domenica 1 maggio 2011

L'ASTUZIA OSCURANTISTA DI KAROL WOITJLA


                                                                   
Di Alessia Birri

VICISSITUDINI E TATTICHE MEDIATICHE DI UN DESPOTA IN SCARPE DA TENNIS


"La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un'educazione razionale; la religione ci impedisce di rimuovere le cause fondamentali delle guerre; la religione ci impedisce di insegnare l'etica della collaborazione scientifica in luogo delle vecchie, aberranti dottrine di colpa e castigo. Forse l'umanità è alla soglia di un periodo aureo; ma per poterla oltrepassare sarà prima necessario trucidare il drago di guardia alla porta: questo drago è la religione."
Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1929
Woitjla è riuscito a "ipnotizzare" le masse soprattutto grazie alla consueta prassi, tipica di ogni despota, di plagio e appropriazione, a fini totalitaristici, di principii laici e democratici, come i diritti dell'uomo, l'uguaglianza, la libertà...principii che sono frutto di due secoli di lotte sanguinose, che sono stati portati dall'Illuminismo prima, dal Risorgimento poi e dalla Resistenza nel più recente passato, che sono stati conquistati a duro prezzo in opposizione a gerarchie religiose e loro alleati, dunque bisogna proprio liberare la mente da ogni forma di pensiero e di riflessione per lasciarsi incantare ancora ai nostri tempi da questi stratagemmi retorici che potevano essere il pastone di analfabeti, proletari o contadini dell'800, ma che fanno cadere le braccia in un Paese moderno, tecnologicizzato, in cui non mancano spazi e possibilità d'informazione al di là di quella propinata dal regime attraverso i mass media, e che ci lasciano amaramente riflettere sull'immiserimento e la desertificazione che nel nostro Paese hanno lasciato 80 anni di Concordato e di clericalismo. In realtà Woitjla non fu nulla più di ciò che rappresenta la sua organizzazione religiosa: un diffusore di odio, di fondamentalismo, di discriminazione. Come non ricordare i suoi proclami contro gli omosessuali, il suo odio perpetuo contro i protestanti dal momento in cui istituirono il sacerdozio femminile, il suo paragonare l'aborto al genocidio nazista, la sua lotta disperata contro i diritti civili e di autodeterminazione degli individui...ma mentre chiudeva la porta al dialogo con i protestanti in seguito all'apertura di questi ultimi al sacerdozio femminile, pensò bene di confondere questa notizia lanciando un boccone al gregge con il proclama famoso alle donne "il mondo ha bisogno del vostro genio", cosicchè mentre i beceri si masticavano l'oppiacea caramella delle lodi non riflettevano su altro.

CULTO DELLA PERSONALITA' E CLAMORE MEDIATICO

In realtà, l'unica setta religiosa al mondo dotata di uno stato, governato da una monarchia assoluta nel XXI°secolo, può avere intenzioni pacifiche basate sul rispetto reciproco nei confronti della società civile, laica e democratica? Ovviamente no. Se così fosse sarebbe la negazione di sè stessa e della sua ragione d'essere, che è di natura essenzialmente aggressiva nei confronti di qualsiasi civiltà voglia attenersi al rispetto dei diritti umani, civili e individuali, nonchè al progresso della conoscenza e che, ovviamente, per sua stessa natura totalitaria, non conosce reciprocità. Fatta questa premessa saranno ovvi e risaputi gli argomenti con i quali cercheremo di esporre questo personaggio e i motivi del suo presunto carisma. Secoli di cristianesimo radicati in generazioni ci impediscono di vedere con occhio critico la reale mostruosità storica e pericolosità sociale di questa presenza; le masse da sempre sono attratte dal potere, dall'abitudine e dal clamore mediatico, è un circolo vizioso dal quale è difficile affrancarsi, perchè vi si è attirati inconsapevolmente, per convenzione. In questo caso il clamore mediatico e il culto della personalità hanno avuto un ruolo fondamentale, ed è proprio su quest'ultimo che ha fatto leva con molta furbizia Karol Woitjla che, come tutti i religiosi, non poteva che essere un malato, infelice prodotto di una superstizione basata sull'annullamento,l'autodistruzione e la cultura della sofferenza, tutte cose alle quali una mente sana non potrebbe mai essere soggetta. Ma anche lo psicopatico, l'accattone e il mostro sociale, se in costume sfarzoso e a capo di uno stato ricchissimo, diventa punto di riferimento per l'inesauribile fiume di semplici e di creduloni. L'irrequietezza di questo astuto individuo ed il costante, disperato bisogno, in 30 anni di pontificato, di attirare l'attenzione su di sè, sono indici di una sconfitta e di un tramonto che non sono certo iniziati oggi, ma saranno sempre più progressivi e inevitabili con la riscoperta della dignità dei popoli e della razionalità, nonostante si faccia uso di questa malsana idolatria per scongiurare la fine di un epoca oscura dalla quale solo oggi ci stiamo affrancando.

WOITJLA E RATZINGER: IL FURBO ORDISCE E L'IDIOTA PAGA

 Il I°maggio 2011 ci sarà la beatificazione di Woitjla ( nome d'arte Giovanni Paolo II ), con la consueta colonizzazione delle ricorrenze altrui da parte del Vaticano. Come tutti i ben informati sanno, fu proprio Woitjla a instaurare la regola del silenzio e ad insabbiare tutte le informazioni sulla prassi di violenza sessuale sui minori, che non era perpetrata da soggetti deviati all'interno dell'istituzione cattolica, come la falsa informazione vorrebbe farci credere, ma costituiva, da secoli, appunto una regola irrinunciabile al fine di annullare psicologicamente le vittime e creare dei nuovi succubi sociali. Fu inoltre il maggiore sostenitore del potere mafioso e ne è conferma il suo stretto rapporto con Marcinkus, il proseguimento degli affari sporchi che questo gestiva con la mafia e l'implicazione con i crimini della banda della Magliana. Papa Luciani, suo predecessore, voleva epurare l'istituzione ecclesiastica da ingerenze mafiose ( ipotesi paradossale ), perciò nei suoi progetti c'era l'allontanamento di Marcinkus, soprannominato banchiere di dio e principale gestore degli affari sporchi con la criminalità organizzata da parte dello IOR, e sappiamo la fine che fece il "Papa del sorriso", con il consueto metodo adottato da tutte le sette o, meglio, le psicosette quando intuiscono un pericolo per i loro privilegi o vedono minacciati i deliri di onnipotenza su cui si basa il loro proselitismo e, al suo posto, fu eletto Woitjla che, oltre ad essere un reazionario ben attento a non ledere gli interessi del clero, aveva anche notevoli doti di furbizia derivanti dal suo "talento" di ex attore, quindi un esemplare perfetto per i criminosi piani del Vaticano contro la laicità e la civiltà che ancora, nel 1978, dovevano mettere radici in Europa e, soprattutto, in Italia. Doti tutt'altro che nobili, da accattone, ma condite da suadenti colonne sonore e servizi giornalistici imponenti che ne amplificarono l'effetto, doti di cui non gode certamente l'attuale Joseph Ratzinger, che rappresenta il perfetto esemplare del religioso estraniato dalla realtà, vuoto e incapace di ogni dialettica, ma che, con stoica fermezza, si prende volentieri sulle spalle colpe e crimini del predecessore, non che egli non ne fosse complice, ricordiamoci gli innumerevoli casi di abusi insabbiati da Ratzinger e il processo che egli evitò in Texas solo perchè coperto da immunità diplomatica, ma fu proprio sotto il pontificato di Woitjla che i più orrendi crimini vennero coperti per assicurarne la continuazione e l'impunità. La beffa più grande che il povero pastore tedesco dovrà subire il I maggio, dopo aver affrontato la vergogna per gli scandali della violenza sessuale sui minori, sarà proprio l'incombenza della beatificazione dell'astuto predecessore.

DOPPIEZZA E INGANNO IN PASTO ALLE MASSE E AI SEMPLICI
Quando venne eletto Papa Woitjla, erano trascorsi appena 10 anni dal 1968, nonostante il progresso scientifico e la diffusione dei media l'Italia era ancora pervasa da una pesante cappa di superstizione, oscurantismo, analfabetismo e generazioni, che allora erano ancora giovani, grette e cresciute nell'arretratezza e nel buio della ragione, ovvio che su questo terreno fertile per la religione, sarebbe bastato poco al polacco per conquistare la simpatia delle masse, masse di individui privi di coscienza di sè, di generazioni zotiche e vuote. Questo fu il terreno in cui attecchì il circolo vizioso di questa malsana idolatria di un monarca assoluto la cui unica preoccupazione fu la diffusione del fondamentalismo, della discriminazione, della superstizione...ma lo faceva con le scarpe da tennis, lo faceva mentre baciava i bambini ( cosa comune a tutti i dittatori ), e mentre andava a sciare non facendosi mancare nulla dei comfort e degli svaghi dei comuni mortali, tutte cose che bastarono ad affascinare le masse dei semplici, del gregge.

WOITJLA AMMONIVA I MAFIOSI DURANTE LA SUA VISITA IN SICILIA MENTRE IL VATICANO SI ARRICCHIVA CON GLI AFFARI SPORCHI DELLO IOR CON LA MAFIA STESSA
Ecco come ci si difende dal sospetto o, meglio, dall'evidenza: ci si scaglia più contro qualcosa quanto più in questa cosa si è implicati. "Pentitevi, un giorno verrà il giudizio di dio!", queste furono le parole che Woitjla tuonò contro la mafia dalla collina di Agrigento nel 1993, mentre lavandaie e ingenui beceri piangevano lacrime di commozione e lo stesso Woitjla a stento si tratteneva dal ridere sommessamente, visti i grossi affari che la banca vaticana dello IOR faceva con la criminalità organizzata, soprattutto per finanziare, negli anni '80, il sindacato clericale di Solidarnosc, pronto a creare in Polonia un avamposto della teocrazia vaticana.


WOITJLA AVVERSARIO DEI REGIMI COMUNISTI E ALLEATO DELLE DITTATURE FASCISTE SUDAMERICANE, SANTIFICATORE DEI PRETI TORTURATORI DEL REGIME FRANCHISTA SPAGNOLO E PERSECUTORE DELLA DEMOCRAZIA

La sopravvalutazione mediatica di questo individuo ha fatto sì che gli venisse attribuito addirittura il merito del crollo dei regimi comunisti dell'est Europa, regimi che già erano logori da tempo, soprattutto perchè subentrati, dopo la II guerra mondiale, a società che ancora non erano pronte e non avevano seguito un percorso evolutivo verso questo radicale cambiamento. Inoltre la crisi economica, l'enorme dispiego di energie e di risorse destinate agli armamenti durante la guerra fredda furono letali e portarono alla rivolta e al disfacimento. Ma, come vogliono tutte le favole metropolitane da dare in pasto ai creduloni, fu il super-eroe Giovanni Paolo II a dare la spallata finale al comunismo, appoggiato ovviamente dal suo fedele alleato immaginario che vive in cielo assieme a cherubini, fantasmi di personaggi biblici e madonne dal manto svolazzante. Regimi dittatoriali e criminalità mafiosa sono l'unico humus in cui il cattolicesimo può sopravvivere, perchè rappresentano l'estensione sociale dell'oscurantismo religioso e dell'autoritarismo gerarchico clericale, e i regimi comunisti costituivano un anomalia insopportabile per il clero, non potendo essere alleati della madre di tutte le dittature: la monarchia assoluta e la teocrazia vaticana. Infatti Woitjla fu grande alleato, nonchè amico inseparabile, di Augusto Pinochet, il sanguinario dittatore cileno colpevole, con l'avvallo del Vaticano, di torture, uccisioni e stragi nel suo paese; il furbo parassita in abito bianco benedisse la sua famiglia, fu sempre ospite d'onore ai suoi ricevimenti, mentre non spese nemmeno una parola per le vittime del regime, ed era ovvio, essendo clero e fascismo legati indissolubilmente da continuità ideologica e condividendo entrambi gli stessi fini sociali totalitari e criminali. Ma il più grande oltraggio all'umanità intera, il Papa demolitore dei regimi comunisti lo fece con la santificazione dei preti torturatori spagnoli al seguito del regime di Francisco Franco, che si macchiarono di crimini inenarrabili durante la guerra civile spagnola e avevano in progetto la restaurazione dei forni collettivi dove venivano bruciati gli eretici ai tempi dell'inquisizione, progetto che, se l'odiata modernità non gliel'avesse impedito, sarebbe stato ben felice di portare a termine il beato Giovanni Paolo II.

WOITJLA BEATIFICA IL CARDINALE GENOCIDA ALOYSIUS STEPINAC, CHE BENEDISSE E PARTECIPO' ALLO STERMINIO DEI SERBI ORTODOSSI IN CROAZIA

Aloysius Stepinac, cardinale sostenitore di Ante Pavelic che guidava un governo fantoccio dell'Asse nella repubblica indipendente croata dal 1941, perpetrando massacri e stragi inaudite contro i serbi ortodossi che non volevano convertirsi al cattolicesimo, con la benedizione di PIo XII°, fu beatificato da Woitjla nel 1998. L'alleanza tra nazismo e Vaticano contro i non-cattolici si concretizzò in episodi di ferocia inaudita. L'unico modo per salvarsi da un atroce destino era la conversione al cattolicesimo. «Se passerete alla chiesa cattolica» - prometteva il vescovo Aksamovic di Djakovo - «sarete lasciati in pace nelle vostre case». Infatti vennero massacrati più di 180.000 fra ortodossi ed ebrei, con l'appoggio del Vaticano. Il giorno seguente la dichiarazione del vescovo Aksamovic vennero uccisi più di 100.000 ortodossi fra donne uomini e bambini. Testimonianza dell'epoca "La chiesa di Glina venne trasformata in un mattatoio: il bagno di sangue durava dalle dieci di sera alle quattro del mattino, e andò avanti per otto giorni. Le uniformi dei macellai dovettero essere cambiate, perché intrise di sangue. In seguito vennero ritrovati bambini infilzati negli spiedi, con le membra ancora contratte negli spasmi della sofferenza". 

WOITJLA BEATIFICA PIO IX°, IL PAPA CHE NEL 1859 ORDINO' LE STRAGI DI UOMINI DONNE E BAMBINI NELLA CITTA' RIBELLE DI PERUGIA CHE VOLEVA L'INDIPENDENZA DAL VATICANO
Pio IX° fu il più acerrimo nemico dell'unità d'Italia, del Risorgimento e della modernità, fu mandante di stragi come quella che vide protagonista la città di Perugia nel 1859, la quale si voleva separare dal Vaticano, e che fu perciò punita con stragi di uomini, donne e bambini. Pio IX, descritto dal Carducci come ”chierico sanguinante ed imbelle re”, fece ghigliottinare in piazza del Popolo i giovani Monti e Tognetti ( di 20 anni ) colpevoli dell’assalto alla caserma pontificia degli zuavi. Era talmente odiato dal popolo per le sue atrocità che venne soprannominato "Papa porco"e venne accompagnato da tumulti e sputi durante il tragitto del suo funerale. E, ovviamente, la zotica italietta dei laici credenti e devoti, il I°maggio 2011 si farà carico delle spese per la beatificazione del suo degno successore, Woitjla, santificatore di criminali e torturatori della sua organizzazione.

WOITJLA CORRESPONSABILE DELLA DIFFUSIONE DELL'AIDS IN AFRICA

Mediante la sua opera reazionaria inoltre il beato Woitjla si oppose alla distribuzione dei preservativi in Africa, attraverso l'opera della chiesa cattolica che si prodigò affinchè la prevenzione venisse ostacolata, promuovendo la sottocultura cristiana della sofferenza come valore e del sesso concepito nella brutalità unicamente funzionale alla riproduzione. Milioni di bambini africani malati e denutriti macchiano la coscienza nera di questo individuo e ora quella del suo successore, per quanto sia incapace d'intendimento.

L'OSCENA ESPOSIZIONE MEDIATICA DELLA MALATTIA E DELLA SOFFERENZA ERETTE A VALORE

La cultura della sofferenza come valore a cui non ci si può opporre è il più efficace strumento che il cristianesimo ha usato nei secoli per la schiavizzazione dei popoli e degli individui, una sottocultura nata dai malati che creano altri malati, dagli schiavi che creano altri schiavi, un circolo vizioso dal quale ci si può affrancare solo attraverso le generazioni. La sofferenza eretta a valore sacro, fulcro e fondamento del cristianesimo, induce i popoli e gli individui a sopportare ogni tipo di sopruso e umiliazione, a non ribellarsi a qualsiasi forma di totalitarismo e sottomissione, costituisce un affronto e una bestemmia contro qualsiasi dignità umana tanto sbandierata da Woitjla ai fini della sua propaganda. Lo spettacolo osceno, patetico e contro natura del pubblico disfacimento delle facoltà fisiche e psichiche di un individuo ( Woitjla ) durante la malattia che lo portò alla morte, è indice non solo della diffusione della sottocultura qui sopra descritta, ma anche della disperazione, dell'odio, del tentativo di opporsi con ogni mezzo al risveglio della ragione nel mondo, dell'insaziabile bisogno di attirare l'attenzione e di coinvolgere le masse con ogni mezzo. Dopo la sconfitta cocente del rifiuto dell'Europa di accettare le radici cristiane nella sua costituzione ( e ci sarebbe mancato altro ), dopo l'umiliazione del rifiuto del premio nobel per la pace per cui era in lista Giovanni Paolo II nel 2003, dopo l'isolamento dalle altre congreghe protestanti, anglicane e ortodosse, ci si aggrappò all'unico scivoloso specchio per evitare l'eclissi e l'inevitabile tramonto: la spettacolarizzazione della sofferenza e della malattia del pontefice stesso, l'unico patetico, mostruoso e miserabile mezzo per non cadere nell'oblio, il sonno definitivo della ragione e della dignità, spettacolarizzazione sadica che è intrinseca alla storia del cristianesimo e a tutte le sue manifestazioni artistiche e letterarie, che mette a nudo quelle che sono le due perversioni fondamentali alla radice di questo culto: il sadismo e la necrofilia. Così come l'assuefazione, l'abitudine e la convenzione ci impediscono di trasalire davanti ai crocifissi e agli aberranti e barbari rituali di questo culto, provando il sentimento più naturale e spontaneo che ne dovrebbe scaturire: l'orrore.

"La sofferenza è un mezzo con il quale gli uomini acquistano saggezza, non una guida secondo la quale vivere".

Robert Kennedy

FONTE
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2 commenti:

  1. ciao, scusa l'off topics
    mi avevi lasciato un commento su http://bloggerfacilissimo.blogspot.com e volevo dirti di avere sistemato il codice così sono venuta a curiosare sul tuo blog.... beh, confesso, mi hai stupita molto! A parte la professionalità grafica, la tua frequenza di pubblicazione è impressionante, immagino tu non sia un profano ma abbia un disegno ben chiaro in mente, se ti va sarei curiosa di sapere cosa ti ha spinto ad aprire questo blog e cosa ti spinge a mantenerlo attivo con tante energie.
    Posso firmarmi curiosa patologica?

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  2. Ciao bblogger,ti ringrazio perchè ero davvero interessato all'articolo.Ho trovato i tuoi articoli molto interessati,specie quelli riguardanti i tag e le keywords.Devo dire che vedendo i risultati mi sono stati molto utili :)
    Ti ringrazio dei complimenti grafici,sono felice che ti sia piaciuta l'estetica del sito,anche l'occhio vuole la sua parte in fondo,anche se i contenuti sono sempre la cosa più importante.Parlando di questo posso dirti che nell'era della globalizzazione è giusto condivedere quelle cose e quegli ideali in cui credi.Ed è questo il mio caso.Il tuo è sicuramente un argomento più tecnico,mentre il mio blog è un aggregatore,dove io proprongo interamente quegli articoli che per me sono interessanti e che soprattutto dicono e affermano un punto di vista certo.Tutto quanto con rispetto dell'opinione altrui.

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