lunedì 20 dicembre 2010

Il tesoro di Oak Island è quello dei Templari?

Un giorno d’estate del 1795 Daniel McGinnis, allora adolescente, stava girovagando su Oak Island, in Nuova Scozia quando incontrò una curiosa depressione circolare sul terreno. Sopra questa depressione c’era un albero i cui rami erano stati tagliati in modo tale che sembrava fossero stati usati come carrucola.
Avendo sentito storie di pirati nella zona, decise di ritornare a casa per cercare degli amici e ritornare più tardi per fare indagini sulla buca. Per parecchi giorni McGinnis, con gli amici  John Smith e Anthony Vaughan, lavorò sulla buca. Ciò che trovarono li sorprese.Due piedi sotto la superficie essi incontrarono uno strato di pietre da lastrico che coprivano la buca. 10 piedi (~3 metri) più in basso si imbatterono in uno strato di tronchi di quercia distesi lungo la buca. Ancora a 20 piedi e a 30 piedi essi trovarono la stessa cosa, uno strato di tronchi. Non essendo in grado di continuare da soli da questo punto, tornarono a casa, ma con il progetto di tornare a cercare ancora.
di Redazione
Ci vollero 8 anni ai 3 scopritori, ma essi ritornarono. Insieme alla Onslow Company (posseduta da Simeon Lynds, un ricco uomo d’affari del continente), creata a scopo della ricerca, essi riniziarono a scavare. Tornarono velocemente alla profondità di 30 piedi (~9 metri) che avevano raggiunto 8 anni prima.
Continuarono a scavare fino a 90 piedi (~27 metri), trovando uno strato di tronchi di quercia a intervalli di 10 piedi. Oltre alle assi, a 40 piedi fu trovato uno strato di carbone, a 50 piedi uno strato di stucco, e a 60 (~18 metri) piedi uno strato di fibre di cocco.
A 90 piedi fu trovato uno dei più sconcertanti indizi - una pietra iscritta con una grafìa misteriosa.
La traduzione del professore di Halifax fu:”Forty Feet below two million pounds are buried” (quaranta piedi più giù sono sepolti due milioni di sterline). Questa traduzione ha molto significato. Risulta essere un semplice codice di sostituzione dove ogni simbolo corrisponde ad un’unica lettera dell’alfabeto.
La chiave per decifrare l’iscrizione è:
Che porta al seguente risultato:
La traduzione per l’iscrizione data funziona e sembra molto difficile che si tratti di una semplice coincidenza. Nel modo in cui la vedo, ci sono due possibilità.
Prima possibilità: L’iscrizione registrata dal professore fu un imbroglio usato per incoraggiare ulteriori investimenti nella ricerca. Questa è certamente una possibilità e potrebbe essere smentita  dalla riscoperta della pietra originale o possibilmente dalla scoperta di una nuova pietra. Se questa iscrizione è un inganno, la F intersecata nella parola Forty è certamente un tocco molto minuzioso.
Seconda possibilità: Il professore fece una registrazione accurata della pietra originale. Se questo è vero, abbiamo molti frammenti di informazioni sui costruttori: dal momento che nelle misurazioni sono usati i piedi possiamo sapere chi li averebbe e chi non li avrebbe potuti usare; la traduzione è in inglese – a meno che i costruttori non fossero molto astuti (certamente essi avevano questa caratteristica), essi venivano probabilmente da una nazione che parlava inglese; la pietra fu trovata a 90 piedi il che significa che il tesoro avrebbe dovuto essere a 130 piedi (~40 metri) (Nota: nel 1866 la fossa del tesoro era già crollata di 15 piedi, ma la camera di cemento tra i 150 e i 160 piedi non era ancora stata trivellata. Lo stucco sopra la camera iniziò a 130 piedi.)
Dopo aver sollevato lo strato di quercia a 90 piedi e continuando, l’acqua iniziò ad infiltrarsi nella buca. Il giorno dopo la buca si era riempita d’acqua fino al livello di 33 piedi (~10 metri). Il pompaggio non funzionò, così l’anno seguente fu scavata una nuova buca parallela all’originale fino a 100 piedi. Da là fu scavato un tunnel fino alla fossa del tesoro. Entrò di nuovo l’acqua e la ricerca venne abbandonata per 45 anni.
Il tranello
Da ciò che risulta, venne messo in moto un tranello ingegnoso. La Onslow Company aveva inavvertitamente aperto una strada di 500 piedi che era stata scavata dalla buca fino al vicino Smith’s Cove dai disegnatori della fossa. Essa veniva riempita dal mare tanto velocemente quanto essa veniva svuotata con le pompe.
Comunque la scoperta è solo una piccola parte dell’intricato piano ordito dagli sconosciuti progettisti per tenere la gente lontano dal nascondiglio.
Nel 1849 fu fondata la nuova compagnia per cercare di estrarre il tesoro, la Truro Company, e la ricerca ricominciò. Essi scavarono velocemente fino a 86 piedi solo per essere inondati dall’acqua. Decisi a scoprire che cosa vi era sepolto prima di tentare di estrarlo, la Truro si mise a trivellare estraendo campioni di terreno. Il carotaggio produsse alcuni risultati incoraggianti.
Primi indizi del tesoro
A 98 piedi (~30 metri) la trivella passò attraverso una piattaforma di abete rosso. Poi incontrò 4 pollici (~10 cm) di quercia e quindi 22 pollici (~56 cm) di ciò che fu definito “metallo in pezzi”; Poi 8 pollici (~20 cm) di quercia, altri 22 pollici di metallo, 4 pollici di quercia ed un’altra piattaforma di abete rosso. La conclusione fu che avevano trivellato attraverso due barili o casse pieni di monete. Estraendo la trivella, trovarono schegge di quercia e pezzi di ciò che sembrava guscio di noce di cocco.
Un resoconto della trivellazione menziona anche che furono portati alla luce anche tre piccoli anelli d’oro, come di una catena. Sfortunatamente nessuno sa dove siano finiti.
Mentre si cercava con i campioni estratti dalla buca, uno degli operai vide il caposquadra, John Pitblado, che esaminava attentamente un oggetto e che poi se lo infilò in tasca. Quando gli furono chieste spiegazioni, Pitblado si rifiutò di rivelare ciò che aveva trovato, dicendo che che avrebbe mostrato l’oggetto solo a tutti gli investitori alla prossima riunione. Ma egli non comparì più. Invece egli passò molti anni cercando di comprare la parte est di Oak Island. Non sorprendentemente, i proprietari si rifiutarono di vendere. Nessuno sembra aver scoperto esattamente ciò che Pitblado recuperò dalla trivella quel giorno del 1849, ma sicuramente questa cosa dovette averlo convinto che sotto l’isola giaceva il tesoro.
E’ interessante il fatto che il terreno sotto la piattaforma più bassa di abete rosso non era  compatto,  il che indica che la fossa può essere persino più profonda. Un successivo gruppo di cercatori avrebbe trovato quanto era più profonda.
La Truro Company tornò nel 1850 con il progetto di scavare un’altra buca parallela e poi di creare un tunnel fino alla fossa del tesoro. Proprio come prima, appena fecero il tunnel, l’acqua iniziò ad entrare. Furono portate pompe per cercare di averla vinta sull’acqua ma fu impossibile tenerla lontano. Durante il pompaggio qualcuno notò che allo Smith’s Cove durante la bassa marea c’era dell’acqua che USCIVA dalla spiaggia.
Questo ritrovamento portò ad una scoperta stupefacente – la spiaggia era artificiale.
La spiaggia artificiale
Si è scoperto che i progettisti della fossa crearono un sistema di drenaggio, distribuito lungo i 145 piedi (~44 m) di lunghezza della spiaggia, che assomigliava alle dita di una mano. Ogni dito era un canale scavato nell’argilla sotto la spiaggia ed era rivestito di rocce. I canali furono poi riempiti con rocce della spiaggia, coperti con molti pollici di erba per anguille (? eel grass), e poi coperti da molti più pollici di fibra di cocco. L’effetto di questo sistema di filtraggio era che i canali rimanevano sgombri da fango e sabbia mentre l’acqua era comunque in grado di passare attraverso di essi. Le dita si incontravano in un punto all’interno dove immettevano l’acqua di mare in un canale inclinato che probabilmente si collegava alla fossa del tesoro 500 piedi (~152 m) più avanti. Ricerche successive mostrarono che questo canale sotterraneo era largo 4 piedi (~1.2 m), alto 2 piedi e mezzo (~76 cm), rivestito di pietre, e incontrava la fossa del tesoro ad una profondità tra 95 e 110 piedi, riempiendola ad una velocità di 600 galloni (~2270 litri) al minuto.
Per la Truro Company, la risposta era ora semplice – bastava bloccare il flusso d’acqua dalla spiaggia e disseppellire il tesoro. Il loro primo tentativo fu quello di costruire una diga proprio davanti alla spiaggia dello Smith’s Cove, eliminare l’acqua, e quindi smantellare i canali. Sfortunatamente scoppiò una tempesta che distrusse la diga prima che fosse finita.
Una nota interessante: furono trovati i resti di una diga più vecchia mentre si costruiva quella nuova.
Il piano seguente fu quello di scavare una fossa a 100 piedi circa nell’interno, con la speranza di intercettare il canale d’acqua sotterraneo e a quel punto tapparlo. Fallì anche questo progetto. E questo fu l’ultimo tentativo della Truro company di rivelare i segreti di Oak Island.
Il crollo della fossa
Il tentativo successivo di assicurarsi il tesoro fu fatto nel 1861 dall’Oak Island Association. Prima essi sgombrarono la fossa del tesoro fino a 88 piedi. Un totale di 63 uomini e di 33 cavalli lavorarono a turno per far funzionare il meccanismo di scarico. Poi fecero una nuova buca a est della fossa sperando di intercettare il canale dal mare. Il nuovo condotto fu scavato fino a 120 piedi (~36 m) senza incontrare il canale e venne quindi abbandonato.
Fu scavato un secondo condotto, questa volta ad ovest, fino a 118 piedi. Poi si tentò di fare un tunnel fino alla fossa del tesoro. Ancora una volta l’acqua iniziò ad entrare in questa buca così come nella fossa del tesoro. Si tentò di prosciugarla e sembrò funzionare. E poi… CRASH! Il fondo crollò. L’acqua entrò nei condotti e il fondo della fossa del tesoro cadde più giù di oltre 15 piedi. Tutto ciò che si trovava nella fossa del tesoro era caduto giù nella buca. Le grandi domande erano dove, perché e quanto lontano?
Negli anni seguenti diverse compagnie cercarono di risolvere il mistero senza successo. Vennero scavati nuovi condotti, si cercò di riempire il canale sulla spiaggia, fu costruita una nuova diga (che fu distrutta da una tempesta), e si trivellò per ottenere altri campioni. Tutto ciò ebbe poco successo.
La caverna
Nel 1893 un uomo di nome Fred Blair insieme ad un gruppo chiamato The Oak Island Treasure Company iniziò la ricerca. Il loro primo compito era quello di studiare la  “Cave-in Pit”. Scoperta nel 1878 a circa 350 piedi ad est della fossa del tesoro, la cave-in pit sembra essere stato un pozzo scavato dai progettisti della fossa del tesoro forse come pozzo di ventilazione per la costruzione del tunnel di allagamento. Apparentemente intersecava o passava vicino al tunnel di allagamento. Mentre veniva aperto dalla Treasure Company questo iniziò ad allagarsi a una profondità di 55 piedi e fu abbandonato.
Durante gli anni successivi la Oak Island Treasure Company avrebbe scavato altri pozzi, pompato altra acqua, e tuttavia non sarebbe approdata a nulla. Nel 1897 decisero di liberare la fossa del tesoro fino a 111 piedi dove effettivamente videro l’entrata del tunnel di allagamento temporaneamente tappato con delle rocce. Comunque, l’acqua si scavò nuovamente una via e riempì la fossa.
Quindi la Treasure Company decise che avrebbero tentato di bloccare il flusso d’acqua dallo Smith’s Cove facendo esplodere il tunnel di allagamento. Non funzionò. L’acqua allagò la fossa del tesoro rapidamente come non mai.
Allo stesso tempo una nuova serie di campioni di terreno furono estratti con la trivella dalla fossa stessa. I risultati furono stupefacenti.
La stanza di cemento
A 126 piedi (~38 m) fu urtato del legno e poi del ferro. Questo materiale è probabilmente parte del materiale che cadde durante il crollo della fossa. In altre trivellazioni il legno fu incontrato a 122 piedi e il ferro fu completamente mancato; ciò significa che il materiale può giacere in modo casuale a causa della caduta.
Tra 130 e 151 piedi (~39/46 m) ed anche tra 160 e 171 piedi (~48/52 m) fu trovata dell’argilla blu, che era costituita da argilla, sabbia e acqua. Quest’argilla può essere usata per formare un sigillo a prova d’acqua e probabilmente si tratta dello stesso “stucco” che fu trovato alla profondità di 50 piedi nella fossa.
Il più importante ritrovamento si ebbe nello spazio tra gli strati di stucco. Fu scoperta una stanza di cemento. La stanza era alta 7 piedi (~210 cm) con pareti spesse 7 pollici (~18 cm). Dentro alla stanza la trivella prima urtò del legno, poi un vuoto alto parecchi pollici e l’ignoto. Poi fu raggiunto uno strato di metallo soffice, poi quasi 3 piedi di pezzi di metallo, e poi altro metallo soffice.
Quando la trivella fu riportata in superficie, a tutto il mistero si aggiunse un altro sviluppo inprevisto. Attaccato alla punta c’era un piccolo pezzo di pergamena con le lettere “vi”; “ui”; o “wi”. Di cosa faccia parte la pergamena è tuttora un quesito.
Più convinta che mai che c’era un grande tesoro sotto l’isola, la Treasure Company iniziò a scavare altri pozzi sperando di arrivare alla stanza di cemento. Ciò risultò in un fallimento a causa dell’allagamento.
Un 2° Tunnel di allagamento
Nel maggio del 1899 fu fatta ancora un’altra allarmante scoperta. C’era un secondo tunnel di allagamento! Questo si trovava nel South Shore Cove. I progettisti erano stati più ingegnosi e avevano fatto più lavoro di quanto si pensava in precedenza. Sebbene questa scoperta rafforzò l’idea che certamente vi era seppellito qualcosa di valore, effettivamente non portò nessuno più vicino al ritrovamento del tesoro.
Blair e la Oak Island Treasure Company continuarono a scavare nuovi pozzi e a trivellare per estrarre altri campioni, ma non ci furono progressi e non si ottenne nessuna nuova informazione.
Tra il 1900 e il 1936 furono fatti molti tentativi per ottenere il tesoro. Fallirono tutti.
Il frammento di pietra
Nel 1936 Gilbert Hadden, insieme a Fred Blair, iniziò una nuova ricerca sull’isola. Hadden sgombrò alcuni dei pozzi precedenti vicino alla fossa e pianificò di fare delle trivellazioni di esplorazione l’estate seguente. Comunque, egli fece due scoperte lontano dalla fossa.
La prima fu un frammento di pietra che riportava iscrizioni simili a quelle trovate sulla pietra iscritta scoperta a 90 piedi di profondità nella fossa del tesoro.
La seconda scoperta furono parecchie vecchie travi allo Smith’s Cove. Queste grosse travi sembrano essere state fatte dai progettisti originali, per il fatto che erano tenute insieme da perni di legno invece che di metallo. Come vedremo più avanti queste travi erano solo una piccola parte di una costruzione molto più larga.
Il mistero si infittisce
La prima metà del ventesimo secolo vide molti altri tentativi di recuperare il tesoro, inclusa una spedizione di Franklin Roosevelt. Quasi tutte si concentrarono sul problema scavando nelle immediate vicinanze della fossa del tesoro. Tutti i gruppi fallirono, probabilmente perché a quel tempo il luogo originale della fossa del tesoro era diventato confuso e perché la maggior parte del terreno sotto la parte est di Oak Island era un alveare di tunnel pieni d’acqua.
Il cacciatore seguente fu Erwin Hamilton. Iniziò la sua ricerca nel 1938 aprendo i pozzi precedenti e facendo alcune trivellazioni di esplorazione. Nel 1939 durante le trivellazioni furono fatte altre due scoperte. La prima fu il ritrovamento di rocce e ghiaia a 190 piedi (~58 m). Secondo Hamilton esse erano estranee e quindi piazzate là da qualcuno. La seconda scoperta arrivò dopo aver aperto un pozzo precedente fino a 176 piedi (~54 m). A questo punto fu incontrato e attraversato uno strato di calcare. La trivellazione portò in superficie schegge di quercia. Apparentemente c’era del legno SOTTO il calcare naturale.
Nel 1955 George Greene, che rappresentava un gruppo di petrolieri del Texas, giunse sull’isola. Egli progettò di localizzare il tesoro trivellando. Fece quattro buchi nell’area che si riteneva la fossa del tesoro. Incontrò del calcare a 140 piedi, poi la trivella passò attraverso 40 piedi di spazio vuoto prima di urtare un fondo di roccia a 180 piedi. questo largo spazio vuoto rappresentava una nuova scoperta. Greene pompò 100.000 galloni d’acqua (~380.000 litri) nella caverna, ma l’acqua uscì velocemente ed egli non scoprì mai dove andò.
La tragedia colpisce
Nel 1959 Bob Restall e la sua famiglia cominciarono il loro attacco all’isola, che infine si dimostrò tragico.
La sua unica scoperta fu fatta sulla spiaggia dello Smith’s Cove mentre tentava di fermare il sistema di drenaggio. Egli trovò una roccia con scritto “1704″ su di essa. Sebbene gli altri ritenessero che fosse uno scherzo lasciato da una precedente squadra di ricercatori, Restall credeva che risalisse al tempo della costruzione originale.
Nel 1965 si verificò la tragedia. Mentre scavava un pozzo Bob perse i sensi e cadde nell’acqua sul fondo. Suo figlio, Bobbie, cercò di recuperarlo, cosa che fecero anche due degli operai. Tutti e quattro furono apparentemente sopraffatti da qualche sorta di gas, forse il monossido di carbonio di un generatore, persero i sensi ed annegarono.
Macchine pesanti
Bob Dunfield fu la persona seguente che prese l’isola. Nel 1965 egli provò a risolvere il problema con macchinari pesanti – bulldozer e gru. Tentò di bloccare il flusso d’acqua proveniente dallo  Smith’s Cove, e può darsi che ce l’abbia fatta. Poi sul lato sud dell’isola fu scavata una fossa con la speranza di intercettare l’altro tunnel d’acqua e bloccarlo. Il tunnel di allagamento non fu trovato, fu trovato invece un pozzo sconosciuto ri-riempito, forse scavato dai progettisti della fossa. Apparentemente il pozzo scendeva per 45 piedi e si fermava, il suo scopo resta sconosciuto.
Le altre scoperte di Dunfield sono basate sulla trivellazione. Si determinò che a 140 piedi (~43 m) c’era uno strato di calcare spesso 2 piedi e poi un vuoto di quaranta piedi (circa dodici metri). Sul fondo dello spazio vuoto c’era un fondo di roccia. Questa informazione coincideva con una trivellazione fatta nel 1955. Sembrava esserci una larga caverna sotterranea naturale, cosa apparentemente comune con il calcare in tutte le parti del mondo.
Scoperte recenti
Daniel Blankenship, l’attuale ricercatore, iniziò la sua ricerca nel 1965. Nel 1966 egli scavò ulteriormente il pozzo originale trovato da Bob Dunfield nel 1965. Risultò che il pozzo andava più giù di 45 piedi. Blankenship trovò un chiodo lavorato a mano e una rondella a 60 piedi. A 90 piedi incontrò uno strato di rocce in acqua stagnante. Egli ritenne che questa era una parte del tunnel sud dell’acqua ma non poté esplorare ulteriormente perché non si riuscì ad evitare che il pozzo crollasse.
Nel 1967 fu ritrovato un paio di forbici di ferro lavorate a mano sepolte sotto i condotti allo Smith’s Cove. Si determinò che le forbici erano spagnole-americane, probabilmente fatte in Messico, ed erano vecchie di oltre 300 anni. Fu anche trovata una pietra a forma di cuore.  Lo Smith’s Cove rivelò alcuni altri segreti nel 1970 alla Triton Alliance, un gruppo formato da Blankenship per continuare la ricerca. Mentre la Triton stava costruendo una nuova barriera, si scoprirono i resti di ciò che sembrava essere la diga dei costruttori originali.
I ritrovamenti includevano molti tronchi spessi 2 piedi e lunghi fino a 65 piedi (~20 m). Erano marcati ogni quattro piedi con numeri romani incisi su di essi e alcuni contenevano perni o chiodi. La radiodatazione col radiocarbonio del legno li fece risalire a 250 anni fa.  Anche la parte ovest dell’isola ha rivelato molti oggetti. Sulla spiaggia più a ovest vennero rinvenute due strutture in legno, insieme a chiodi fatti a mano e fascette di metallo. Nove piedi sotto la spiaggia fu dissotterrato  un paio di scarpe di pelle.
La Triton Alliance comissionò uno studio geologico completo sull’isola da parte del Golder Associates di Toronto, una eminente ditta di ingegneria geologica. Passarono un’estate intera a testare il suolo e ad estrarre campioni di terreno dal profondo sottosuolo. La loro relazione, che si rumoreggia sia costata oltre 100.000 dollari, conteneva un’analisi dettagliata della struttura geologica dell’isola, completa di mappe a sezione trasversale delle caratteristiche del sottosuolo. Il contenuto della relazione Golder non è mai stato reso pubblico, ma i risultati hanno incoraggiato il gruppo Triton a continuare i loro scavi.
Borehole 10-X
Le seguenti maggiori scoperte avvennero nel 1976 quando la Triton scavò ciò che è conosciuto come Borehole 10-X, un tubo di acciaio di 237 piedi (~72 m) affondato a 180 piedi a nord-est della fossa del tesoro. Durante lo scavo furono trovate a 230 piedi molte cavità apparentemente artificiali. Una telecamera calata in una cavità della roccia a 230 piedi riportò alcune immagini stupefacenti. Subito si poteva vedere una mano amputata che galleggiava nell’acqua. Più tardi si potevano scorgere tre casse (del tipo di quelle del tesoro, presumo) e vari strumenti. Infine fu scoperto un corpo umano.
Dopo aver visto le immagini, fu presa la decisione di mandare giù dei sommozzatori per dare un’occhiata. Furono fatti molti tentativi ma la forte corrente e la scarsa visibilità resero impossibile vedere qualcosa.  Prima che la caverna potesse essere completamente esplorata dai sommozzatori, Borehole 10-X crollò verso l’interno, schiacciando il metallo, rinchiudendo e quasi uccidendo Blankenship, che si arrampicò fuori dalla buca pochi secondi prima che implodesse.
Oggi
Oggi la Triton sta chiedendo al governo canadese un prestito di 12 milioni di dollari per continuare i suoi scavi. Si sta costruendo un largo pozzo fatto di cemento armato di 70 piedi di diametro e profondo 180 piedi. Forse finalmente si schiuderà il segreto bicentenario di Oak Island. Sfortunatamente ora l’isola è chiusa al pubblico… ma se tutto va bene le escursioni saranno presto di nuovo disponibili.

Qui troverai il riepilogo di alcune delle informazioni vitali sul mistero di Oak Island. Forse queste informazioni ti aiuteranno a controllare le tue teorie.
I risultati delle trivellazioni
Qui sotto troverai informazioni su alcune delle più importanti trivellazioni che sono state fatte sull’isola.
Triton – 1967-1969
• Stabilito che lo strato di rocce era a 162 +/- 10 piedi
• Tra 172 e 224 piedi trovate porcellane, germogli di quercia, cemento, legno, e metallo
• Trovati tunnel che vennero tagliati attraverso la roccia – sotto 40 piedi di roccia
• Trovati 40 piedi di roccia, alcuni pollici di legno, strato di argilla blu, pollici di legno e 6-7 pollici di vuoto
• Radiodatazione al carbonio del legno – 1575 +/- 80 anni
• Depressione da 172 a 222 piedi (sotto il condotto di Hadden) – 30 piedi di diametro riempito con strati di argilla blu con piccole pietre spaziate a 18 pollici l’una dall’altra!!!
• 186 piedi: metallo e portato in superficie un pezzo di ottone (molte impurità)
• 212 piedi: trovato materiale simile a mattone – era stato cotto
• trovato cemento – lavorato dall’uomo
• 210 piedi: urtato del metallo duro
Borehole X-10
• 140 piedi: trovata una cavità di 4 piedi
• 160 piedi: trovata una cavità di 4 piedi
• Fondo di roccia a 180 piedi
• 210 piedi: trovata una cavità di 2 piedi
• 230-237 piedi: una cavità
• Manciate di metallo trovate a 165 piedi – acciaio a basso contenuto di carbonio – prima del 1800
• Abete rosso trovato a 155 piedi
• 155 piedi: otto pezzi di catena di acciaio – acciaio svedese fatto prima del 1790
• Legno a 180 piedi
• Metallo in parecchi posti sopra e sotto il fondo di roccia
660 piedi a nord-nordest della fossa del tesoro – 1973
• 110 piedi: un pezzo di filo lungo due pollici – datato dal 1500 al 1800
• Una lamina di metallo solido
Vi sono ulteriori progetti di scavo
Manufatti trovati
Qui di seguito troverai una lista dei manufatti ritrovati, o presumibilmente ritrovati, sull’isola. Molti dei manufatti sono andati perduti e se ne conosce l’esistenza solo grazie ai documenti lasciati dai precedenti cercatori o scrittori.
- Moneta di rame, fischietto (bosun’s whistle), un bullone a occhio con anello di metallo incastonato in una roccia allo Smith’s Cove – 1795-1802
- Pietra inscritta
- Anelli d’oro – 1849
- Resti della vecchia diga
- Legno e l’estremità di un barilotto estratta quando la fossa crollò
- Argilla blu
- Pergamena
- Palma di un’ancora di antica fattura – 1931 – scomparsa da allora
- Deposito con migliaia di fiaschi di porcellana rotti
- Roccia con scritto “1704″
- Chiodo, rondella
- Forbici, cuore di pietra
- Diga originale – tronchi spessi 2 piedi e lunghi fino a 65 piedi con numeri romani marcati su di essi
- Chiodi e fascette di metallo
- Scarpe di pelle
- 3 rocce trivellate e cumuli di cenere analizzati scoprendo che si trattava di ossa bruciate!!!
Dov’è Oak Island nel mondo?
Oak Island è un’isola di 140 acri vicina alla costa ad est della Nuova Scozia (Canada), situata nella baia di Mahone.
Cronologia
1795 - Daniel McGinnis trova la fossa del tesoro. McGinnis, John Smith e Anthony Vaughan scavano per 30 piedi e temporaneamente desistono.
1803 - La Onslow Company insieme ai 3 scopritori originali inizia gli scavi. Essi arrivano a 90 piedi ma vengono inondati dall’acqua.
1804 - La Onslow Company scava un pozzo parallelo profondo 110 piedi ma anche questo si allaga quando tentano di scavare un tunnel verso la fossa del tesoro.
1849 - La Truro Company inizia a scavare. Essi trivellano attraverso 2 barili riempiti di “metallo soffice”. Recuperate anche 3 maglie di catena d’oro.
1850 -Scoperti il condotto d’acqua sotterraneo e la spiaggia artificiale allo Smith’s Cove.
1861 - Prima vita pretesa da Oak Island. Un uomo venne ustionato a morte da un boiler esploso.
1861 - Il fondo cadde letteralmente e così gli oggetti che si trovavano a 100 piedi caddero molto più giù nella buca a causa dell’indebolimento del pozzo dovuto ai molti tunnel che lo attraversavano.
1893 - Fred Blair e la Oak Island Treasure Company iniziano le loro ricerche. Studiato il Cave-in pit.
1897 - Scoperta una formazione triangolare di rocce.
1897 - Incontrata una stanza di cemento e trovata una pergamena durante la perforazione.
1897 - Seconda vita persa quando Maynard Kaiser precipitò mortalmente mentre veniva estratto dal pozzo.
1899 - Scoperto il 2° tunnel di allagamento, il tunnel della costa sud.
1936 - Trovata la 2° pietra iscritta e altre prove dell’esistenza della diga originale.
1965 - In un solo giorno Oak Island ha preteso altre quattro vite: Bob e Bobbie Restall, Karl Grasser, e Cyril Hiltz.
Fonti utilizzate per la stesura di questo post:
http://www.oakislandtreasure.com


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