Su diversi quotidiani è stata pubblicata la lettera di un lettore il quale osserva: "Dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II, qualcuno ha voluto ricordare alcuni suoi gesti non condivisi da alcuni, come la stretta di mano al dittatore cileno Pinochet, ma si dimentica che il Papa strinse la mano anche a un dittatore di segno opposto come Fidel Castro".
Ora, una cosa è stringere la mano, altra cosa è mostrare simpatia verso i potenti, e tacere sui loro misfatti. Ma quale sarebbe la logica del lettore? Che chi stringe la mano ad un malfattore di destra è giustificato se la stringe anche a un malfattore di sinistra?
Gesù frequentava giusti e peccatori, ma non peccatori ricchi, potenti, e impenitenti.
Contro questi aveva parole dure: "Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti, poiché siete come sepolcri imbiancati...Serpenti, razza di vipere, come sfuggirete al castigo della Geenna?". Avete mai sentito un papa degli ultimi tempi, pronunciare parole simili? Capisco: i papi, essendo capi di Stato, a differenza di Gesù, sono tenuti ad osservare la diplomazia. Ma non è cosa buona per un seguace di Cristo. Se poi alla diplomazia verso i malfattori potenti, si sostituisce la simpatia, allora la cosa è pessima.
Miriam Della Croce
Ti è piaciuto l’articolo? Offrici un caffé! Sostieni Tutti Gli Scandali Del Vaticano! (È sufficiente essere iscritti a Paypal o avere una carta di credito, anche Postepay)
0 commenti:
Posta un commento