Secondo il tribunale, la loro attivazione costituisce invece un obbligo, e la scuola ha pertanto praticato nei confronti della bambina una doppia discriminazione, «nell’esercizio del diritto all’istruzione e alla libertà religiosa». Per questo «comportamento discriminatorio illegittimo» l’istituto e il ministero dell’istruzione sono stati condannati anche al pagamento della somma di 1.500 euro.
«Dopo quello sul crocifisso, è un altro importante risultato ottenuto dall’UAAR, che ha sostenuto tecnicamente ed economicamente il ricorso», commenta Raffaele Carcano, segretario dell’associazione: «spiace solo che, per rendere veramente laico questo paese e per vedere riconosciuto un diritto fondamentale, sia stato necessario ancora una volta rivolgersi alla giustizia».
http://www.uaar.it/news/2010/08/04/tribunale-padova-attivare-ora-alternativa-obbligo/
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