Lo scrive il quotidiano De Morgen. Secondo il racconto, André Leonard, arcivescovo della Chiesa cattolica belga, avrebbe insabbiato il caso di un sacerdote dopo che aveva ripetutamente abusato di un ragazzo. La denuncia del giovane: "Non ha denunciato perché tra i due c'era un accordo finanziario". La Cei: "Punire e prevenire"
Sono invece arrivate le reazioni della Conferenza episcopale italiana rappresentata da mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei. "E' sbagliato far credere che in ogni prete si celi un potenziale pedofilo - ha detto - ed è sbagliato supporre che le accuse di pedofilia siano soltanto il frutto di un complotto architettato contro la Chiesa". E a proposito delle insinuazioni rivolte al primate cattolico dalla stampa belga, monsignor Mariano Crociata è intervenuto affermando che "l'emergere di casi puntuali non può dare adito a giudizi sommari di per sé sempre superficiali. E' necessario, invece, attenersi il più possibile ai fatti, senza lasciarsi sopraffare dal clamore delle notizie ad effetto né da un acritico garantismo, profondamente ingiusto rispetto alle vittime, che sono nostri fratelli e sorelle nella fede e nella Chiesa". Nei confronti dei carnefici poi, la linea della Cei resta quella inaugurata in passato da Benedetto XVI: "Di una persona che si macchia di abusi su minori può essere detto, ma va distintamente verificato, che ha compiuto un delitto, che è malata, che ha peccato. Una tale persona - ha concluso Crociata - ha bisogno di sottoporsi alla giustizia, alla cura, alla grazia".
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