Un intervento sull’Osservatore Romano ribadisce l’inutilità del preservativo contro il virus dell’Hiv, uno strumento che deforma dell’amore
Nell’edizione di pochi giorni fa dell’Osservatore Romano il quotidiano della Santa Sede ha ospitato un intervento, del prelato e professor universitario Juan Pérez-Soba, nel quale l’uso del preservativo veniva condannato, perchè in realtà il condom aggraverebbe i problemi della diffusione dell’AIDS. Stranamente, ma anche no, l’articolo è passato nel completo silenzio dei media.
IL PRESERVATIVO AUMENTA RISHIO DELL’AIDS -Sull’Osservatore Romano, come riportato dall’agenzia Asca, unica in Italia a riprendere il testo nella sua interezza, almeno sul proprio sito, il professore Perèz-Soba ribadisce l’inutilità del preservativo per fronteggiare la diffusione del virus Hiv.
IL CONDOM DEFORMA L’AMORE – Oltre a sostenere che l’utilizzo del preservativo come falsa soluzione al problema dell’Aids, il pezzo pubblicato sull’Osservatore Romano evidenzia come il contatto sessuale viene deformato dall’utilizzo del preservativo, perchè nega l’unico motivo che giustificherebbe, secondo il pensiero del Vaticano, il sesso. Ovvero generare prole.
Oggi, pero’, l’Osservatore Romano riafferma che ”dinanzi alla possibilita’ insuperabile del contagio”, i coniugi ”possono di comune accordo adottare la decisione di astenersi dall’avere rapporti sessuali per ragioni di salute, come avviene con altre patologie”. D’altra parte, fa notare Perez-Soba nel suo articolo, ”sebbene l’uso del preservativo in un singolo atto possa avere una certa efficacia nella prevenzione del contagio dell’Aids, questo non e’ comunque in grado di garantire una sicurezza assoluta neanche nell’atto in questione e, meno ancora, nell’ambito dell’intera vita sessuale di una coppia. E’ quindi improprio indicarne l’uso come un mezzo efficace per evitare il contagio”. Per questo, ”presentare il preservativo come una soluzione al problema e’ un grave errore; sceglierlo semplicemente come pratica abituale e’ una mancanza di responsabilita’ nei confronti dell’altra persona”.
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