E’ stato il Fatto Quotidiano a metterlo per iscritto solo qualche giorno fa: la visita del Papa a Palermo è costata “due milioni e mezzo di euro, 500.000 dei quali a carico del Comune di Palermo, che li attingerà dal fondo di riserva“.
FONDO DI RISERVA – Dunque, secondo il giornale di Travaglio e Padellaro, alcuni dei fondi necessari per coprire la visita del Papa sono stati stornati dal fondo di riserva del
Comune di Palermo, a guida di
Diego Cammarata, maggioranza di centrodestra: e questo è un
problema. Non secondo noi, ma secondo il
regolamento comunale: “
In nessun caso in capo al fondo di riserva”,
scrive il regolamento di contabilità del Comune di Palermo, articolo 19, comma 3,
“possono essere imputati impegni o pagamenti di spese di qualsiasi natura. Il fondo di riserva può essere movimentato esclusivamente per le operazioni indicate all’articolo 22 comma 4 ed all’articolo 22 comma 10″. Il fondo di riserva, dunque, da statuto, è un conto in cui vengono messi da parte dei soldi per esigenze testualmente e
inderogabilmente indicate.
“Quando i risultati del rendiconto”, recita l’articolo 22 comma 4 del suddetto regolamento, “
in confronto alle previsioni di bilancio, siano tali da comprometterne il pareggio, il Consiglio comunale deve deliberare i mezzi per farvi fronte ed introdurre nel bilancio stesso i dovuti aggiornamenti. La Giunta comunale, con propria deliberazione da adottare entro il 31 dicembre, può provvedere a prelevamenti dal fondo di riserva di somme che risultino necessarie al buon andamento della gestione. Tali deliberazioni devono essere comunicate al Consiglio”.
PAREGGIO DI BILANCIO – Insomma, il fondo di riserva è un’assicurazione a disposizione del consiglio per esigenze di bilancio. Spese già previste nel preventivo (a priori, dunque), che siano lievitate; o nuove spese poi inserite in bilancio, e che abbiano fatto andare a gambe per aria il pareggio: in questi casi il Comune, che ha il pareggio di bilancio come prospettiva da raggiungere, può tirare un sospiro di sollievo e prelevare dal fondo di riserva. In occasione della visita del Papa, però, non è andata proprio così: non è stata infatti discussa in consiglio una voce di spesa al bilancio; ne è stata aumentata, sempre con delibera del parlamento cittadino, la voce “grandi eventi”. I 500.000 € per coprire le spese della visita papale sono state prelevate dalla Giunta direttamentedal fondo con la delibera del 27 settembre scorso. I motivi? Impellenza, urgenzadel deliberare.
LE OPPOSIZIONI: “SPERPERANO” -La questione si è già ritagliata un certo spazio nei media siciliani. Sul Giornale di Sicilia, solo l’altroieri, era il capogruppo dell’IdV al Comune a denunciare l’uso “allegro” del fondo di riserva da parte della giunta Cammarata. “I soldi sono quasi finiti”, scriveva il Giornale di Sicilia, e “soldi sprecati” era la denuncia dei dipietristi in consiglio comunale. “Il grosso della spesa lo fanno feste e celebrazioni religiose, dal festino alla visita del Papa, con costi che si aggirano intorno al milione di Euro”, spiegano i media siciliani, e per “festino” si intende la processione di Santa Rosalia, la cui statua è stata realizzata in vetro murano e cristalli Swarowsky, il luglio scorso. “Sperperi”, dicevamo, è la denuncia di Fabrizio Ferrandelli, capogruppo di IdV al Comune di Palermo: “In un momento in cui le scuole cadono a pezzi, e i disagiati psichici vengono abbandonati in strada il sindaco utilizza 500mila euro per feste e festini, 500mila per debiti fuori bilancio e 10mila euro uso bancomat per le spese più varie”; Ferrandelli, sentito da noi al telefono, conferma la criticità della situazione del fondo di riserva: “Rimangono ormai solo 300.000 euro, il grosso è stato speso in tre mesi, a partire da luglio scorso”. Allo stesso modo è confermata la natura extrabilancio di queste spese addirittura il vicesindaco, Fabrizio Scoma, sempre sul GdS: “Manovre non previste ma che si sono mostrate necessarie”.
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