Pedofilia, il cardinale Pell indagato in Australia
Il prefetto agli Affari economici del Vaticano è accusato per presunti abusi su minori. L’alto prelato si difende: “Notizie totalmente false”. Due uomini avrebbero presentato denunce separate alla polizia per fatti avvenuti nel 1978-79.
Il cardinale George Pell, prefetto agli Affari economici del Vaticano (carica equivalente a quella di ministro dell’Economia),è indagato dalla polizia australiana per presunti abusi su minori. Lo ha riportato l’emittente australiana Abc riferendo che l’indagine sul più importante prelato del Paese, sarebbe in corso da circa un anno. La speciale task force della polizia incaricata dell’indagine, afferma l’emittente, ha ora riportato il caso alla Procura generale. Pell, interpellato dall’Abc, ha con forza respinto ogni accusa.
I presunti abusi risalirebbero agli anni ’70, quando Pell era un semplice parroco a Ballarat, nello stato di Victoria. Secondo la stampa australiana due uomini, oggi quarantenni, avrebbero presentato accuse di abusi subiti nell’epoca in cui frequentavano la scuola primaria. I fatti – specifica il quotidiano online The Australian – sarebbero avvenuti nel 1978-79 e i due uomini avrebbero presentato denunce separate alla polizia di Victoria. Uno degli accusatori del porporato, Lyndon Monument, ha detto oggi alla Abc di avere taciuto fino a questo momento a causa del “potere” dello stesso cardinale
L’emittente ha spiegato di avere ottenuto otto testimonianze fornite alla polizia da testimoni e familiari. Tra questi un episodio alla fine degli anni settanta in cui Pell avrebbe toccato in maniera inappropriata due ragazzi in una piscina alla fine del 1970. Ma il 75enne Pell ha negato ogni accusa, spiegando che le affermazioni secondo le quali avrebbe “abusato sessualmente di qualcuno, in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento della sua vita, sono totalmente false e completamente errate” e ha a sua volta invece
accusato la rete televisiva di montare una campagna diffamatoria contro di lui.
Il cardinale è stato ascoltato quattro volte, tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo di quest’anno, in video-collegamento da Roma, davanti alla Commissione reale sulle Risposte istituzionali agli abusi sessuali sui minori. Una ‘maratona’ con interrogatori che, a causa del fuso-orario, hanno impegnato l’anziano cardinale per diverse notti. Lui deponeva da un albergo romano e la Commissione faceva le sue domande dall’Australia. Ma in questo dossier era stato chiamato in causa non per fatti direttamente a lui attribuiti ma per aver ‘coperto’ reati commessi da sacerdoti delle sue diocesi tra gli anni settanta e ottanta, in particolare sui reati compiuti dall’ex sacerdote australiano Gerald Ridsdale, accusato di avere abusato di più di 54 bambini.
Pell ha sempre dichiarato di non aver saputo nulla sulle accuse contro Ridsdale, prima che divenissero pubbliche dopo il suo arresto nel 1993, pur ammettendo in almeno un’occasione che all’epoca giravano voci e sospetti sul conto del sacerdote. Nelle settimane in cui l’alto prelato veniva sentito erano uscite analoghe notizie, poi non confermate, di accuse dirette nei suoi confronti.
http://www.repubblica.it/vaticano/2016/07/27/news/australia_pedofilia_cardinale_pell_indagato-144931255/
0 commenti:
Posta un commento