i due insegnamenti a confronto
L'insegnamento cattolico
Maria fu concepita senza peccato. "Maria nel primo instante della sua concezione, per una grazia speciale, è stata preservata pura da ogni macchia di peccato originale." (Bernardo Bartmann, Manuale di Teologia Dogmatica, vol. II, pag. 168). Il dogma dell’immacolata concezione di Maria fu emanato da Pio IX nel 1854: "La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale" (Bolla Ineffabilis Deus dell’8 dicembre 1854).
L'insegnamento della Bibbia
Tutti gli esseri umani sono nel peccato: "Siccome per mezzo d'un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v'è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato" (Romani 5:12).
Persino il più giusto tra gli uomini, con la sola eccezione del Figlio di Dio, è peccatore e "cade sette volte" (Proverbi 24:16). "Non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai" (Ecclesiaste 7:20). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:23,24).
Maria non era diversa dagli altri esseri umani e non pretese mai di essere nata senza peccato. Ella stessa, anzi, riconobbe che Dio era il suo Salvatore, dicendo: "L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore" (Luca 1:46,47).
Non si può aggirare la verità rivelata ricorrendo a sofismi come quello della "salvezza nella preservazione e non nella liberazione dal peccato" (redemptio praeservativa, non reparativa), che i teologici cattolici vorrebbero applicare a Maria.
A dimostrazione del fatto che Maria non nacque senza peccato, ricordiamo il sacrificio che Giuseppe e Maria offrirono nel tempio quando andarono a presentare il bambino Gesù (cfr. Luca 2:22-24). La legge mosaica diceva infatti: "E se (ella) non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni: uno per l’olocausto e l’altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote farà l’espiazione per lei, ed ella sarà pura" (Lev. 12:8). Anche Maria offrì quel sacrificio per il proprio peccato.
E' dunque infondata l'idea cattolica secondo cui affinché Gesù potesse nascere immacolato era necessario che anche sua madre lo fosse. Gesù nacque senza peccato non perché sua madre fosse senza peccato, ma perché fu generato in lei dallo Spirito di Dio, che è assolutamente Santo.
Questa, d'altronde, era anche la posizione dei primi cristiani. Scriveva sant'Eusebio (260-340 d.C.): "Nessuno è esente dalla macchia del peccato originale, neanche la madre del Redentore del mondo. Gesù solo è esente dalla legge del peccato, benché nato da una donna sottoposta al peccato" (Eusebio, Emiss. in Orat. II de Nativ.).
2. MARIA E DIO
L'insegnamento cattolico
Maria è la madre di Dio. "Maria è Madre di Dio in senso vero e proprio." (Bernardo Bartmann, op. cit., pag. 157). Maria fu definita madre di Dio dal concilio di Efeso del 431. Il secondo concilio Costantinopolitano ha lanciato il seguente anatema contro coloro che non la ritengono tale: "Se qualcuno afferma che la santa gloriosa e sempre vergine Maria solo impropriamente e non secondo verità è madre di Dio ... e non la ritiene davvero e secondo verità madre di Dio ... costui sia anatema".
L'insegnamento della Bibbia
Dio è il solo Creatore di tutte le cose visibili e invisibili. Gesù è la Parola vivente di Dio, che era con Dio prima che Egli creasse tutte le cose e le creature viventi (vedi vangelo di Giovanni cap. 1), inclusa Maria. E' tramite la Parola, il Verbo (Gesù) che è stata fatta ogni cosa, e senza di Lui "neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giov. 1:3). Maria quindi non può essere definita "madre di Dio"; ella fu la madre di Gesù secondo la carne.
Ricordiamoci che un giorno mentre Gesù parlava, una donna fra la folla alzò la voce e disse a Gesù: "Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti! Ma egli disse: Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l’osservano!" (Luca 11:27,28). Gesù sapeva che Maria era stata prescelta da Dio per concepirlo e partorirlo; egli sapeva che Maria era benedetta fra le donne proprio per aver messo al mondo lui che era il Figlio di Dio, e ciò nonostante quando quella donna davanti a tante persone proclamò beata Maria, Gesù proclamò la beatitudine di coloro che ascoltano la Parola di Dio e l’osservano.
3. PERPETUA VERGINITA' DI MARIA
Questo argomento è stato già trattato in quest'altra pagina.
4. MARIA E IL CIELO
L'insegnamento cattolico
Maria fu assunta in cielo. "Infine l’Immacolata Vergine preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell’Universo, perché fosse più pienamente conformata al Figliuolo suo" (Concilio Vaticano II, Sess. V, cap. VIII). Il dogma dell’assunzione di Maria in cielo fu proclamato da Pio XII nel 1950. La festa dell’Assunzione di Maria ricorre il 15 agosto.
L'insegnamento della Bibbia
La Bibbia non accenna minimamente all’assunzione di Maria, né appoggia quest'idea. Possiamo dire che Maria, essendo una credente, quando morì andò ad abitare in cielo con il Signore, ma non che Maria morì e risuscitò e fu assunta in cielo con il suo corpo.
La sua anima è là così come quella di tutti i santi credenti morti fino ad oggi, in attesa della risurrezione del corpo che avverrà al ritorno di Cristo. L'apostolo Paolo ha detto infatti che Cristo è la primizia di quelli che dormono e che quelli che sono di Cristo (quindi anche Maria) saranno vivificati alla sua venuta (cfr. 1 Cor. 15:20-23).
5. MARIA E LA REDENZIONE
L'insegnamento cattolico
Maria è corredentrice dell’umanità. Maria "dipendentemente da Cristo, ma come unico principio con Lui, cooperò alla redenzione oggettiva e perciò fu vera corredentrice ... dipendentemente da Gesù, ma come unico principio con Lui, soddisfece per tutti i peccati dell’umanità, pagò a Dio il prezzo della nostra liberazione, guadagnò tutte le grazie per gli uomini, placando (a suo modo) Dio con il suo volontario e necessario concorso al sacrificio della croce" (Pasquale Lorenzin, Teologia dogmatica, 1968, pag. 499-500).
L'insegnamento della Bibbia
La Parola di Dio ribadisce continuamente che solo Gesù Cristo è il Salvatore del mondo perché solo lui morì sulla croce per i nostri peccati e nessun altro con lui.
- Gesù disse: "Io sono la porta: se uno entra per me, sarà salvato" (Giov. 10:9); "Io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo" (Giov. 12:47).
- L'apostolo Pietro disse: "In nessun altro è la salvezza; poiché non c’é sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati" (Atti 4:12).
Le affermazioni secondo cui Maria abbia sofferto assieme a Gesù per noi sono prive di qualsiasi fondamento biblico. Chi fu inchiodato sulla croce? Chi ha sparso il suo sangue come prezzo di riscatto per i nostri peccati? Chi è risorto per la nostra giustificazione? "Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non ve ne sarà nessuno. Io, io sono il Signore, e fuori di me non c'è Salvatore" (Isaia 43:10-11).
"Egli (Gesù) è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti" (Isaia 53:5-6).
6. MARIA COME MEDIATRICE
L'insegnamento cattolico
Maria prega per gli uomini. Ella fa da mediatrice perché prende le preghiere che le si fanno e le porta a Cristo. Il concilio Ecumenico Vaticano II ha decretato: "Assunta in cielo ella non ha deposto questa missione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna ... Per questo la beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di avvocata, ausiliatrice, soccorritrice, mediatrice" (Concilio Vaticano II, Sess. V, cap. VIII).
L'insegnamento della Bibbia
Gesù ha sempre indirizzato le persone ad andare direttamente a lui: "Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati e io vi darò riposo" (Matteo 11:28). In virtù di questa libertà che abbiamo di accostarci a Cristo, Stefano prima di morire guardò al cielo e disse: "Signor Gesù, ricevi il mio spirito" (Atti 7:59); egli si rivolse direttamente a Cristo che era alla destra di Dio e non ebbe bisogno di rivolgersi a terzi per fare giungere la sua preghiera al Signore. Nella Bibbia non è mai insegnata né praticata la necessità della mediazione di Maria, né di altri santi. Anche l'idea secondo cui Maria conosce i bisogni degli uomini è sbagliata, perché la Parola di Dio dice che "i morti non sanno nulla" (Ecc. 9:5).
All’infuori di Cristo non c’é altro mediatore, come lui stesso disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). Gesù "può anche salvare appieno quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro" (Ebrei 7:25).
L'insegnamento del Signore e degli apostoli ci esorta a pregare Dio soltanto nel nome di Gesù Cristo il Signore:
- Gesù disse: "Quel che chiederete nel mio nome, io lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò" (Giov. 14:13,14).
- "E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù..." (Col. 3:17).
Infine, per quanto riguarda la cosiddetta avvocatura di Maria, dobbiamo dire che la Parola del Signore ci esorta a rivolgerci a Uno solo come nostro avvocato: "Se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto" (1 Giovanni 2:1). Chi crede veramente in Cristo affida la sua causa a Cristo, il suo avvocato.
"Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno."
(Ebrei 4:14-16)
Articolo tratto da: http://camcris.altervista.org/mariadot.html
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