12 gennaio 2011 - Il 2010 è stato un pessimo anno per i cattolici, colpiti prima dagli scandali sessuali e ora dalle fuoriuscite dei fedeli.Netto aumento dei casi di sbattezzo in Austria. Il 2010 è stato un anno orribile per la Chiesa cattolica austriaca. 87 mila persone hanno deciso di abbandonare la Chiesa, con un aumento del 64 per cento rispetto l’anno precedente. Un simile incremento dei casi di sbattezzo non si era mai verificato in precedenza, ed il legame con i numerosi episodi di abusi sessuali rivelati l’anno scorso appare fin troppo evidente. La maggior parte delle persone che hanno deciso di abbandonare la Chiesa hanno compiuto il loro sbattezzo nei mesi di massimo clamore mediatico sulle molestie compiute dal clero cattolico austriaco, e la risposta della conferenza episcopale allo scandalo non ha certo aiutato, almeno analizzando i primi dati.
EPICENTRO A VIENNA – L’ Austria è un Paese dalla fortissima tradizione religiosa, sin dai tempi nei quali regnavano gli Asburgo. Al momento ci sono 5,45 milioni di cattolici austriaci, contro i 5,53 milioni del 2009. Una diminuzione molto marcata, soprattutto rispetto agli anni precedenti, quando i casi di abbandono della Chiesa erano decisamente inferiori. Nel 2010 inoltre sono state registrate anche minori adesioni alla Chiesa rispetto al 2009, con solo 4091 persone che hanno deciso di diventare cattoliche. La diocesi maggiormente colpita dal fenomeno delle apostasie è stata sicuramente Vienna, dove si sono registrati più di un terzo dei casi di sbattezzo, con 25314 persone e un incremento di circa il 50% rispetto all’anno precedente. Seguono le diocesi di Graz e di Linz con poco più di 10 mila apostasie a testa, mentre nelle diocesi alpine il fenomeno è stato più contenuto, anche se si sono ugualmente verificati incrementi rispetto al 2009.
SEGNO DI NUOVA LIBERTA’ – Il cardinale di Vienna Christoph Schönborn ha definito record dei casi di sbattezzo come un segno di nuova libertà da parte dei fedeli. L’ arcivescovo della capitale austriaca ha espresso amarezza per i nuovi dati, e ha indicato anche un mutamento delle ragioni della fede come possibile spiegazione. Si sta passando, ha sottolineato Christoph Schönborn, da un cristianesimo dove conta la tradizione ad un’adesione spirituale dove è preminente la scelta individuale. L’esplosione degli scandali sugli abusi sessuali ha solo accelerato un fenomeno già presente nella comunità cattolica da vario tempo. Il vescovo di Graz Kapellari si è detto altresì molto colpito dall’alto numero di fuoriuscite dalla Chiesa, e ha parlato di decisioni, probabilmente frutto di un lungo percorso individuale, che “dobbiamo rispettare”.
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