lunedì 30 maggio 2011
Io, Vescovo: non denuncerei un prete pedofilo. Auspicare la sua conversione e il pentimento. Bagnasco ha fatto bene. Il mondo cerca la Verità
In che senso, scusi?
"un prete diocesano é figlio del vescovo e un padre misericordioso non cerca la morte defiglio, ma la sua conversione".
E che cosa avrebbe fatto?"certamente il vescovo ha il dovere di proteggere il figlio, ma anche i suoi fedeli e si trova davanti ad una scelta drammatica. Non dimentichiamo che anche lo stesso pedofilo soffre per la sua condizione. Ecco dunque che alcune volte si é spiegata la scelta di spostare il prete ad altra diocesi, con la speranza che lontano dal suo ambiente potesse cercare la via della conversione, del cambiamento e del sincero pentimento. La pedofilia per un prete é sicuramente una grave mancanza, e un venir meno ai doveri e sotto il profilo della legge una condotta criminosa".
Intanto il Vangelo della prossima domenica ci parla di Cristo il quale afferma io sono la Via, la Verità e la Vita, che cosa si intende?
"la Via é la risposta alle domande di questa umanità ormai stanca e sofferente, la Via verso il bene, sapere chi siamo e dove andiamo. La Verità é l'esigenza di fare chiarezza, e riconoscere che la sola salvezza é Cristo e Lui é la nostra vita, si é fatto uomo ed é entrato nella storia. La vita in quanto Cristo ne é Signore e Padrone, inizio e fine e solo in Lui é vita eterna".
Il Vangelo riporta Cristo che afferma: se non credete in me, almeno ponete fiducia nelle mie opere:
"il senso é che le opere vengono fatte da Cristo in nome del Padre e che tra Padre e Figlio esiste un legame inossidabile".
Bruno Volpe
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