lunedì 6 dicembre 2010

L'Influenza della Chiesa Cattolica sull'America Latina

La Chiesa Cattolica ha una grande influenza sulle leggi e sulla politica delle nazioni latinoamericane, cosa che a sua volta è presupposto per l'azione dei settori reazionari contro laicità e libertà individuali.
Nel corso della storia, la gerarchia cattolica ha agito come una forza interventista che pretende di stabilire le linee guida sovranazionali nei paesi di estrazione cattolica.
In alcuni casi, come quelli del Messico e del Guatemala, attraverso un lungo processo che ha portato alla stipulazione di accordi con il militari "golpistas"(ossia autori dei colpi di stato), la gerarchia cattolica ha ottenuto la sopressione delle leggi e delle usanze politiche derivate dalle rivoluzioni liberali, che marcarono la separazione tra la Chiesa e lo Stato.
In Messico, il presidente Carlos Salinas de Gortari, che governò dal 1988 al 1994 in stretta alleanza con la gerarchia cattolica e l'estrema destra,abrogò le leggi che negavano la personalità giuridica alle chiese e proibivano l'intrvento del clero nell'educazione. Tuttavia, l'attaccamento della società messicana a principi liberali ha impedito ai governanti successivi,incluso il cattolico Vicente Fox,di offrire maggiori vantaggi al clero. In Guatemala, la gerarchia cattolica ha ottenuto importanti concessioni appoggiando i colpi di stato, a partire da quello di Carlos Castillo Armas, nel 1954.
Ad oggi, solo le costituzioni del Messico, Nicaragua e Cuba  mantengono disposizioni che sottolineano la laicità dello stato.
Va osservato, tuttavia, che in Nicaragua, sin dall'arrivo al potere di Violeta Chamorro, l'estrema destra cattolica ha svolto un ruolo importante negli ambienti governativi e ha promulgato alcune leggi secondarie che seguono il suo indirizzo.
In altre nazioni, non si è riusciti ad escludere la storica presenza del clero nelle istituzioni politiche, economiche e militari, così che questi stati continuano a riconoscere uno status privilegiato allla Chiesa cattolica,nonchè l'obbligo di sostenerla economicamente.Così, il terzo articolo della Costituzione della Bolivia, emanata nel 1967 e ristrutturato nel 1999, stabilisce che "Lo Stato riconosce e sostiene la religione cattolica, apostolica, romana. Garantisce l'esercizio pubblico di tutte le altre religioni. Le relazioni con la Chiesa cattolica saranno disciplinate da diciplinato da concordati ed accordi tra lo stato boliviano e la Santa Sede ".
Altri paesi che stabiliscono un rapporto organico fra lo Stato e la Chiesa sono Argentina e Costa Rica. La Costituzione argentina, dal 22 agosto 1994 recita nel suo secondo articolo: "Il governo federale sostiene  la religione cattolica, apostolica, romana", mentre l'articolo 14 prevede la libertà di religione.
L'articolo 75 della Costituzione della Costa Rica dice che "La religione, cattolica, apostolica, romana, è quella propia  delllo stato, che contribuisce al suo mantenimento, senza ostacolare il libero esercizio nella Repubblica di altre fedi che non siano contrarie al buon costume o alla morale universale ".
Le costituzioni di Guatemala, El Salvador, Perù, Panama, Paraguay, Costa Rica, Colombia, Ecuador, Honduras, Brasile, Argentina e Venezuela, nel preambolo, contiene una invocazione a Dio. La Costituzione della Repubblica Dominicana, votata e proclamata dall'Assemblea Nazionale il 20 luglio 2002, prevede all'articolo 96 che "Lo stemma della Repubblica... avrà al centro il libro dei Vangeli aperto con una croce sopra ... avvolto da un nastro blu su cui si leggerà il motto: Dios, Patria e Libertà...".
Tutte le costituzioni latino-americani riconoscono la libertà di religione, tuttavia, come detto, molte di esse stabiliscono uno status privilegiato per la Chiesa cattolica, come quella del Guatemala, emanata il 31 maggio 1985, che prevede all'articolo 37 il riconoscimento della personalità giuridica delle chiese,concendendo un trattamento preferenziale alla Chiesa cattolica, il cui riconoscimento è assoluto, a differenza di altre chiese. Per quanto riguarda laproprietà di beni immobili, questo articolo stabilisce anche condizioni di privilegio al clero cattolico.
L'articolo 25 della Costituzione di El Salvador afferma: "Si garantisce il libero esercizio di tutte le religioni, entro i limiti dell'etica e dell'ordine pubblico. Nessuna cerimonia religiosa servirà a stabilire lo stato civile delle persone "Ma, secondo l'articolo 26:". Si riconosce la personalità giuridica della Chiesa cattolica. Le altre chiese potranno ottenere, secondo i dettami della legge, il riconoscimento della loro personalità ".
A Panama, l'articolo 35 della Costituzione del 1972, modificata nel 1978, afferma: "E' libero l'esercizio di tutte le religioni così come è libero l'esercizio di tutti i culti, senza alcuna limitazione a parte il rispetto per la morale cristiana e per l'ordine pubblico . Si riconosce che la religione cattolica è propria della maggioranza dei panamensi".
Anche se la costituzione del Perù riconosce la libertà di culto, l'articolo 50 dice:"In un regime di indipendenza e autonomia, lo Stato riconosce la Chiesa cattolica come un elemento importante nella formazione storica, culturale e morale del Perù, e le presta il suo contributo. "
Per regolare i rapporti tra il governo peruviano e la Chiesa cattolica si istituì ilConcordato del 19 luglio 1980, tra il governo militare, rappresentato dal suo ministro degli Esteri, Arturo Garcia, e l'inviato del Papa Giovanni Paolo II, monsignor Mario Tagiaferri.Il Decreto legge n° 23.211 del 25 giugno 1980, concernente tale concordato concesse "alla Chiesa cattolica piena indipendenza e autonomia;piena capacità e libertà per l'acquisizione e disponibilità dei beni così come piena libertà di ricevere aiuti stranieri e la concessione di esenzioni, agevolazioni fiscali ed esenzioni, tra gli altri. " Ci sono anche altre leggi peruviane, che  stabiliscono privilegi per i religioni cattolici,dall'esenzaione del servio militare sino a diversi tipi di imposte,oltre ai finanziamenti che i loro superiori ricevono da parte dello Stato Peruano. La Costituzione della Repubblica del Paraguay, del 1992, garantisce all'articolo 24 la libertà di culto, religione e ideologia, afferma che "nessuna religione avrà un carattere ufficiale" e che "i rapporti dello Stato con la Chiesa cattolica sono basati su indipendenza, autonomia e cooperazione ", mentrel'articolo 82 riconosce" ... il ruolo primario della Chiesa cattolica nella nazione storica e culturale ".
In paesi come l'Ecuador e la Repubblica Dominicana ci sono “cappellani militari”, che hanno grande influenza. Nel primo dei due quest’istituzione fu creata in data 3 agosto 1978, conformemente all'accordo tra la Repubblica dell'Ecuador e la Santa Sede sull'assistenza religiosa alle Forze Armate e della Polizia Nazionale. Il 12 agosto 1982, la Camera Nazionale dei Rappresentanti approvò con alcune modifiche l’accordo stipulato il 6 luglio dello stesso anno dai due governi. In base ad esso, il cappellano militare sarà nominato dalla Santa Sede, in accordo con il governo dell'Ecuador (Articolo Tre), e tratterà direttamente con il Ministro della Difesa nazionale (Sezione Quarta), recluterà il suo clero, tra sacerdoti diocesani e religiosi debitamente autorizzati dai loro vescovi o superiori (articolo cinque), per di più (articolo Sette): "La Giurisdizione del Cappellano Militare e dei sacerdoti è personale e si estende ai membri dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica Militare e della Polizia in servizio attivo, includendo collaboratori e dipendenti, le loro famiglie e animali domestici, che vivono con loro in militare. ...".
In altri casi, come quello della costituzione brasiliana, nel suo quinto articolo,si assicura"in termini di legge, l'assistenza religiosa alle istituzioni civili e militari ".
Molti paesi latino-americani riconoscono l'istruzione religiosa tanto nella sfera pubblica quanto in quella privata, ma con condizioni per salvaguardare la libertà di coscienza e  diverse Costituzioni mantengono il divieto di attività politica del clero. Ad esempio, l'articolo 82 della Costituzionedi El Salvador stabilisce che "i ministri di qualsiasi religione, i membri in servizio attivo delle Forze Armate e i membri della Policia Naccional Civil non potranno appartenere a partiti politici né essere eletti. Né potranno fare propaganda politica in qualsiasi forma ......". L'articolo 75 della Costituzione dell'Honduras prevede che "... i ministri di diverse religioni, non possono ricoprire uffici pubblici né esercitare qualsiasi forma di propaganda politica, invocando motivi religiosi o utilizzando,come mezzo per tale fine, le credenze religiose del popolo. ". L'articolo 28 della Costituzione della Costa Rica afferma che non si potrà fare propaganda politica in alcun modo da parte del clero o di laici invocando motivi religiosi o utilizzando,come mezzo per tale fine, le credenze religiose del popolo. "Allo stesso modo, ai sensi dell'articolo 73 della Costituzione della Colombia "Gli ecclesiastici in servizio non possono essere componenti effettivi del Congresso o governatori di provincia sotto il suo comando." Ai sensi dell'articolo 197 della Costituzione del Paraguay non possono essere candidati per senatori e deputati, ministri o religiosi di qualunque credo.

FONTE


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