Molti fedeli cattolici hanno abbandonato la Chiesa dopo le rivelazioni sugli abusi sessuali compiuti dai preti.
Un’ inchiesta del quotidiano Frankfurter Rundschau, vicino alla Spd, ha mostrato che nel 2010 si è impennato il tasso di abbandono all’ interno della Chiesa cattolica tedesca. Dopo lo scoppio dello scandalo che ha coinvolto molti ordini ecclesiali che hanno coperto casi di abusi ripetuti negli anni, molti fedeli si sono sbattezzati, voltando definitivamente le spalle alla Chiesa.
FENOMENO DIFFUSO – Il 2010 è stato un anno dove si è verificata una vera e propria fuga dalla comunità cattolica tedesca. Rispetto all’anno precedente i danni evidenziano una netta crescita degli abbandoni dei fedeli, un fenomeno particolarmente acuto nei mesi della scorsa primavera, quando l’ estensione degli abusi sessuali compiuti dagli uomini di Chiesa si è rivelata nella sua gravità. Particolarmente drammatica è la situazione nelle diocesi di Augusta e Stoccarda, dove si sono verificati alcuni episodi che hanno colpito l’opinione dei cattolici. Nella città bavarese il vescovo aveva ammesso, dopo alcune bugie, di aver ripetutamente picchiato i bambini nei collegi quando era ancora un prevosto. A Stoccarda nei mesi di marzo ed aprile erano emersi molti casi di abusi, e in contemporanea si è verificata una vera e propria fuga dalla diocesi. Rispetto al 2009 i cattolici sbattezzati sono raddoppiati, un dato che ben rappresenta le difficoltà della Chiesa tedesca.
PAPA INCONTRERA’ MENO FEDELI – L’ impetuosa crescita delle persone che hanno deciso di abbondare la comunità cattolica ha toccato anche le altre diocesi consultate dal Frankfurter Rundschau, anche se i numeri sono meno drammatici rispetto a quanto registrato ad Augusta e Stoccarda. A Treviri gli sbattezzati sono cresciuti del 30% rispetto al 2009, a Würzburg sono cresciuti di due mila unità, e nelle due diocesi si è altresì verificata un’impennata degli abbandoni a primavere 2010, così come a Stoccarda e Augusta. A Berlino, la città che nei giorni scorsi si è mostrata molto fredda rispetto alla visita del Papa, l’abbandono dei fedeli è stato più contenuto, ma la crescita dello sbattezzo si è registrata anche nella capitale tedesca, così come ad Amburgo. La conferenza episcopale tedesca ha comunque preferito evitare commenti ufficiali, visto che le statistiche del 2010 sono ancora ufficiose.
ANNO DI GROSSE PERDITE – Alcuni importanti esponenti della Chiesa hanno però espresso il loro rammarico per quanto successo. Alla Die Zeit l’arcivescovo e cardinale di Monaco di Baviera Marx ha definito il 2010 un anno di numerose perdite, rimarcando come gli ultimi 12 mesi siano stato i peggiori della sua carriera di uomo di Chiesa, e invocando infine perdono per quanto fatto alle vittime dai sacerdoti. Anche il vescovo di Würzburg auspica che quando la rabbia provata dai fedeli per quanto fatto dai preti passerà, alcuni potranno ritornare a fare parte della comunità cattolica. Un movimento cattolico, Noi siamo la Chiesa, accusa però i vertici episcopali di mettere a tacere la gravità della crisi, anche per non turbare la visita papale dell’anno prossimo.
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