venerdì 10 dicembre 2010
Dopo la disastrosa visita in Spagna il papa convoca una conferenza
La visita del papa in Spagna è stata a dir poco un disastro. Il Re lo ha accolto, infatti, a malincuore e Zapatero gli ha detto solo “goodbye”. Sembrava quasi che le autorità spagnole cercassero solo di assicurarsi che Ratzinger lasciasse il Paese al più presto. La consapevolezza del fallimento gli ha consigliato di discutere dello scandalo dei preti pedofili in una conferenza internazionale durante la quale verranno nominati 24 nuovi cardinali e si rifletterà sul modo di superare le difficoltà. La chiesa cattolica ha fatto di tutto per soffocare le notizie vergognose che arrivavano da tutto il mondo, ma non si è mai degnata di fare un passo per recuperare i fedeli. Negli ultimi anni il numero degli spagnoli che andava regolarmente a messa è calato
di oltre il 15%.
La protezione dei preti pedofili da parte dei vescovi non è servita a niente. E il papa è accusato di essere rimasto sordo per oltre 40 anni alle sofferenze delle vittime.
alessandro capece...www.democrazia-atea.it
A Barcellona c'erano più contestatori che fedeli
A Barcellona il papa ha trovato un’accoglienza più fredda rispetto a quella di Santiago de Compostela. A parte le duecento persone fuori della Sagrada Familia, erano davvero pochi quelli che si sono presi il disturbo di salutare Ratzinger mentre girava con il papambile per le strade della città. Migliaia di gay e lesbiche, invece, si sono baciati appassionatamente davanti alla Cattedrale di Barcellona mentre il papa ne usciva. Alla manifestazione hanno aderito anche i sostenitori dell’eutanasia e dell’aborto.
Il papa ha dichiarato che oggi il Paese è più laico e anticlericale che negli anni ’30. Alla reazione stizzita del governo spagnolo, il suo portavoce, Federico Lombardi, ha dichiarato che quelle parole non celavano nessun intento polemico.
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