venerdì 1 luglio 2011
GIOVANNI XXIII E IL CONCILIO VATICANO II°
Il conclave che seguì fu dominato da Pio XII per l'impronta nefasta che aveva lasciato sulla Chiesa. Venne invece eletto, inaspettatamente, un vecchio grassoccio con il viso bonario, il cardinale Angelo Roncalli che assunse il nome di Papa Giovanni XXIII (1958-1963) che, ricordo, era il nome di un antipapa. Dopo il buio pesto finalmente della luce, un Papa che piacque anche a me, ateo impenitente. Mi commosse il suo discorso in cui chiese a chi stava in Piazza San Pietro di tornare a casa e dare una carezza ai bambini. Ci vuole poco per iniziare un'opera pastorale che si avvicini a quella di essere Vicario di Cristo e questo Papa riuscì ad essere persona stimata ed apprezzata anche dai non credenti.
Fu un uomo che lavorò molto in ambito religioso ed a suo grande merito va la convocazione del Concilio Ecumenico Vaticano II (sulla cui convocazione pensava già Pio XII, ma chissà a quali fini) che fu una vera rivoluzione per la Chiesa, rivoluzione ancora oggi mal digerita da molti cattolici come da Papa Ratzinger, attualmente sul trono di Pietro. Secondo molti critici, con Papa Giovanni la Chiesa si incamminò verso una nuova era, verso la secolarizzazione, verso la democrazia, verso il mondo moderno, verso la borghesia, verso il pluralismo. E' inutile aggiungere altro a parte il fatto che purtroppo il suo regno durò solo 5 anni e che il Concilio da lui aperto e chiuso in prima sessione sarà proseguito dal suo successore Paolo VI.
Durante il suo pontificato vi furono importanti svolte politiche in Italia, la nascita del centrosinistra con una apertura in tal senso, verso la sinistra cioè di Papa Giovanni. Ma ciò non tragga in inganno. Non si confonda la rivoluzione nella Chiesa con un cambiamento ideologico di un Papa. Egli restò sempre un conservatore un avversario della sinistra ed un anticomunista. Ma era persona che capiva alcune necessità del suo tempo e ad esse aderiva pur con tutte le remore di un conservatore in politica. Riflessi di quanto dico si trovano nelle due encicliche che scrisse, la Mater et Magistra e la Pacem in Terris. Nella prima difese la religione contro coloro che negano Dio e con appena qualche passo avanti rispetto a Pio XII, mantenne le posizioni note della Chiesa, quelle di Leone XIII e di Pio XI. Certo risultava facile impressionare chi di Chiesa non si era mai occupato con giri retorici, frasi altisonanti, con affermazioni del tutto generali e prive di contenuto reale, richiami alla giustizi, all'umanità, all'amore del prossimo. Affermava che la questione sociale non si limita alla condizione operaia ma a molti altri aspetti che determinano le discriminazioni economiche. Occorre che i cattolici comprendano a fondo la dottrina sociale della Chiesa. E, come si vede, si ritorna qui ad un passato che vede la bontà del padrone alla base dell'emancipazione operaia. Nella Pacem in Terris, giudicata come il testamento di Papa Giovanni, vi era un tentativo di cercare un qualche dialogo con i comunisti sul tema della lotta per la pace (occorre ricordare che nel 1962, in occasione della crisi di Cuba, il Papa scriisse lettere accorate alle parti in causa). L'enciclica fece scalpore ad Est dove venne citata più volte mentre venne criticata negli USA dove si parlò di sogni utopici di un Papa che sognava il disarmo universale e di un Papa che si avvicinava troppo alle posizioni dell'URSS. Ma, anche in questa enciclica, insieme alla condanna del colonialismo e dell'imperialismo, si sosteneva che la massima autorità proviene solo da Dio e si condannava ogni limitazione della libertà, ogni abuso di potere. Nel fondo Papa Giovanni negava ai Paesi comunisti il diritto e l'autorità mentre attribuiva alla sua Chiesa il diritto ed il dovere ... di esercitare la sua autorità sopra i suoi figli intervenendo nei suoi affari esterni ogni volta che si fosse richiesto il suo giudizio sull'applicazione pratica della sua dottrina.
Ti è piaciuto l’articolo? Offrici un caffé! Sostieni Tutti Gli Scandali Del Vaticano! (È sufficiente essere iscritti a Paypal o avere una carta di credito, anche Postepay)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento