"Non esiste nè è mai esistito nessuno statuto segreto dell' Opus Dei", prosegue il comunicato, "gli unici statuti vigenti sono stati dati dalla Santa Sede all' atto della sua erezione in prelatura. Il testo completo, che consta di 185 articoli, lo hanno tutti i vescovi delle diocesi in cui si trovano centri dell' Opus Dei. Vi si stabilisce che i membri dell' Opus Dei non debbono nascondere la loro appartenenza alla prelatura. Sin dall' inizio dell' opera, il fondatore, monsignor Escrivà de Balaguer, ha scritto e insegnato che lo spirito dell' Opus Dei rifugge completamente dal segreto e dalla segretezza". Alla nota dell' ufficio stampa dell' Opus Dei ha risposto la direzione del settimanale "L' Espresso". "Presa visione", afferma, "della parziale smentita diffusa dall' Opus Dei in merito al servizio pubblicato nel numero in edicola sul codice che regola la vita interna dell' organizzazione, "L' Espresso" conferma integralmente l' autenticità del testo e l' attendibilità della fonte. Questa reazione, d' altra parte, non può sorprendere, dal momento che si tratta di una associazione segreta, impegnata al segreto nei confronti del mondo esterno. Non a caso il servizio del titolo pubblicato questa settimana è "Santa facciatosta", secondo una delle raccomandazioni testuali affidate dal fondatore dell' Opus Dei agli affiliati". Il settimanale annuncia, infine, che, sulla base dei documenti in suo possesso, continuerà a indagare sulla struttura e sull' attività di questa organizzazione.
FONTE
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/02/25/opus-dei-nega-di-avere-segreti.html
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