domenica 29 maggio 2011

Toscana: polemiche per i costi del «conforto religioso» negli ospedali


ASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO, SENZA CONCORSO SU INDICAZIONE DEL VESCOVO»

I Verdi: i 77 religiosi in pianta organica costano 2 milioni di euro all'anno

FIRENZE – L’argomento è delicatissimo e, inevitabilmente, è destinato a dividere coscienze e visioni politiche. E giusto pagare preti e suore per il conforto religioso negli ospedali? In Toscana, dicono i Verdi, si spendono due milioni di euro l’anno perché sono stati assunti 77 religiosi in pianta organica, una situazione ritenuta «insostenibile». Così, dopo aver presentato un’interrogazione, il consigliere regionale Mauro Romanelli, ha deciso di organizzare un convegno a Firenze. «Non per impedire che i religiosi, di ogni credo e non solo i cattolici, siamo presenti negli ospedali e nelle Asl», spiega Romanelli, «ma per rendere questa pratica volontaria e gratuita, al massimo con un rimborso spese».
SENZA CONCORSO - Romanelli, dopo aver interpellato l’assessore alla Sanità, Daniela Scaramuccia, ha scoperto che la convenzione stipulata tra Regione Toscana e Conferenza episcopale italiana non solo è costata alle casse regionale nel 2009 due milioni di euro, ma che i religiosi assunti sono stati collocati a tempo indeterminato nella fascia D. «È questa una fascia di reddito medio-alta e dunque onerosa per il servizio pubblico», denuncia Romanelli. «Preti e suore, oltretutto, vengono assunti a tempo indeterminato, senza concorso e su indicazione del vescovo cattolico. E questo non è accettabile anche in considerazione dei precari presenti numerosi nel mondo della sanità».
VOLONTARIATO - I Verdi sottolineano che, purtroppo, non solo il Pdl ma anche il Pd non è contrario alla convenzione che ultimamente, con una mozione, è stata rilanciata in consiglio regionale. «In quell'occasione, esprimendoci assolutamente a favore del fatto che fosse garantito a tutti i cittadini il conforto religioso, e il libero accesso dei religiosi negli ospedali», continua Romanelli, «chiedemmo di eliminare qualsiasi elemento di assunzione e retribuzione e di allargare invece la presenza, volontaria (magari con facilitazioni, buoni pasto, rimborsi spese, messa a disposizione di locali), di assistenti spirituali cattolici ma anche di altre fedi religiose, o anche afferenti a sensibilità laiche, agnostiche e atee».
DIBATTITO - Durante l’iniziativa che sarà organizzata da Verdi e probabilmente da Sel e da altre forze laiche toscane entro giugno, si parlerà anche dell’articolo della Costituzione che obbliga, negli enti pubblici, a fare assunzioni per concorso. «Inviteremo anche rappresentanti della Chiesa cattolica e di tutte le altre confessioni», annuncia Romanelli, «per avviare un dibattito serio, onesto, senza ipocrisie e nel rispetto delle libertà individuali».

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