Giudizi poco teneri sulla Santa Sede emergono dai documenti resi noti dal sito di Assange. Bertone, uno 'yes man', il Papa "irrita politici e giornalisti"
Benedetto XVI non vuole che Ankara entri nella Ue. Nei cablogrammi inviati a Washington dall'ambasciata americana presso la Santa Sede, si legge che è il Papa il responsabile della crescente ostilità nei confronti dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Il Pontefice, è scritto, preferirebbe una relazione privilegiata piuttosto che un ingresso a pieno titolo. Gli Stati Uniti notano tuttavia che il passo della Santa Sede verso Ankara negli ultimi tempi è cambiato e che il dialogo ora è più serrato. Grande attenzione punta il Vaticano verso il rispetto dei diritti umani e religiosi. E si parla anche della necessità di "una visita da parte di un alto funzionario (turco) presso la Santa Sede per incoraggiare Ankara a fare di più e dare così un messaggio positivo alla Turchia rispetto alla sua integrazione" con l'Europa.I gendarmi della Santa Sede a lezione dagli esperti dell'Fbi. Una nota segreta del 19 dicembre 2008 parla del colloquio tra l'inviata d'ambasciata Julieta Valls e il capo della gendarmeria vaticana Domenico Giani. Valls informa il capo della sicurezza che l'Fbi intende coordinare un piano antiterrorismo con il Vaticano per prevenire un possibile attentato di Al Qaeda contro il Papa e per proteggere le migliaia di turisti statunitensi che visitano ogni giorno San Pietro e i Musei Vaticani. Il Vaticano, secondo la Valls, sarebbe stato "reticente" ma Giani avrebbe comunque promesso "di mantenere un dialogo ampio sulla capacità del Vaticano stesso a rispondere a un attacco terroristico". Il cable rivela che alcuni agenti della sicurezza vaticana furono inviati a Quantico (sede dell'Fbi) per apprendere come si trovano gli esplosivi.
Padre Lombardi "l'unico che ha il Blackberry, ma non influenza il pontefice". In un cablogramma di Julieta Valls (viceambasciatore americano presso la Santa Sede) si legge che padre Federico Lombardi, responsabile della sala stampa vaticana, "usa il Blackberry e questo è un'anomalia: molti dirigenti non hanno neanche una casella di posta elettronica". Ma "non fa parte del circolo ristretto del Papa e non ha nessuna influenza sulle decisioni principali. Si limita a consegnare i messaggi". "È capo della Radio Vaticana e del centro televisivo" continua la Valls, "e corre da un ufficio all'altro per tutto il giorno". Secondo l'ambasciata la differenza con la gestione precedente, quella di Joaquìn Navarro Valls, è che quest'ultimo era in grado di controllare i danni, facendo filtrare notizie. Secondo i cablo diffusi da WikiLeaks, Lombardi dovrebbe essere affiancato dal Pontificio Consiglio per la comunicazione.
Pedofilia, "Nessuna collaborazione sui casi di abusi in Irlanda". Il Vaticano ha rifiutato di permettere ai suoi uomini di testimoniare di fronte alla commissione chiamata a fare chiarezza sugli abusi dei sacerdoti su minori in Irlanda. Non solo: la Santa Sede si irritò quando vennero convocati a Dublino da Roma a questo scopo. Lo rivelano i file di WikiLeaks pubblicati ieri dal Guardian. La richiesta di presentarsi di fronte alla commissione Murphy "ha offeso molte persone in Vaticano. Pensano che l'Irlanda non abbia protetto e rispettato la sovranità vaticana durante l'inchiesta", dice un cablogramma. Il documento in questione è intitolato "Lo scandalo degli abusi sessuali mette a dura prova le relazioni fra l'Irlanda e il Vaticano, scuote la chiesa irlandese e presenta sfide per la Sanata Sede".
http://www.repubblica.it/esteri/2010/12/11/news/la_turchia_e_la_pedofilia_i_cablo_wikileaks_sul_vaticano-10064523/
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