Le rivelezioni che sconvolsero il paese. La diocesi si appella ai parrocchiani, servono 10 milioni di euro
Nel sud dell'Irlanda il vescovo Denis Brennan della diocesi cattolica di Ferns, accusato di aver coperto per anni gli abusi nei confronti di minori, ha chiesto ai suoi parrocchiani aiuto per fare fronte alle richieste di risarcimento delle vittime: 10 milioni di euro.
Il primo a denunciare le molestie commesse dai preti della diocesi fu nel 1998 Colm O'Gorman, ex chierichetto, la sua testimonianza portò alle dimissioni dell'allora vescovo della diocesi. Dalla vicenda ne nacque un'inchiesta governativa ufficiale, il rapporto Ferns, presentato il 25 ottobre 2005 e reso pubblico il giorno seguente.
Oggi O'Gorman, che gestisce un servizio di counseling per le vittime come lui, commenta: «È vergognoso chiedere soldi ai fedeli. La chiesa è una delle più ricche istituzioni del pianeta e deve rispondere a migliaia di persone per i suoi crimini».
Lo scandalo irlandese è esploso verso la metà degli anni '90 e via via ha svelato dettagli sempre più raccapriccianti. Una delle «pratiche» più terribili della chiesa cattolica irlandese riguardava le giovani donne spesso incinta diseredate dalle famiglie. Una realtà resa famosa dal film di Peter Mullan del 2002 Magdalene, di cui ancora fino agli anni '70 tutti conoscevano l'esistenza, anche se nessuno parlava. Il governo ha aperto una nuova inchiesta da cui è uscito fuori un rapporto, presentato lo scorso novembre, che punta l'indice proprio sui vescovi e la gerarchia ecclesiastica sostenendo che poco o nulla ha fatto per contrastare queste violenze. Il rapporto arriva a documentare abusi fino al 2004 con migliaia di interviste alle vittime che hanno confermato gli «abusi endemici» negli istituti per ragazzi. Il risultato dell'indagine conferma che la chiesa ha «ossessivamente insabbiato le accuse, ponendo la sua reputazione al di sopra della protezione dei minori sotto la sua custodia». Lo stato, da parte sua, ha «aiutato in questa operazione di insabbiamento». «Invece che denunciare alle autorità i responsabili di queste atrocità le autorità ecclesiastiche hanno trasferito di parrocchia in parrocchia i sacerdoti autori degli abusi, permettendo loro di trovare nuove vittime». L'indagine ha sconvolto il Paese. A febbraio di quest'anno papa Benedetto XVI, di fronte alle nuove denunce di violenza a carico di sacerdoti irlandesi, ha convocato a Roma una delegazione di bishops per discutere e prendere iniziative. L'incontro del papa con i vescovi irlandesi si è concluso con un comunicato che sottolinea che d'ora in avanti i vescovi collaboreranno con le autorità competenti per punire quanti si renderanno colpevoli di quello che il papa ha definito «non soltanto un crimine odioso ma anche un grave peccato che offende Dio e ferisce la dignità della persona umana»
Dal 2002 in Irlanda sono state risarcite tredicimila vittime degli abusi della chiesa.
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