domenica 5 dicembre 2010

Gran Bretagna: Il papa , la storia, le polemiche

Mentre il pontefice chiede ufficialmente scusa alle vittime dei preti pedofili, incontra migliaia di giovani delle scuole cattoliche inglesi e celebra una messa davanti a 20 mila fedeli, un esercito anti-Ratzinger scende in piazza a Londra contro il papa omofobo che non ha denunciato gli abusi, tra loro molti rappresentanti delle vittime, esponenti del mondo universitario ed intellettuale e migliaia di giovani
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Se fossero i numeri a decretare il successo o meno della contestata visita del Papa in Gran Bretagna il rapporto sarebbe 20 a 100. In 20 mila sono scesi in piazza a protestare e in 100mila hanno partecipato al grande eventone apostolico ad Hyde Park sabato sera: la veglia per la beatificazione del cardinale Newman. I numeri del successo ci sono. E poi, ammettiamolo, ha fatto una certa impressione ai cittadini londinesi vedere i loro frenetici e ripetitivi percorsi casa-lavoro-pub invasi da una folla di fedeli festanti che agitavano bandiere dello Stato Vaticano, un luogo remoto del quale non sentivano parlare dallo scisma di Enrico VIII. L'accoglienza da parte del popolo dei cattolici d'Inghilterra e Scozia c'è stata. Ma anche l'ira ed il turbamento delle vittime dei preti pedofili. Nella penultima giornata di visita Ratzinger ne ha incontrati cinque, privatamente. Mentre in migliaia urlavano "Pope go home!" sfilando da Hyde Park a Downing Street, il contestato pontefice tentava di mettere una santa pezza sulla valanga di accuse, cominciata con le inchieste del New York Times e finita, male, sulle televisioni di tutto il mondo.
Alcune vittime le abbiamo incontrate per Paneacqua davanti all'Abbazia di Westminster e poi alla manifestazione: chiedono al vaticano di pubblicare foto ed identità dei preti pedofili su un sito internet ufficiale e di allontanare definitivamente dalla chiesa i colpevoli "Non volgiamo scuse, vogliamo giustizia", dice Barbara, oggi 35 anni. La gravità dei fatti è una nuvola grigia che ha seguito Ratzinger ovunque durante la storica visita di Stato. E dire che il cielo a Londra era miracolosamente sereno... Oltre le scuse ufficiali alle vittime espresse da Benedetto XVI durante la messa alla Westminster Cathedral, il tempio cristiano di Londra, resta la storia. La visita lascerà il segno.
Visita di Stato. Il primo papa dopo lo scisma con la chiesa anglicana in visita ufficiale in Gran Bretagna su invito della regina, il primo nella storia della chiesa anglicana ad entrare nell'Abbazia di Westminster. Il primo a far sborsare agli inglesi oltre un milione di sterline, hanno commentato sarcasticamente giornali, tv e anche alcuni attivisti britannici per i diritti umani molti dei quali esponenti del mondo dell'università e della cultura. Sabato hanno preso il megafono a pochi passi da Downing street, sede del governo, rivolti ad un esercito di 20 mila manifestanti anti Ratzinger con la mitra in testa con su scritto ‘pope go home'.Tra prime file del corteo molti esponenti della Snap, Associazione delle vittime dei preti pedofili; "chiediamo al papa di pubblicare sul un sito internet l'identità e le fotografie dei preti che anno abusato di bambini innocenti". Come potrà la Chiesa di Roma uscire illibata da reati di tale gravità? Ci si prova: uno degli eventi chiave della visita di Benedetto XVI in Gran Bretagna è stato l'incontro con il mondo dell'educazione cattolica a Twickenham (ad un passo da Londra) dove il pontefice ha lanciato un appello affinché le "scuole cattoliche siano un ambiente sicuro". Forse i referenti primari del discorso avrebbero dovuto essere i preti e non le migliaia di giovani e giovanissimi accorsi all'evento apostolico da tutte le diocesi inglesi. Mischiati nella folla anche tre gay seminudi vestiti da angeli: un monito al Papa omofobo che stigmatizza l'uso del preservativo e condanna le unioni gay.
Molti semplici cittadini britannici intervistati dai media nei giorni della visita papale se la sono presa anche con la regina e con il primo ministro: un invito di stato a questo papa non rispecchia la volontà dei cittadini. Molti erano indignati del costo astronomico, un miliardo e mezzo di sterline, dovuto alle straordinarie misure di sicurezza. In realtà i sei arrestati nel secondo giorno di visita a Londra "non rappresentano alcuna reale minaccia", ha dichiarato la stessa Scotland Yard. Si sentiranno ancor più motivate le migliaia di contribuenti britannici che mentre il papa celebrava la veglia ad Hyde park, sfilavano nelle strade gridando "Cut the pope, not our savings!".

FONTE

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