sabato 23 luglio 2011

L'ASPEN INSTITUTE E GLI ILLUMINATI

L’Aspen Institute è un’organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950 da un gruppo di intellettuali e uomin d’affari americani convinti della necessità di rilanciare il dialogo, la conoscenza e i valori umanistici in una realtà geopolitica complessa e in continua evoluzione. 
Il fine ultimo è incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei. .
La sede centrale ufficiale è a Washington D.C., ma negli anni si è formata una rete internazionale che ha visto la rapida ramificazione dell’istituto in giro per il mondo: Berlino, Roma, Lione, Tokyo, Nuova Delhi e Bucarest etc.
L’Aspen Institute è finanziato da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali. Tra i suoi affiliati ci sono leader della politica, dell’economia e intellettuali. 
Attualmente Walter Isaacson è il suo presidente mondiale e CEO. Vi domanderete: chi è costui? 
E’ l’ex presidente della CNN, il canale televisivo statunitense più potente e conosciuto al mondo. 
Ha rinunciato ad una delle poltrone più ambite del pianeta pur di sedere in cima all’Aspen Institute. 
Da un episodio del genere possiamo dedurre la planetaria importanza di questa organizzazione.
Vediamo la sede italiana di questo indefinibile istituto di origine statunitense. Scavando tra i meandri del potere e risalendo i fili dei burattini, forse, avremo una possibilità di scovare la matrice dell’inganno democratico in cui siamo stati imprigionati.
L’organizzazione, ufficialmente inzia ad operare sul territorio italiano nel 1984. 
Di forte caratterizzazione transatlantica, del resto la storia parla da sè, l’Aspen Institute Italia ha due sedi: a Roma in Via SS. Apostoli 49 e a Milano in Via Vincenzo Monti 12. L’attuale presidente della sezione italiana è Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e della Finanza dell’attuale Governo italiano.
L’Aspen Institute Italia riunisce il meglio dell’industria italiana, delle banche e delle assicurazioni, della cultura e della politica, non c’è settore che manchi all’appello: Generali, Fincantieri, Confindustria, la Rai, Mediaset, Pirelli, Poste Italiane, società Autostrade, Enel, Fiat etc. 
Chi sono i soci sostenitori? Sono quelli che mettono i soldi e vengono ammessi a far parte dell’associazione dal Comitato Esecutivo e sono rappresentati nel Consiglio Generale dell’Istituto dai propri Presidenti, Amministratori Delegati o Direttori Generali. 
Inoltre ci sono anche i cosidetti Soci ordinari, personalità italiane e internazionali provenienti dal mondo accademico, politico, culturale e dei media, che sono chiamati a far parte dell’associazione dal Comitato Esecutivo, ufficialmente, per la loro fama accademica ed eccellenza professionale. Si legge sul sito italiano che essi : “mettono a disposizione dell’Istituto la loro competenza e contribuiscono così alla qualità intellettuale e al patrimonio di idee dei programmi di Aspen, collaborando in forma gratuita alle diverse iniziative. Partecipano, tra l’altro, a gruppi di lavoro e task force che affrontano specifici problemi del panorama politico ed economico internazionale”.
Insomma questi soci non solo portano avanti le loro idee, ma si rendono disponibili ad appoggiare eventi specifici “su tematiche di rilevante interesse strategico“. Ma che significa? 
Che hanno il potere di veicolare le politiche del paese? 
Dando un’occhiata ai nomi dei soci ordinari (Enrico Letta, Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Fedele Confalonieri, Lucia Annunziata, Paolo Mieli, Francesco Caltagirone, Cesare Geronzi, Franco Frattini, Gianfranco Fini, Gianni Letta, Luca Montezemolo, Sergio Marchionne, Emma Mercegaglia, Giuliano Amato, John Elkann, Lucio Stanca etc.), più che una fantasiosa supposizione, è la palese oggettività. 
Non sono certo le “allegre comari di Widsor! 

“La missione di Aspen Institute è l’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del Paese attraverso un libero confronto tra idee e provenienze diverse per identificare e promuovere valori, conoscenze e interessi comuni. L’Istituto concentra la propria attenzione verso i problemi e le sfide più attuali della politica, dell’economia, della cultura e della società, con un’attenzione particolare alla business community italiana e internazionale“.
Il punto è che Aspen non è propriamente un’associazione umanitaria, non fa beneficenza ed è lecito pensare che persone del calibro dei suoi membri non si riuniscano soltanto per scambiare quattro chiacchiere sui massimi sistemi o per ricercare la panacea di tutti i mali. 
Più probabile per dirigere nelle retrovie del clamore mediatico le sorti economiche e sociali del paese, imponendo politiche ad hoc per tutelare il potere dei veri padroni, a discapito della popolazione, che ricordiamolo è sempre all’oscuro di tutto.C’è dell’altro, lo si intuisce, ma è difficile penetrare la discreta cortina che protegge quel salotto buono dagli sguardi indiscreti e dai sorrisi bipartisan. 
Hanno infatti anche un metodo con cui applicano la loro “mission“, da loro stessi identificato come “metodo Aspen“. Questo “privilegia il confronto ed il dibattito ‘a porte chiuse’ 
Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva“.
Il dibattito a porte chiuse è noto come uno dei migliori metodi per curare le piaghe di questo mondo crudele.... Libertà di pensiero a porte chiuse, bel modo di perpetrare il bene comune. 
Loro sono gli illuminati. 
Alcuni più maliziosi pensano invece al Nuovo Ordine Mondiale,e che l’Aspen sia una delle organizzazioni che fanno capo al progetto citato.
La leadership illuminata che intendono è la dittatura totalitaria del Nuovo Ordine Mondiale, controllo tramite la paura, una sola neolingua, una sola moneta,un solo mercato,un solo governo, un’umanità di automi ubbidienti e servili, Uomini-robot, uomini macchine, nati per produrre e consumare, carne da macello per l’incremento del Pil.
Non ho mai sentito parlare nessun alfiere della libera informazione dell’Aspen Institute, ne ho letto libri rivoluzionari che illustrassero agli italiani beoti come si muovono i burattinai nelle retrovie. 
Credo che mai e poi mai nei vari “vieni via con me” sentiremo un’arringa che possa risvegliare minimamente il cervello dell’italiano medio. Dormite gente, e sognate con i vostri Travaglio, Saviano, Santoro etc.
Aspen Institute, Bilderberg, Commissione Trilaterale, Club of Rome, CFRetc. 
Affiorano sempre gli stessi nomi. Saranno coincidenze,ma io non ho mai creduto alle coincidenze. 
La verità è che siamo stati ingannati.Ci hanno fatto credere che potevamo essere padroni del nostro destino delegando ad altri le nostre speranze, chiudendoci in una cabina a scegliare prima fantocci e poi simboli senza significato. Ci hanno incantato per anni, con dibattiti, liti, parapiglia mediatici e comizi deliranti, ci hanno mostrato due facce della stessa medaglia, e gli hanno dato nomi, faccie e ideologie. L’alfa e l’omega, la destra e la sinistra, solo fandonie! Ci hanno dato l’apparenza democratica tramite la messa in scena di due finti schieramenti, in eterna lotta tra loro. Ci hanno fatto credere di essere liberi perchè potevamo sciegliere tra il burattino rosso e il burattino nero. 

Mentre eravamo impegnati a dividerci e scannarci in nome di una illusione. Mentre eravamo intenti a sputarci fango l’un l’altro sulle grandi astrazioni, questi personaggi hanno complottato nei retroscena nazionali le loro politiche contro il bene comune. 
Hanno già deciso il nostro futuro.Noi siamo spettatori inermi e paganti. La nostra unica forma di rivalsa non violenta, sarebbe l’astensione in massa dalle urne e il boicottaggio di questa insulsa farsa. 
Mi chiedo dove sono i paladini dell’informazione, quelli che ci raccontano le storielle magiche, quelli che ci parlano dell’orco cattivo, dell’uomo nero, dove sono quelli che fanno la “televisione alternativa”, spacciandola come cultura? 
Sono maschere, commedianti che hanno esaurito il loro canovaccio, si mostrano cavalieri ma sono giullari nell’animo.
Questa democrazia è il regime dell’Aspen Institute, qualsiasi burattino scegliamo, esso farà gli interessi dell’organizzazione e attuerà le linea guida, anzi, il programma politico dettato dalla Comunità Aspen. Plasmerà l’opinione pubblica convincendola che queste nuove politiche siano le migliori possibili per la felicità e la ricchezza dell’intera popolazione. Che la favola continui…

Sapete quel’è il motto dell’Aspen Institute? Appare anche sul logo dell’organizzazione: 
“Timeless values, enlightened leadership” ovvero “Valori senza tempo e leadership illuminata“. 
Certo è che lascia poco spazio all’immaginazione. 


(stralci da http://www.stampalibera.com/?p=25543)
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Honny soit qui mal y pense,ma mancano solo capucci ,squadre e compassi.....

Da tempo conoscevamo questo Istituto che,come molti altri ( Open Society Institute di Soros...),dietro una rispettabile facciata non fanno altro che proclamare e perseguire una strategia mondialista che cancelli ogni differenza.Già questa si è realizzata sul piano economico con la globalizzazione economico-finanziaria che tanti danni ha causato in tutto il mondo.
Tornando al caso italiano,è sintomatico vedere che tra i vari partecipanti c'è gente che si scanna di giorno e poi va a braccetto di notte.

Ci sono pure gli Junior Fellow dell'Aspen. 
Un Junior Fellow dell'Aspen si definisce così: "Gli Aspen Junior Fellows sono un network internazionale di giovani ad alto potenziale formato dai ragazzi che hanno preso parte ai progetti 'Aspen per la Nuova Leadership' .

Tra i vari requisiti richiesti,c'è pure questo: "Deve sostenerel'integrazione e lo sviluppo di una leadership europea qualificata,impegnata e responsabile.

Cosa significa? Integrazione in cosa? Come faccio a sostenerla? Lo sviluppo della leadership verso cosa? E dove, a Bruxelles? Vado all'Europarlamento e mi metto a sostenere l'integrazione e lo sviluppo della leadership? Impegnata in cosa? Responsabile verso chi, se è una leadership?

FONTE

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