Le tv croate che trasmettono in diretta la messa di papa Benedetto XVI all’ Ippodromo di Zagabria hanno stimato in 300 mila i fedeli presenti sull’enorme spianata dove e’ stato allestito il palco per la celebrazione liturgica, rilevando che si tratta di circa 100 mila persone in meno di quelle attese, e che l’evento odierno non e’ paragonabile alla messa oceanica celebrata nello stesso luogo nel 1994 da Giovanni Paolo II quando, con il Paese ancora in guerra, accorsero un milione di persone.
lunedì 6 giugno 2011
IL PAPA A ZAGABRIA: UN FLOP TRA LE CONTESTAZIONI
100mila persone in meno rispetto alle attese per la messa all’ Ippodromo. E intanto gay e laici protestano.
Le tv croate che trasmettono in diretta la messa di papa Benedetto XVI all’ Ippodromo di Zagabria hanno stimato in 300 mila i fedeli presenti sull’enorme spianata dove e’ stato allestito il palco per la celebrazione liturgica, rilevando che si tratta di circa 100 mila persone in meno di quelle attese, e che l’evento odierno non e’ paragonabile alla messa oceanica celebrata nello stesso luogo nel 1994 da Giovanni Paolo II quando, con il Paese ancora in guerra, accorsero un milione di persone.
Le tv croate che trasmettono in diretta la messa di papa Benedetto XVI all’ Ippodromo di Zagabria hanno stimato in 300 mila i fedeli presenti sull’enorme spianata dove e’ stato allestito il palco per la celebrazione liturgica, rilevando che si tratta di circa 100 mila persone in meno di quelle attese, e che l’evento odierno non e’ paragonabile alla messa oceanica celebrata nello stesso luogo nel 1994 da Giovanni Paolo II quando, con il Paese ancora in guerra, accorsero un milione di persone.
Le fonti ufficiali, comunque, riferiscono oggi di 400 mila fedeli presenti sulla spianata dell’ Ippodromo.
LA PIOGGIA? – La folla di fedeli, a gruppi, ha iniziato ad affluire sin dalla notte a cominciare dalle 3:00, nonostante la pioggia e il fango, cosa questa che ha sicuramente inciso sul totale delle presenze alla messa che il pontefice celebra in occasione del primo incontro nazionale delle famiglie cattoliche croate, momento centrale della sua visita in Croazia iniziata ieri.Probabilmente molti, temendo la pioggia anche oggi, hanno deciso di non recarsi all’Ippodromo, dove sono tra l’altro vietati gli ombrelli per motivi di sicurezza. Si devono usare gli impermeabili di cellophane distribuiti a migliaia.LE FAMIGLIE – ‘Questa e’ una giornata storica per il nostro popolo e le nostre famiglie’, ha detto Karla, una pellegrina giunta dalla Slavonia, regione della Croazia orientale duramente colpita dalla guerra con i serbi degli anni Novanta. ‘Siamo arrivati, mia moglie, io e i nostri quattro figli, stanotte da Dubrovnik perche’ vogliamo pregare con il Papa, e’ un evento che capita poche se non solo una volta nella vita’, ha detto da parte sua Marko, 48 anni. ‘La famiglia e’ la parte piu’ importante di qualsiasi societa’, e io sono qui per celebrarla con Benedetto XVI’, ha osservato Marta di Zagabria, 33 anni.
GAY E LAICI – Sono state tre finora a Zagabria le manifestazioni contro la visita di papa Benedetto XVI, ad opera di gruppi e movimenti di atei e di organizzazioni per la tutela dei diritti di gay e lesbiche. Venerdi’, alla vigilia dell’arrivo del Pontefice, vi era stata la prima manifestazione di questo tipo mai avutasi in precedenza a Zagabria, con gli organizzatori che hanno espresso il proprio disappunto per la politica della Chiesa cattolica, criticando in particolare Benedetto XVI, accusato di non rispettare i diritti umani. Alcune delle settanta persone radunatesi nel centro di Zagabria hanno mostrato cartelli con scritte quali ‘I preservativi salvano la vita’, ‘La Chiesa senza politica – lo Stato senza prediche’.
NON SONO CREDENTE - Ieri una quarantina di persone, su invito di una ong denominata ”Non sono credente’, nel momento in cui papa Benedetto XVI e’ giunto in territorio croato, ha donato il sangue nel centro per le trasfusioni di Zagabria. ‘Per la societa’ non c’e’ atto piu’ umano e socialmente piu’ utile della donazione del sangue’, hanno detto i contestatori spiegando che ‘l’appartenenza a una religione e la preghiera non possono sostituirsi di per se’ alla partecipazione attiva e responsabile alla societa”. L’organizzazione per la difesa dei diritti di gay e lesbiche ‘Queer Zagreb’ ha allestito dal canto suo una mini-rassegna di film che tematizzano la controversa posizione della Chiesa cattolica verso l’omosessualita’.
I DICO - L’evento si e’ tenuto ieri sera in un cinema a pochi passi dalla piazza centrale di Zagabria, in concomitanza con la veglia del Papa con i giovani cattolici. Il festival e’ stato aperto con il film documentario italiano ‘All’improvviso l’inverno scorso’, la storia di due ragazzi gay romani che nel 2007, nell’arco di pochi mesi, vedono svanire il loro sogno di regolarizzare la loro unione tramite la legge sui Dico, annunciata dal governo presieduto da Romano Prodi, ma naufragata a causa, come si lascia intendere chiaramente nel film, dell’intervento contrario della Cei e del Vaticano
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