Il giudice deve ancora pronunciarsi sull'archiviazione. Restano i fronti aperti in Wisconsin e Oregon
NEW YORK - Tre persone che sostengono di essere state vittime di preti pedofili nel Kentucky decenni fa hanno ritirato la denuncia, sporta nel 2004 presso una corte di Louisville, contro il Vaticano, chiudendo di fatto il caso. A comunicarlo è stato Jeffrey Lena, l'avvocato che cura gli interessi della Santa Sede nel processo. Il giudice deve ancora pronunciarsi sull'archiviazione.
L'avvocato aveva presentato due linee di difesa: una per dimostrare che il documento "Crimen Solllicitationis" del 1962, in cui si chiedeva di mantenere il segreto nei processi di diritto canonico contro preti pedofili, non rappresenta, come sostenevano gli avvocati delle vittime, la prova di una copertura orchestrata dal Vaticano. Secondo Lena non ci sono prove che l'arcidiocesi americana in questione fosse a conoscenza del documento né che l'avesse usato.Nell'altra linea difensiva, aveva sostenuto che i vescovi non sono dipendenti del Vaticano perché non vengono pagati da Roma né agiscono per conto di Roma, e che non sono neppure controllati quotidianamente dal Papa.
Il legale si era opposto - secondo quanto riportato a suo tempo dal National Catholic Reporter (Ncr) - a che fossero sottoposti a interrogatorio papa Benedetto XVI, il segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone, il cardinale William Levada, prefetto della congregazione per la dottrina della Fede, e l'arcivescovo Pietro Sambi, nunzio apostolico negli Usa, definendo queste richieste "senza precedenti", "come se il promotore di un ricorso all'estero chiedesse a un tribunale di un Paese straniero di far testimoniare il presidente degli Stati Uniti, il vice presidente, il ministro della Difesa e un ambasciatore".
Restano in ogni caso altri due fronti aperti. Di recente un'azione legale contro papa Benedetto XVI (all'epoca dei fatti prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede) e i cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone è stata presentata in Wisconsin per conto delle vittime di Padre Lawrence Murphy in un collegio per sordomuti.
L'altro caso è in Oregon: la tesi dell'accusa è che la Santa Sede approvò il trasferimento dall'Irlanda a Chicago e poi a Portland del sacerdote Andrew Ronan rendendosi in questo modo corresponsabile delle molestie.
All'inizio dell'estate quest'ultimo caso è approdato alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha dato il nulla osta all'eventualità di un processo contro la Santa Sede decidendo di non esprimersi sull'istanza, e rimettendo quindi la palla in mano al tribunale di Portland.
(10 agosto 2010)
FONTE
http://www.repubblica.it
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