Particolarmente discusso è stato l’incontro del Papa con alcune vittime di molestie sessuali condotte da preti e incaricati religiosi. Il colloquio è avvenuto venerdì scorso in un collegio ecclesiastico di Erfurt, nella Germania centrale, dove il Papa ha poi pernottato. Dal Vaticano si sono impegnati a spiegare che l’appuntamento non era previsto, né tantomeno ufficializzato dal programma, che si è trattato di una “sorpresa”, un atto straordinario: anche se qualcuno, in realtà, già se lo aspettava.Perché lo scandalo che ha colpito la Chiesa cattolica tedesca nel 2010 è ancora fresco nella memoria di tutti e, nella sua visita in Germania, Papa Ratzinger non poteva certo fingere indifferenza. L’anno scorso un’indagine interna partita dal collegio Canisius di Berlino ha portato alla luce una realtà di circa duecento casi di pedofilia avvenuti dal 1995 in istituzioni cattoliche in tutto il Paese, suscitando vergogna in tutto il mondo.
Un incontro strategico dunque.Un incontro strategico perchè lo stesso Papa è coinvolto nello scandalo Pedofilia.Non ultima la denuncia alla corte dell'Aja.Con quel colloquio il Papa ha difeso la Chiesa ma anche se stesso.Leggendo i quotidiani cattolici e quelli laici,però,a quanto pare nulla è cambiato.I cattolici hanno esaltato l'incontro,gli altri l'hanno apprezzato,senza dimenticarsi le responsabilità del pontefice nella questione pedofilia.Perchè non sarà un incontro a cancellare le direttive del Pontefice ai vescovi sui preti pedofili.Non è un caso che su questo sito c'è una sezione dedicata al tema dal nome Ratzinger e le responsabilità sulla pedofilia.Tornando al nocciolo della questione,l'incontro è stato particolarmente apprezzato dai credenti tedeschi, che sono accorsi a decine di migliaia per festeggiare l’appuntamento.Ma non erano soli!Perché venerdì, a Erfurt, c’erano un migliaio di persone che dimostravano contro Benedetto XVI e la Chiesa cattolica: i manifestanti hanno puntato il dito contro l’ambiguità e la “doppia morale” della Chiesa, un atteggiamento che ha portato a decenni di vergognoso silenzio, di cui nessuno sembra volersi prendere la responsabilità.
Il rappresentante supremo della Chiesa cattolica è stato anche criticato per la discriminazione degli omosessuali, così come per l’obbligo del clero al celibato e la disparità di trattamento delle donne. La voce di protesta più potente è venuta da Berlino, dove si sono raccolte quasi 10mila persone - tra cui i membri di settanta associazioni omosessuali, antifasciste e sindacali - per chiedere alla Chiesa una politica sessuale più legata alla realtà. La contromanifestazione ha avuto luogo in occasione del discorso di Benedetto XVI nel Parlamento tedesco, evento per i manifestanti già di per sé controverso: come si può permettere di tenere un discorso in Parlamento, un’istituzione della democrazia, a qualcuno che rifiuta l’omosessualità, e dimostra quindi di non rispettare la libertà e i diritti dell’essere umano?
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