venerdì 24 giugno 2011

I POVERI DEL MONDO RINGRAZIANO: IL VIAGGIO DEL PAPA PAGATO CON I SOLDI DEGLI AIUTI


Un’inchiesta parlamentare inglese rivela che parti del bilancio destinato al terzo mondo sarebbero stato stornate per la visita papale nel Regno Unito.
Viaggio del papa

Alla faccia della Chiesa dei poveri. Avevano fatto un certo scalpore, al tempo della visita pastorale di Benedetto XVI, la polemica sui costi dell’evento. Ed ora si scopre, grazie ad un’inchiesta privatissima del Parlamento inglese, che parte dei fondi che il governo di sua maestà ha utilizzato per finanziare la visita provenivano dal bilancio del DFID, il dipartimento inglese degli aiuti al terzo mondo.
10 MILIONI DI STERLINE – Non è la prima volta che si sono sollevati dubbi sull’immensa mole di sterline che il tesoro di Sua Maestà ha destinato alla visita papale. Stime parlano di 10 milioni di sterline complessive di stanziamento, e notizie avevano già evidenziato come la provenienza di tali fondi fosse tutt’altro che libera.
La visita in Gran Bretagna del Papa è costata 10 milioni di sterline. 3,7 sarebbero costi iscritti nei bilanci ambientali ed energetici. E’ quanto quanto si evince – dice il Guardian – dai documenti dei sei dipartimenti governativi che si sono spartiti le spese per l’evento che ha visto come protagonista il Pontefice. Si parla di ripercussione sulla battaglia per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e sottolineano i danni per il Department of energy and Climate Change (EPA), che negli ultimi tempi sta lottando per la sua sopravvivenza.
Ma ora, le rivelazioni del parlamento inglese arrivano ad una verità ancora più scomoda.
AIUTI UMANITARI – Oltre 2 i miliardi di sterline che sarebbero stati stornati dal bilancio per gli aiuti umanitari.
Il viaggio del papa nel Regno Unito lo scorso settembre fu finanziato in parte, per un valore di circa 1,85 milioni di sterline (2,2 milioni di euro), con fondi pubblici di aiuto allo sviluppo dei Paesi poveri. Lo indica una relazione parlamentare britannica che verrà pubblicata giovedì. I deputati hanno scovato questo finanziamento “un po’ sorprendente” spulciando i conti per il 2010 del Dipartimento per lo sviluppo internazionale (DfID). Un portavoce del DfID ha spiegato che l’attribuzione dei fondi alla visita papale era “un riconoscimento del ruolo della chiesa cattolica per l’importanza del suo contributo di servizi sanitari e di istruzione nei Paesi in via di sviluppo”.
Molto grande lo sforzo sopportato dalla Corona per ospitare il Papa – e non è neanche stato sufficiente, visto che per assistere alle due grandi messe celebrate a Londra e a Birmingham i fedeli dovettero addirittura pagare.
Per la veglia di preghiera ad Hyde Park del 18 settembre saranno 10 sterline, e invece 25 per la cerimonia di beatificazione del cardinale John Henry Newman, a Birmingham il giorno 19.
OLTRE 2 MILIONI – Il Guardian aveva ampiamente anticipato che il dipartimento degli aiuti umanitari era coinvolto nelle spese a sostegno della visita papale. Ma non era affatto chiara l’entità dello stanziamento sottratto agli aiuti umanitari.
Il tesoro afferma che il budget totale per la visita di quattro giorni, escluse le misure di sicurezza, è stato di 10 milioni di sterline, interamente amministrati dal dipartimento degli Esteri e del Commonwealth, che ha pagato le prime 750mila sterline. Le rimanenti, per 9 milioni e 25mila, sono state equamente divise fra i cinque dipartimenti che il Tesoro ha stabilito avere obiettivi allineati con i fini governativi per la visita papale. I dipartimenti dell’ambiente, agricoltura ed affari rurali, decentramento e governo locale, educazione e sviluppo internazionale hanno contribuito.
“BISOGNA SPIEGARE” – Il deputato che ha scoperto il monte di soldi che i poveri del mondo non riceveranno mai, perchè sono stati utilizzati per la visita del papa, già gongola
Molta gente rimarrà sorpresa nello scoprire che denaro britannico destinato agli aiuti fu utilizzato per finanziare la visita del papa l’anno scorso”, ha sottolineato Malcolm Bruce, deputato alla guida della commissione sullo sviluppo internazionale. “Il governo deve spiegare precisamente a che cosa è servito questo denaro e come questo rientra nelle attribuzioni dell’aiuto all’estero”, ha aggiunto.
Le agenzie informano inoltre che il dipartimento dello sviluppo estero non rientra nella politica di tagli ed austerità intrapresa dal governo di David Cameron.
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