"Un segretario di Stato commissariato". La voce passa a mezza bocca da una stanza all'altra della Seconda loggia del Palazzo Apostolico in Vaticano. Il segretario in questione è il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano che negli ultimi tempi non sembra più godere della totale fiducia del Papa. Benedetto XVI. Da qualche mese sembra preferire su varie questioni attinenti al governo della Chiesa dialoghi personali con il cardinale Camillo Ruini e l'ex Segretario di Stato Angelo Sodano. L'ex capo della Cei, oltre al pieno ritorno di Boffo nel mondo dei media "vescovili", con il consenso del Papa, ha ottenuto che il suo vicegerente a Roma, il vescovo Nosiglia, fosse nominato arcivescovo di Torino, contro una rosa di ben tre nomi proposta da Bertone senza esito. Il X Forum del Progetto Culturale della CEI sui 150 anni dell'Unità d'Italia, poi, si è conclusosi con un intervento pubblico del cardinal Ruini trasmesso in diretta dalla Radio Vaticana.
L'ex presidente della Cei è stato nominato direttamente dal Papa presidente della Fondazione Ratzinger, mentre sono attese le sue conclusioni sulle apparizioni della Madonna a Medjugorie. Quelle stesse apparizioni bollate nel 2005 da Bertone, allora arcivescovo di Genova, come "fanatismo di massa". Da tempo, in alcuni settori della Segreteria di Stato e nella Curia Pontificia qualche dubbio sull' efficacia dell'azione dell'ex arcivescovo di Genova si era insinuata soprattutto nella vecchia guardia dei cardinali vicini a Giovanni Paolo II.
Si rimprovera a Bertone, che ricopre anche l' incarico di Camerlengo di Santa Romana Chiesa, la scarsa gestione della Chiesa universale e la disinvoltura di alcuni suoi interventi. In merito allo scandalo dei preti pedofili in Irlanda, ad esempio, Bertone dichiarò che degli studi scientifici affermano come la pedofilia fosse collegata all' omosessualità. L'affermazione causò forti polemiche da parte di esponenti della comunità LGBT e della politica e la tesi fu negata dall'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici.
Ma all'interno della Segreteria di Stato persistono difficoltà di rapporti - anche umano - tra il Segretario di Stato e il suo Sostituto per gli Affari Generali, mons. Fernando Filoni, già nunzio a Baghdad. Spesso, raccontano alcuni porporati, il Sostituto non è informato delle attività del Segretario di Stato. E capita che le comunicazioni tra i due più alti rappresentanti degli interessi vaticani avvengano solo attraverso i rispettivi collaboratori. I rapporti non sono facili nemmeno con i vescovi italiani. Fin dalla sua presa di possesso della Segreteria di Stato vaticana, il 15 settembre 2006, il cardinale Bertone avvisò i vertici della Chiesa italiana sulla volontà di gestire in prima persona i rapporti con i Palazzi della politica italiana. Annuncio che ancora ora provoca più di un mugugno dentro la Cei.
(24 dicembre 2010) repubblica.it
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