buona fede dei due fratelli, anziani e invalidi a causa di una grave patologia, l’ex prete sarebbe riuscito a mettere le mani sui loro risparmi. I due avevano aperto le porte della loro casa all’uomo bisognosi di una buona parola, e in effetti a don Luca la padronanza dell’eloquio non gli mancava. Si sarebbe così fatto consegnare dai due una somma consistente: i parenti parlano di 100-150 mila euro. Di certo è seguita una denuncia, arricchita da altri dettagli. Nel frattempo l’ex religioso, ascoltato dai carabinieri, ha spiegato che farà chiarezza sulla vicenda.
Nella sua comunicazione alla comunità ecclesiale di Annone, che porta la data del 29 ottobre, monsignor Poletto spiega che don Luca era stato ridotto allo stato di laico con provvedimento della Congregazione per la Dottrina della Fede del 19 luglio 2004. E il parroco di Annone, monsignor Armando Filippi, ha anche denunciato pubblicamente la situazione dal pulpito. (di Marco Corazza)
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