domenica 5 dicembre 2010
Il vescovo omofobo che abusava dei figli spirituali
A capo di una grande comunità di fedeli, conosciuto per le sue battaglie anti-gay, un religioso di Atlanta, Eddie Long, è accusato di aver abusato su alcuni minori.
Sesso, segreti, religione, denaro. C’è tutto questo nella vita di Eddie Long, vescovo di Atlanta, uno dei religiosi più anti-gay e omofobi. Alla sua diocesi appartengono 25.000 fedeli. E’ uno degli omofobi più combattivi. Non ha timore di manifestare le sue idee, il pastore Long. Nel 2004 galvanizzò i suoi seguaci quando propose un emendamento alla costituzione del suo stato affinchè venisse vietato il matrimonio omosessuale.
ABUSI – Atlanta è conosciuta per avere una popolazione nera molto grande, circa il 55% delle persone sono neri. E molti neri sono giunti ad Atlanta qualche mese fa per celebrare il gay pride. Ma all’interno della comunità non mancano voci differenti. Ci sono spazio in cui ci si sente di benvenuto. In altri no. Gay elescbiche sono sempre stati presenti nella chiesa nera. La loro presenza in Chiesa è accettata. Long segna uno spartiacque. C’è una causa legale contro Long. Uno dei figli spiriturali del padre lo accusa di abusi. Risalgono al periodo tra il2004 e il 2005, quando il ragazzo trascorreva diverso tempo col parroco. Long, secondo le testimonianze, lo avrebbe invitato a chiamarlo papà. Il giovane del quale Long avrebbe abusato non avrebbe mai lavorato per il prete in veste ufficiale, ed anche se l’attività legale avesse avuto luogo, sarebbe avvenuta ad una età, 17/18 anni, alla quale legalmente si viene considerati consensienti. Insomma, il religioso non rischia penalmente. Ma gli interrogativi restano. Long,s econdo le accuse, avrebbe sedotto le vittime di abusi con sedurli con le ricchezze di cui disponeva: automobili, denaro, vestiti, gioielli, viaggi internazionali.
IL PARADOSSO DELLA CHIESA – “Bisogna riportare in superife il dibattito sull’omosessualitàche predicatori come Long hanno prolungato con i loro insegnamenti bigotti – dice Newsweek – Il rischio è quello che anche questo caso resti sia solo l’ennesimo scandalo sessuale“. Il problema è la comunità gay nel suo complesso e se gay e lescbiche possono essere considerati cittadini a pieno titolo in esso. Dennis Meredith, pastore del Tabernacle Baptist, una piccola chiesa di Atlanta, è passato dalle battaglie anti-gay e lesbiche al predicarne l’accettazione. Meredith ha visto la sua congregazione aumentare e calare di numero. I parrocchiani scelgono di andare via verso altre chiese in segno di protesta per il suo atteggiamento, sostituiti poi da gay e lesbiche in cerca di rifugio sicuro dopo essere stati evitati da altre chiese, come quella di Long. Meredith si è provato di fronte ad un bivio: respingere gay e lesbiche o accettare gli attriti nella comunità. “Non ci sono attenuanti per come sono stati trattati omosessuali nelle case di culto“, dice Newsweek.
FONTI
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