Il rapporto della ex commissione creata dalla Chiesa per esaminare i casi di abusi sessuali in Belgio, guidata dal professor Peter Adriaenssens, è accessibile su internet. Lo ha reso noto, in una conferenza stampa, lo stesso presidente che, insieme all'intera commissione, presentò le sue dimissioni alla fine del giugno scorso dopo il sequestro di tutti i dossier da parte della procura di Bruxelles. La pubblicazione sul web contiene intanto la testimonianza di 124 vittime, diffusa in maniera anonima e con il loro consenso, spiega l'agenzia di stampa Belga.
''Il lavoro non è comunque terminato. E' stato realizzato per rispetto dei testimoni che si sono rivolti alla commissione'', ha rilevato Adriaenssens nel corso di una conferenza stampa. Complessivamente la commissione aveva raccolto 327 denunce di uomini e 161 di donne, mentre 19 non sono state registrate perché contenevano dati ritenuti insufficienti. Dalle verifiche, sono risultati 102 i religiosi pedofili o comunque colpevoli di abusi. Almeno 13 vittime si sono invecesuicidate
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Gli uomini che hanno presentato denuncia, secondo i dati della commissioneAdriaenssens, hanno corso rischi soprattutto in età dai 10 ai 14 anni, ma ci sono casi di vittime anche di 2, 4 e 5 anni; mentre le donne in età più elevata. Circa il 70% delle vittime che hanno presentato denuncia hanno un'età compresa tra i 40 e i 70 anni. Gli episodi di violenza denunciati alla commissione si sarebbero svolti soprattutto negli anni '60 non solo da sacerdoti, ma anche da insegnati di religione e adulti che lavoravano con i movimenti giovanili vicini alla Chiesa. Mentre - ha osservato il professor Adriaenssens - si è constatata una diminuzione solo dopo la metà degli anni '80.
Dalle verifiche effettuate sono emersi 102 presunti casi commessi da sacerdoti di 29 ordini religiosi. "Possiamo dire che nessuna congregazione è sfuggita agliabusi, commessi da una parte o da molti dei suoi componenti. La commissione, guidata dallo psichiatra Peter Adriaenssens, ha precisato che molte delle testimonianze sono arrivate dopo le dimissioni del vescovo di Bruges Roger Vangheluwe, che ha ammesso di aver abusato di un nipote tra il 1973 e il 1986
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Le vittime, ha concluso la commissione, "meritano che la Chiesa si confronti coraggiosamente con le proprie vulnerabilità per riconoscerla e trovare le giuste risposte". I membri della commissione si erano dimessi in blocco a giugno dopo che i loro file furono sequestrati in una perquisizione ordinata dall'autorità giudiziaria.
Intanto la stampa belga ha rivelato che Roger Vangheluwe percepirà una pensione di 2.800 euro netti al mese. L'ex vescovo ha esercitato per tanti anni e quindi avrà una pensione completa, fanno notare i quotidiani "Het Gazet van Antwerpen" e "Het Belang van Limburg", citando il portavoce del ministero della Giustizia. La pensione in pratica equivale al 75% del salario che percepiva durante l'incarico, che era di 3.733 euro netti al mese. Vangheluwe si trova nell'abbazia di Vleteren, nell'est del Paese, in attesa di una decisione delPapa, che può imporgli il pagamento di una sanzione senza aprire un procedimento giudiziario. Gli abusi commessi dall'ex vescovo sono andati in prescrizione, per cui si può ipotizzare che la Chiesa decida di non aprire un processo canonico.
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