mercoledì 6 luglio 2011

LA FINE DEL MONDO: IL MARCHIO DELLA BESTIA E LE PROFEZIE DI MALACHIA


La bestia dell' ApocalisseIL MARCHIO DELLA BESTIA
di Pietro Arnese, su Apocalypse soon. 
Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d' uomo; e il suo numero è seicentosessantasei
(Apocalisse 13:16-18)
MARCHIO, dal greco "CHARAGMA" significa "una stampa", "un'impressione", "qualcosa che si cesella, scolpisce". .. Ciò che il verso dice in sostanza è che ad un certo punto, qualcuno metterà in funzione un sistema di identificazione personale, senza il quale tutti quelli che non lo possederanno saranno esclusi da qualsiasi transazione commerciale:

non potranno comprare cibo e altri articoli, non potranno vendere prodotti, qualsiasi cosa possa essere. [Probabilmente] per tutto questo ci vorrà un sistema computerizzato. .. Certamente, un sistema così nuovo e rivoluzionario dovrebbe sembrare invitante e utile ai suoi utenti.
.. Quando questo Marchio sarà imposto a tutta la popolazione mondiale, ci saranno diverse attitudini. .. Comunque, quando arriverà il momento, la gente avrà solo due alternative: prendere il Marchio o morire (a parte quelli che si nasconderanno in un tentativo di disperata illusione, per molti versi molto improbabile). A quel punto, comunque, prendere il Marchio sarà la scelta peggiore perché, anche se renderà possibile la vita sulla Terra, escluderà dalla Vita Eterna e cio' senza remissione. [Non mi pare ragionevole: visto che si tratta di una scelta forzata pur di sopravvivere, sarebbe sommamente ingiusto punirla con la dannazione eterna. ndJB]
Molteplici sono le occasioni che potrebbereo fomentare l'utilizzo del Marchio: o un crollo finanziario o l'affermarsi di una nuova guerra mondiale o qualche altro evento globale che scuoterà le fondamenta dell'attuale mondo finanziario e commerciale.
.. Il 2 Marzo 1999, è stato rilasciato un brevetto all'invenzione di un sistema che potrebbe benissimo essere il precursore del MARCHIO: "Metodo di verifica di identità nelle transazioni finanziarie. .. Un codice a barre o un disegno particolare viene tatuato sulla pelle di una persona. Prima che una transazione finanziaria possa avere luogo, il tatuaggio viene scannerizzato e le sue caratteristiche sono paragonate alle caratteristiche di altri tatuaggi registrati su un database, per identificare l'identità del portatore. Una volta verificata, il venditore puo' essere autorizzato ad addebitare il conto bancario del compratore e trasferire la cifra dovuta al proprio conto e la transazione è fatta." (dal sito US PATENT AND TRADEMARK OFFICE)
Singapore, 30 marzo 1998: la settimana scorsa un giornale di Singapore ha mostrato una fotografia nella quale si vedeva un uomo con un chip di computer impiantato sotto la pelle della sua fronte. L'articolo che accompagnava la fotografia del chip menzionava solo i possibili utilizzi di questa invenzione (registrare gli immigrati, per le patenti di guida, documenti di assicurazione e indirizzi), ma non faceva nessun cenno al riguardo dei rischi alla salute o al potenziale abuso delle autorità di governo. Esso ha semplicemente messo in rilievo che questo chip personale potrebbe essere disponibile in una decina di anni. "Potresti camminare in un aeroporto e i tuoi dati verrebbero riconosciuti in pochi minuti grazie ai computer che analizzerebbero subito le tue generalità" così dice l'articolo. .. Ciò che è più sconvolgente su come i media di Singapore stiano saltando sui vagoni della tecnologia è che nei loro servizi non appaiono dubbi o domande su questi sviluppi. I 32 anni nei quali Singapore è passata da uno stato di oscurità commerciale ad essere un centro dell'economia globale sotto la guida di Lee Kuan Yew hanno creato una società nella quale i cittadini seguono qualsiasi progetto senza critiche e dibattiti creativi. (Imberth Mattee, P-I Pacific Rim Reporter Seattle Post-Intelligencer)
.. L'anticristo avrà bisogno di potentissimi mezzi elettronici per i suoi piani di controllo. .. Non riuscendo a controllare la mente altrui, la cosa migliore da fare diventa quindi il controllo delle finanze altrui. .. Il controllo ultimo e totale arriverà quando tutte le persone saranno obbligate ad avere un marchio (numero) di riconoscimento e senza il quale non potranno né comprare né vendere alcuna merce, incluso il cibo, i servizi e tutto il resto. Tutto sarà controllato e registrato.
.. Le ragioni che saranno date per l'introduzione di questo marchio che la Bibbia chiama "IL MARCHIO DELLA BESTIA" potranno essere di varia natura: per controllare il crimine organizzato, per fermare il traffico di droga, per impedire la fuga di capitali o il loro "lavaggio", o anche per una redistribuzione finanziaria a livello mondiale dopo un collasso finanziario globale, (ipotesi, quest'ultima, non affatto azzardata), o qualsiasi altra spiegazione farà allora comodo dare.
".. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte." (Apocalisse, 14:9-11) [Qua però parrebbe riferirsi più che altro agli avidi e agli avari, schiavi del denaro che, come Arpagone insegna, non dà un attimo di quiete: va difeso, investito, ecc. ndJB]

MALACHIA
da Il Mistero, su OBE3
Intorno al 1140 il vescovo irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per riprendere le chiavi della chiesa, secondo alcuni queste profezie sono state scritte con la collaborazione ispirata di San Bernardo. Le profezie di Malachia si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato. Esse sono costituite da 111 motti latini che descrivono in maniera impressionante i 111 papi che si sarebbero avvicendati sul trono di Pietro dal 1144 fino alla fine dei tempi.

1 Celestino II (1143-1144): "Ex Castro Tiberi" (dal castello del Tevere)
Questo papa nacque a Città di castello sul Tevere.
2 Lucio Caccianemici (1144-1145): "Inimicus expulsus" (nemico cacciato)
È la traduzione del suo cognome.
3 Beato Eugenio III (1145-1153): "Ex magnitude montis" (dalla grandezza del monte)
Pietro Pignatelli era nativo di Montemagno (grande monte)
4 Anastasio IV (1153-1154): "Abbas Suburranus" (abate suburrano)
Corrado Suburri fu abate di s.Rudo.
6 Antipapa Vittore IV: "Ex tetro carcere" (dal tetro carcere)
Gregorio Conti era Cardinale di S. Vittore, noto carcere romano.
8 Antipapa Pasquale III: "De via Transtibertina" (di Trastevere)
Guido da Crema ricoprì il ruolo di Cardinale in S. Maria in Trastevere.
9 Lucio III (1181-1185): "Lux in ostio" (luce in ostia)
Ubaldo Allucignoli fu Cardinale di Ostia.
10 Antipapa Callisto III: "De Pannonia Tusciae" (Tuscolo di Pannonia)
Cardinale di Tuscolo, proveniva dall'Ungheria, che anticamente faceva parte di una vasta regione denominata Pannonia.
11 Urbano III (1185-1187): "Sus in cribo" (maiale nel "cribo")
Crivelli aveva nel proprio stemma l'immagine di un maiale (sus). La parola cribo allude al cognome.
16 Onorio III (1216-1227): "Canonicus de latere" (canonico "de latere")
Cencio Savelli, canonico in Laterano.
18 Celestino IV (1241): "Leo Sabinus"
Goffredo Castiglioni di Milano, Vescovo di Sabina. Nello suo stemma c'è un leone.
20 Alessandro IV (1254-1261): "Signus Ostiense" (segno ostiense)
Rinaldo dei conti di Segni, Cardinale di Ostia.
21 Urbano IV (1261-1264): "Jerusalem Campaniae" (Gerusalemme Campagne)
Giacomo Troyes Pantaleone, nativo della Champagne e patriarca di Gerusalemme.
27 Niccolò III (1277-1280): "Rosa Composita" (rosa composita)
Nello stemma di Giangaetano Corsini appariva una rosa. Egli fu poi soprannominato "compositus" perchè nel corso del suo pontificato si impegnò sopratutto nel tentare di riunire la Chiesa latina e quella greca.
29 Onorio IV (1285-1287): "Ex rosa leonina" (dalla rosa leonina)
Jacopo Savelli aveva come stemma dei leoni attorniati da rose.
31 Celestino V (1294): "Ex eremo celsus" (dall'eremo "celsus")
Pietro Anglerio da Morrone fu eremita e fondatore dell'ordine dei Celestini.
35 Giovanni XXII (1316-1334): "De sutore orseo" (del cucitore "orseo")
Giacomo Duese era figlio di un umile calzolaio.
36 Antipapa Nicolò V: "Corvus schismaticus" (corvo scismatico)
Pietro Rinalducci, originario di Corvaro, fu tra i maggiori esponenti dello scisma papale.
37 Benedetto XII (1334-1342): "Frigidus Abbas" (abate freddo)
Giacomo Fournier, fu eletto papa mentre era abate presso il monastero do Fontanafredda.
39 Innocenzo VI (1352-1362): "De montibus Pammachii" (dei monti Pammaci)
Nell'emblema di Stefano Aubert campeggiano sei montagne. Egli fu eletto papa mentre era cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, titolo anticamente soprannominato "Pammacchio".
43 Antipapa Benedetto XIII: "Luna cosmedina"
Pietro de Luna, fu eletto papa mentre ricopriva il titolo di Cardinale di Santa Maria in Cosmedin.
50 Antipapa Giovanni XXIII: "Cervus Sirenae" (cervo di sirena)
Baldassarre Cossa era nato a Napoli, città il cui emblema è rappresentato dalla sirena Partenope, ed aveva nello stemma l'immagine di un cervo.
55 Callisto III (1455-1458): "Bos pascens" (bue al pascolo)
Nello stemma di Alfonso de Borgia compare un bue al pascolo.
56 Pio II (1458-1464): "De capra et albergo" (della capra e dell'albergo)
Enea Silvio Piccolomini fu segretario dei Cardinali Capranica e Albergatti.
57 Paolo II (1464-1471): "De cervo et leone" (del cervo e del leone)
Pietro Barbo era stato Cardinale di San Marco (evangelista che ha per simbolo un leone alato) e Commendatario della Chiesa di Cervia.
58 Sisto IV (1471-1484): "Piscator minorita" (pescatore minore)
Francescano degli ordini minori, Francesco della Rovere era figlio di un umile pescatore.
60 Alessandro Vi (1492-1503): "Bos Albanus in portu" (bue albano nel porto)
L'emblema di Rodrigo Borgio era un bue. Egli fu Cardinale e Vescovo di Albano e Porto.
61 Pio III (1503): "De parvo homine" (del piccolo uomo)
Francesco Todeschi. Il cognome di sua madre era Piccolomini.
65 Clemente VII (1523-1534): "Flos pilae" (fiori della palla)
Giulio de' Medici, fiorentino, aveva nel proprio stemma una palla attorniata da gigli.
81 Urbano VIII (1623-1644): "Lilium et rosa" (giglio e rosa)
Lo stemma di Maffeo Barberinio era animato da api che volano su gigli e rose.
85 Clemente X (1670-1676): "De flumine magno" (del fiume in piena)
Emilio Altieri fu eletto papa in un giorno in cui il fiume Tevere era in piena.
88 Innocenzo XII (1691-1700): "Rastrum in porta" (rastrello presso la porta)
Antonio Pignatelli apparteneva all'omonima illustre casata napoletana che risiedeva presso una porta della città soprannominata "del rastrello".
110 Giovanni Paolo I (1978): "De medietate lunae" (il tempo di una luna)
Il pontificato di Albino Luciani durò dal 26 agosto 1978 al 25 Settembre 1978, il tempo di un ciclo lunare.
111 Giovanni Paolo II: "De labore solis" (del travaglio del sole)
Il motto potrebbe riferirsi al fatto che Karol Wojtyla proviene da un paese dell'est (levante del sole). Comunque, poichè il suo pontificato non è ancora terminato è difficile attribuire con precisione un significato al motto. [E se in qualche modo significasse "la fatica di essere solo?", cioè aver contro tutto il clero corrotto? ndJB]
112 ?: "De gloria olivae" (della gloria dell'olivo)
Il successore di Giovanni Paolo II viene definito con l'ulivo, [che] nella tradizione biblica [è] simbolo dei Giudei. [L'anticristo, che siederà sul trono di Pietro in Vaticano, pare debba essere di origini ebree. Peraltro la "gloria dell'oliva" sta nel venire schiacciata per cavarne il prezioso succo: l'olio. E "Cristo" significa "l'unto". ndJB] Potrebbe essere collegato allo stemma del nuovo cardinale, come già è avvenuto per altri papi, o alludere al cognome Oliva, appellativo abbastanza diffuso in Italia, Spagna e Corsica.
113 ?: Petrus romanus (Pietro di Roma)
L'ultimo papa. Mentre Pietro I fu il primo pastore della Chiesa cattolica, detentore delle chiavi del cielo, Pietro II dovrà restituire il mandato.
A quest'ultimo papa che chiude la profezia, Malachia ha voluto dedicare non solo un motto ma alcuni versi latini: "In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen" - e cioè: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia."
Nel periodo di Pietro II i cristiani ritorneranno nelle catacombe, come duemila anni fa; quando essi ritorneranno alla luce del sole, la chiesa non sarà più quella di un tempo e nemmeno il mondo sarà quello del passato. Con Pietro II non ci sarà la fine del Cristianesimo, ma la fine di quel tipo di cristianesimo sorto dalle ceneri dell'impero romano d'occidente. Al vertice della chiesa non ci sarà più nessun pontefice in quanto lo spirito santo illuminerà tutti gli uomini e ci sarà come un paradiso sulla Terra.
Il centro della cristianità non sarà più Roma. La città eterna verrà spazzata via in una notte d'estate, come un fuscello di paglia. E di essa non rimarra che un vago ricordo.
La profezia sulla distruzione di Roma si trova in un messaggio trovato nel XVI secolo e attribuito genericamente al Monaco di Padova. In questo messaggio si dice: "Quando l'uomo salirà sulla luna, grandi cose staranno per maturare sulla terra. Roma verrà abbandonata, come gli uomini abbandonano una vecchia megera, e del Colosseo non rimarrà che una montagna di pietre avvelenate". [cioè radioattive? ndJB]
Troviamo un altro vaticinio sulla successione degli ultimi papi in un libro stampato a Venezia nel 1527 ("De Magnis tribolationibus et Statu Ecclesiae", e cioè "Le grandi tribolazioni e della condizione della chiesa"):

Giovanni XXIII viene qui presentato come "uomo di grande umanità e dalla parlata francese". Papa Roncalli rappresentò difatti per molti anni la chiesa di Roma a Parigi.
Con il suo successore iniziano le tribolazioni della chiesa. In questo tempo "l'ombra dell'Anticristo inizierà a oscurare la Città Eterna".
Giovanni Paolo I: "Passerà rapido come una stella cadente, il pastore della laguna", e infatti papa Luciani, che veniva da Venezia, ebbe un pontificato di 31 giorni.
Giovanni Paolo II: "Verrà da lontano e macchierà col suo sangue la pietra [quando Alì Agca gli sparò, ndJB] .. e verrà strappato alla vita". Si prevede quindi una conclusione tragica e violenta del pontificato di papa Wojtyla.
Il penultimo papa sarà un "seminatore di pace e di speranza, in un mondo che vive l'ultima speranza"
L'ultimo papa verrà a Roma da terre lontane "per incontrare la tribolazione e la morte".
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