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| Vescovo Bregantini |
Ancora una volta la Chiesa è inadeguata nelle scelte che riguardano i preti che hanno avuto a che fare nel loro passato con la pedofilia. Questa volta le voci grosse arrivano da un comitato formatosi a Cercemaggiore, nato per protesta verso il parroco, Don Felice Cini, detto Felix. Ad allarmare la comunità sarebbero stati alcuni atteggiamenti del parroco non consoni alla vita di un sacerdote che avrebbero indotto gran parte della comunità di Fortore ad indagare sul suo passato che ha portato, a chi è voluto andare fino in fondo, ad una scoperta che ha messo in allarme molti degli abitanti del posto; è bastato digitare sul motore di ricerca Google il nome e il cognome di Felice Cini per leggere che nel 2004 aveva patteggiato una condanna per abusi su minori in un centro nel grossetano, la condanna fu di 2 anni e 6 mesi, dopo un periodo di riabilitazione, arrivò dalla Toscana nel Molise. Alla domanda diretta dei suoi parrocchiani su questa scoperta, Don Felix negò sempre spudoratamente, dicendo che si trattava solo di un caso di omonimia!
In un primo momento, a dicembre, quando ci fu l’intervento del vescovo di Campobasso, Giancarlo Maria Bregantini, esprimendosi sulla vicenda chiese “misericordia che avrà sempre la meglio sul giudizio”
Non servì a molto, anzi , chi prima aveva fiducia sul Don in questione ora non ne ha più!
Come biasimarli dopo la scoperta del passato del prete e dopo che lo stesso Don Felix, con una menzogna, affermò di non essere lui l’uomo condannato per atti di natura sessuale su minori ma che si trattava di un altro?
In questi giorni è intervenuto anche il tutore dei Minori, Nunzia Lattanzio, che proprio ieri è stata ricevuta dal monsignor Brigantini, incontro che la stessa Sig.ra Lattanzio ha fortemente voluto. Vedi articolo
Questo faccia a faccia era necessario per chiarire alcuni punti; Nunzia Lattanzio ha chiesto a più riprese che il parroco fosse destinato ad altri incarichi, cosa che tra l’altro aveva immaginato che già fosse! Il vescovo Bregantini ha sottolineato che comunque questa era una situazione che veniva attentamente monitorata e come giustamente ha ribadito la Sig.ra Lattanzio, questo non basta, aggiungendo che: “ma questo non è un problema di Cercemaggiore ma della Chiesa. Che deve sapere affrontare casi simili, che deve ascoltare la scienza, che deve confrontarsi purtroppo con l’elevato tasso di recidiva che avviene in casi simili.”
Il comitato che è nato affinché il parroco venga rimosso ci tiene a far sapere che: “Come prete non smentiamo il suo operato – hanno aggiunto alcuni componenti del Comitato – ma come uomo abbiamo i nostri dubbi in quanto non possiamo più fidarci di una persona che fino a pochi giorni fa ha negato il suo passato. Come genitori ci sentiamo minacciati da tutto questo e vogliamo una soluzione”. “Come madre – ha detto una giovane donna – sento il dovere di proteggere i miei bambini che hanno il sacrosanto diritto di vivere sereni nella comunità”.
Noi ci auguriamo vivamente che Don Felice Cini alias Felix non sia l’ennesimo prete spostato, e chiuderei semplicemente con una frase del tutore dei Minori Sig.ra Nunzia Lattanzio “Se don Felix è persona ricca di valori così come in tantissimi lo descrivono aggiunge Nunzia Lattanzio di certo saprà operare la scelta giusta”………..ciò ce lo auguriamo anche noi, per il bene della comunità!
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