Erano stati sfrattati dall'albergo della Curia. Una storia di povertà e disagio. La donna ha 23 anni e ha perduto il figlio per distacco della placentAdal nostro inviato LAURA MONTANARI
La vicenda, raccontata da alcuni quotidiani locali, è avvenuta a Grosseto.
La coppia, di origini egiziane ma da tempo in Italia, non avrebbe ancora presentato un esposto. "Nell'ultima settimana i dolori alla schiena di mia moglie sono aumentati e lunedì siamo venuti in ospedale - ha raccontato il marito della donna, 31 anni - Gli esami sembravano buoni e dopo un'ecografia le sono state prescritte alcune medicine ed è stata dimessa". La situazione è precipitata ieri mattina: la donna ha lamentato un dolore, mentre si trovava in auto con il marito, e a nulla sono serviti la corsa all'ospedale e il taglio cesareo.
"In queste due settimane ho bussato a tutte le porte per trovare una soluzione - racconta l'uomo - Ho chiesto al sindaco un posto dove io e mia moglie potessimo andare fino alla nascita del bambino. Mi sono rivolto alla Società della Salute. Alla Curia. Due giorni prima di essere sfrattati avevo trovato un lavoro come pizzaiolo a Marina di Grosseto, bastava aspettare e avrei avuto i soldi per pagare l'affitto di una casa. Invece nessuno ci ha aiutato, ho anche dovuto lasciare il lavoro per stare dietro a mia moglie". "Adesso - conclude - tutto è cambiato: mio figlio è morto e sono tutti gentili con noi. Ma non mi comprano così: voglio giustizia".
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