In questo articolo analizzeremo il mitsue tomoe che compare nel fumetto e cartone animato Naruto, ideato da Masashi Kishimoto. Anche in questo caso le coincidenze relative al satanismo sono diverse. Una delle caratteristiche principali dei personaggi di questo manga è lo Sharingan, particolare abilità nel poter prevedere, memorizzare e copiare qualsiasi arte marziale, illusoria o magica osservata. Per apprendere queste tecniche bisogna però essere in grado di percepire ed interpretare certi sigilli. Inoltre, un possessore di Sharingan può evocare esseri, ma non con tecniche di evocazione copiate, a meno che non sia stato precedentemente stretto un patto di sangue.
Se tutto questo puzza di satanismo, non è finita qui. Fra le altre caratteristiche, lo Sharingan, dipendendo dallo suo stadio di sviluppo, può far scorgere le differenze fra corpi reali ed illusori o soggiogare la mente degli individui più deboli, addormentandoli o facendogli compiere azioni volute dall’utilizzatore.
Il costo dell’utilizzo degli Sharingan è la progressiva cecità se non la perdita totale della vista, per il controllo di Kyuubi, potentissimo demone della volpe a nove code, o addirittura la privazione totale alla luce degli occhi, ossia, le tenebre.
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